Io lo dico sempre che l’Adriatico è il mare delle sorprese. E ogni tanto, inaspettate come le sorprese devono essere, queste arrivano. In questo caso hanno la forma di una megattera (Megaptera novaeangliae).
La notizia è arrivata come una bomba, lunedì 17 febbraio, dapprima sulle liste di discussione via internet, a cui partecipano ricercatori e biologi che si occupano di mammiferi marini, e poi anche sulle agenzie di stampa. Un ente sloveno che si occupa proprio dello studio dei mammiferi marini nelle acque del nord Adriatico, segnalava l’avvistamento, confermato da foto e video, di una megattera nel golfo di Trieste. La cosa eccezionale sta nel fatto che la megattera è una specie che non solo non vive in Adriatico, ma nemmeno in Mediterraneo. Dunque qualunque esemplare si avvisti nelle nostre acque, proviene quanto meno dall’oceano Atlantico.
I ricercatori di Morigenos hanno seguito per diverse ore l’esemplare, sia lunedì 16 che martedì 17, constatando che la balenottera sembra in discrete condizioni, e che nuota e si immerge regolarmente.
Mi sono messo subito in contatto con Tilen Genov, che conosco bene, di Morigenos. Ricordo che la prima megattera mai avvistata in Adriatico fu proprio seguita e fotografata da Cetacea, al largo di Senigallia, nell’agosto del 2002. Quella che nuota nelle acque slovene è dunque la seconda megattera mai avvistata in Adriatico.
Nei giorni successivi ai primi avvistamenti, nonostante gli appelli lanciati su entrambe le coste dalle due istituzioni, l’animale sembrava sparito. C’è da dire però che le condizioni meteo erano in qui giorni quasi proibitive.
Poi nel fine settimana, il nuovo avvistamento. E, da sabato scorso, gli avvistamenti sono regolari, tanto che martedì, una troupe del TG1 è arrivata a Pirano, e ha potuto filmare il grande cetaceo. L'inviato Massimo Magnanelli, non conoscendo l'inglese mi ha chisto di fargli da tramite con Genov. La situazione è stata un po' paradossale con le telefonate che andavano e venivano, fra Roma, Ricicone e la slovenia, ma alla fine è andata bene.
Dalle stesse immagini viste in televisione si nota quale sia ora il maggiore motivo di preoccupazione per lo splendido esemplare: trovandosi più o meno sempre nella stessa zona, da più di una settimana ormai, sempre più barche di curiosi si recano sul posto per vederlo. Il fastidio provocato dall’insistente, e ravvicinata, presenza dei natanti, può creare forte stress in un animale che già trovandosi molto fuori dal suo habitat, di certo non avrebbe bisogno di ulteriore disturbo.
Difficile in questi casi intervenire per fare qualcosa. Le uniche attività possibili sono un continuo monitoraggio dell’animale, e la diffusione del messaggio di allerta, in modo che futuri avvistamenti possano dare informazioni sul comportamento dell’animale, e sulle sue intenzioni. Ovviamente, al di là dell’eccezionalità dell’evento, a questo punto ci si augura che possa presto lasciare il golfo di Trieste e dirigersi verso sud, in cerco di luoghi più consoni a una megattera.
Inutile anche ovviamente cercare le cause di questo avvistamento. Essendo solo la seconda megattera che viene a visitare l’Adriatico, è ovvio che stiamo parlando di pura casualità, ogni ipotesi come il riscaldamento globale o il cambiamento della biodiversità, in questo caso è solo azzardata e senza nessuna fondamento.
In ogni caso, se andate per mare e avvistate la balenottera, segnalata prontamente alle Capitanerie di Porto, e… ritenetevi molto fortunati.
La foto è tratta dal sito di Morigenos, dove ce ne sono molte altre, tutte molto belle.
I ricercatori di Morigenos hanno seguito per diverse ore l’esemplare, sia lunedì 16 che martedì 17, constatando che la balenottera sembra in discrete condizioni, e che nuota e si immerge regolarmente.
Mi sono messo subito in contatto con Tilen Genov, che conosco bene, di Morigenos. Ricordo che la prima megattera mai avvistata in Adriatico fu proprio seguita e fotografata da Cetacea, al largo di Senigallia, nell’agosto del 2002. Quella che nuota nelle acque slovene è dunque la seconda megattera mai avvistata in Adriatico.
Nei giorni successivi ai primi avvistamenti, nonostante gli appelli lanciati su entrambe le coste dalle due istituzioni, l’animale sembrava sparito. C’è da dire però che le condizioni meteo erano in qui giorni quasi proibitive.
Poi nel fine settimana, il nuovo avvistamento. E, da sabato scorso, gli avvistamenti sono regolari, tanto che martedì, una troupe del TG1 è arrivata a Pirano, e ha potuto filmare il grande cetaceo. L'inviato Massimo Magnanelli, non conoscendo l'inglese mi ha chisto di fargli da tramite con Genov. La situazione è stata un po' paradossale con le telefonate che andavano e venivano, fra Roma, Ricicone e la slovenia, ma alla fine è andata bene.
Dalle stesse immagini viste in televisione si nota quale sia ora il maggiore motivo di preoccupazione per lo splendido esemplare: trovandosi più o meno sempre nella stessa zona, da più di una settimana ormai, sempre più barche di curiosi si recano sul posto per vederlo. Il fastidio provocato dall’insistente, e ravvicinata, presenza dei natanti, può creare forte stress in un animale che già trovandosi molto fuori dal suo habitat, di certo non avrebbe bisogno di ulteriore disturbo.
Difficile in questi casi intervenire per fare qualcosa. Le uniche attività possibili sono un continuo monitoraggio dell’animale, e la diffusione del messaggio di allerta, in modo che futuri avvistamenti possano dare informazioni sul comportamento dell’animale, e sulle sue intenzioni. Ovviamente, al di là dell’eccezionalità dell’evento, a questo punto ci si augura che possa presto lasciare il golfo di Trieste e dirigersi verso sud, in cerco di luoghi più consoni a una megattera.
Inutile anche ovviamente cercare le cause di questo avvistamento. Essendo solo la seconda megattera che viene a visitare l’Adriatico, è ovvio che stiamo parlando di pura casualità, ogni ipotesi come il riscaldamento globale o il cambiamento della biodiversità, in questo caso è solo azzardata e senza nessuna fondamento.
In ogni caso, se andate per mare e avvistate la balenottera, segnalata prontamente alle Capitanerie di Porto, e… ritenetevi molto fortunati.
La foto è tratta dal sito di Morigenos, dove ce ne sono molte altre, tutte molto belle.