Ogni anno il Giappone cerca di abbattere il muro del divieto alla caccia alle balene, ma per farlo servono i voti di almeno il 75% dei paesi che fanno parte della commissione. Ma il risultato di queste votazione non è così scontato come sembra, infatti ogni anno il Giappone compra il voto di paesi molto piccoli e molto poveri (come il Mali e la Mongolia, che nemmeno si affacciano al mare...) facendoli votare contro la moratoria. Ma da vent'anni non ha mai vinto...
Però quest'anno, ed ecco perchè tira una brutta aria per le balene, con 33 voti a favore e 32 contro è passata una risoluzione che dichiara che la moratoria contro la baleneria era da intendere come temporanea e potrebbe non essere più necessaria. Inoltre la risoluzione fa sì che l'IWC, come riporta il WWF, "ritorni ad avere lo stesso mandato originale del 1946, ovvero, di semplice regolamentazione della caccia alle balene senza alcuna istanza di conservazione dei cetacei, a dispetto dell’avanzamento della ricerca e nonostante le informazioni scientifiche ampiamente disponibili indichino come i cetacei siano in sofferenza ed in grave pericolo nell’intero pianeta. La dichiarazione infatti tenta di smontare i presupposti scientifici che hanno portato al bando della caccia alle balene nel 1986 e attacca le organizzazioni ambientaliste che si sono battute per anni al fine di mantenere salde le basi scientifiche in supporto a tale decisione".
Vale la pena ricordare ancora che sia il Giappone che l'Islanda cacciano balene a "scopo scientifico" e poi ne vendono le carcasse al mercato della carne di balena, mentre la Norvegia ignora la moratoria e caccia apertamente le balene a scopo commerciale.
Ma l'assurdità è che anche il gusto dei giapponesi verso la carne di balena sta cambiando: negli ultimi cinque anni i prezzi di questa "prelibatezza" sono scesi di un terzo e attualmente 2700 tonnellate di carne di balena rimangono inutilizzate nei frigoriferi industriali. Eppure la mattanza continua...
Ed ora, tanto per essere chiari, ecco i buoni e i cattivi, cioè l'elenco dei 32 paesi che hanno votato NO alla risoluzione (i buoni) e i 33 che hanno votato SI' (i cattivi):
1. Antigua and Barbuda - SI
2. Argentina - NO
3. Australia - NO
4. Austria - NO
5. Belgio - NO
6. Belize - NO
7. Benin - SI
8. Brazil - NO
9. Cambogia - SI
10. Camerun - SI
11. Chile - NO
12. Cina - ASTENUTO
13. Costa Rica - ASSENTE
14. Costa d'Avorio - SI
15. Repubblica ceca - NO
16. Danimarca - SI
17. Dominica - SI
18. Finlandia - NO
19. Francia - NO
20. Gabon - SI
21. Gambia - SI
22. Germania - NO
23. Granada - SI
24. Guatemala - ASSENTE
25. Guinea - SI
26. Hungary - NO
27. Islanda- SI
28. India - NO
29. Irlanda - NO
30. Israele - NO
31. Italia - NO
32. Giappone - SI
33. Kenya - ASSENTE
34. Kiribati - SI
35. Corea - SI
36. Lussemburgo - NO
37. Mali - SI
38. Marshal Islands - SI
39. Mauritania - SI
40. Messico - NO
41. Monaco - NO
42. Mongolia - SI
43. Marocco - SI
44. Nauru - SI
45. Olanda - NO
46. Nuova Zelanda - NO
47. Nicaragua - SI
48. Norvegia - SI
49. Oman - NO
50. Palau - SI
51. Panama - NO
52. Perù - ASSENTE
53. Portogallo - NO
54. Russia - SI
55. St. Kitts e Nevis - SI
56. St. Lucia - SI
57. St. Vincent and the Grenadines - SI
58. San Marino - NO
59. Senegal - SI
60. Repubblica slovacca - NO
61. Isole Solomon - SI
62. S. Africa - NO
63. Spagna - NO
64. Suriname - SI
65. Svezia - NO
66. Svizzera - NO
67. Togo - SI
68. Tuvalu - SI
69. USA - NO
70. GB - NO