Sulla lista di discussione ECS-Talk, di cui vi ho già parlato qui, è uscito un report sulla vicenda dell'iperodonte che in gennaio si era perso nel Tamigi. Ecco alcuni punti interessanti:
- l'habitat normale per questi cetacei è rappresentato dai canyons molto profondi, anche oltre i mille metri, come quelli che si trovano molto più a nord, attorno alle Isole Ebridi e Shetland o molto più a sud nella Baia di Biscay. Ma altri tre avvistamenti nel mare del Nord (uno a Southend, e due a Aberdeen) sempre in quei giorni, fanno pensare che ci fosse un gruppo di questi cetacei, da quelle parti;
- sempre in quel periodo, nel Mare del Nord, sono stati visti molti "magiatori di calamari", cioè grampi, stenelle, globicefali e anche due capodogli, facendo pensare a un'inusuale presenza di calamari in zona, che avrebbe attirato gli iperodonti;
- l'esemplare era una femmina immatura di 5,85 m;
- soffriva di una profonda disidratazione, problemi renali e leggeri danni muscolari;
- lo stomaco era pieno di becchi di calamari. Solo becchi cornei, quindi non mangiava da diverso tempo;
- conclusioni, l'esemplare è entrato nel Mare del Nord seguendo i calamari, si è spinto troppo a sud, e non è riuscito a tornare indietro, infilandosi poi per sbaglio, verso ovest, nel Tamigi. Non ha più trovato calamari da mangiare (e da qui anche la grave disidratazione), mentre i problemi muscolari dovrebbero essere dovuti alla lunga permanenza in acque troppo basse.
- l'habitat normale per questi cetacei è rappresentato dai canyons molto profondi, anche oltre i mille metri, come quelli che si trovano molto più a nord, attorno alle Isole Ebridi e Shetland o molto più a sud nella Baia di Biscay. Ma altri tre avvistamenti nel mare del Nord (uno a Southend, e due a Aberdeen) sempre in quei giorni, fanno pensare che ci fosse un gruppo di questi cetacei, da quelle parti;
- sempre in quel periodo, nel Mare del Nord, sono stati visti molti "magiatori di calamari", cioè grampi, stenelle, globicefali e anche due capodogli, facendo pensare a un'inusuale presenza di calamari in zona, che avrebbe attirato gli iperodonti;
- l'esemplare era una femmina immatura di 5,85 m;
- soffriva di una profonda disidratazione, problemi renali e leggeri danni muscolari;
- lo stomaco era pieno di becchi di calamari. Solo becchi cornei, quindi non mangiava da diverso tempo;
- conclusioni, l'esemplare è entrato nel Mare del Nord seguendo i calamari, si è spinto troppo a sud, e non è riuscito a tornare indietro, infilandosi poi per sbaglio, verso ovest, nel Tamigi. Non ha più trovato calamari da mangiare (e da qui anche la grave disidratazione), mentre i problemi muscolari dovrebbero essere dovuti alla lunga permanenza in acque troppo basse.
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