venerdì 23 luglio 2010

Chi cerca lo squalo bianco?


Un inusuale interesse per lo squalo bianco in Adriatico

Il grafico qui sopra mostra l'andamento delle visite al mio blog. Come si può vedere, a partire da lunedì scorso c'è un'impennata che ha portato a triplicare le visite medie che ricevo ogni giorno su queste pagine.
La cosa mi fa piacere ma mi ha anche incuriosito molto. Che è successo? Sono diventato famoso tutto ad un tratto?
Tengo monitorate le statistiche del blog con il programma Google Analytics. Dunque sono andato a dare un'occhiata e ho visto che la gran parte di tutti i contatti di questi giorni, in pratica tutti quelli nuovi, derivano da persone che cercano su Google queste frasi:
- squalo bianco adriatico
- squalo bianco in adriatico
- squalo bianco nell'adriatico
- squalo nell'adriatico
e così via.
Insomma, questa settima c'è stata tantissima gente che ha cercato su Google notizie sullo squalo bianco in Adriatico.
Ho cercato nelle news ma non ho trovato nessun avvistamento recente di questa specie nel nostro mare. Per la verità un mese fa un cucciolo di squalo bianco è stato pescato al largo delle coste abruzzesi, ma era appunto un mese fa. Dunque? Qual'è il motivo di tanto interesse? Non lo so, non l'ho ancora scoperto.
La mia amica Eleonora de Sabata di SharkNews ipotizza che l'interesse sia dovuto alla messa in onda, lunedì 21 su Italia1, della trasmissione "Wild. Oltrenatura", un programma dove si parla di animali ma in modo sensazionalistico e quasi cruento, insomma molto "trash". E forse lunedì si è parlato di Squalo bianco. Forse. Non lo so.
Qualcuno là fuori sa dirmi chi va a caccia di squali bianchi in Adriatico, in questi giorni?

Aggiornamento delle 16:15
Forse ho capito. Mi ha telefonato ora un giornalista del Corriere Romagna che cercava la stessa notizia, e lui ha trovato che, a quanto pare, il Ministero del Turismo della Croazia ha diramato un allarme per l'avvistamento di uno squalo bianco di 4 metri. La notizia è del 5 luglio, ma dopo qualche giorno è rimbalzata su Facebook, ed ecco la psicosi da squalo...
Ecco due o tre link:
http://tinyurl.com/3x8lx8a

lunedì 19 luglio 2010

Gli artisti del baratto

L'incontro con Ilaria e Alfredo Meschi e le loro opere ispirate al mare.

Nei tre giorni appena passati, presso il centro Adria di Fondazione Cetacea, sono state in mostra le opere - tele, sculture e piccolo artigianato - di Ilaria e Alfredo Meschi. Una delle sculture, l'opera "Fly, turtle, fly", è stata creata dai due artisti per l'occasione, e poi donata a Fondazione Cetacea.
L'evento non ha avuto purtroppo il risalto che meritava, sia a causa di un'organizazzione non perfetta (colpa nostra, della nostra stanchezza e del periodo difficile che attraversiamo) sia perchè il turismo a Riccione non è propriamente quello a caccia di eventi culturali.
Ma tant'è. Per me è stata l'occasione di conoscere due belle persone, con le quali mi pare di aver capito che condivido pensieri e desideri. Dalle chiacchierate soprattutto con Ilaria, mi è rimasta la loro serenità, la voglia di stare fuori da certi schemi, il desiderio di una vita che risponda prima di tutto alle proprie necessità e non a quelle imposte "dal sistema", e una scala di priorità e valori molto chiara e poco "conformata". Anche loro, seppur con realismo e concretezza, inseguono il sogno della "decrescita felice", e lo fanno con i fatti.
A Bosa, in Sardegna, dove vivono ora (dopo Livorno, dove sono nati, e la Scozia, dove hanno vissuto per un po') hanno inventato un B&B&B, cioè un Bed&Breakfast... & Baratto.
Sì nel loro splendido "VillaVillaColle" la camera per le vacanze non si paga con i soldi, ma con qualcosa in cambio.
Non vi sembra bellissimo? Ecco come funziona, nelle loro stesse parole: "Decrescita felice, economia del dono, sistemi monetari locali e alternativi. Il modello neoliberista scricchiola ed in tanti stiamo sperimentando forme diverse sperando che l’economia del Pil ci saluti quanto prima.
E’così che nasce VillaVillaColle, il primo B&B&B anticrisi!
Si, tipo un B&B ma con una B in più, bed, breakfast e… baratto. A VillaVillaColle, per passare una settimana di vacanza o un week-end di relax i soldi, infatti, non servono, preferiamo barattare. Noi vi offriamo la possibilità di pernottare in una camera romantica, nel centro storico di un borgo medievale, a due passi da un mare cristallino. Con una ricca colazione biologica.
Pensate un po’… una vacanza, una pausa rigenerante, una sosta in questo scenario fuori dal comune è alla portata di tutti, senza la social card dei nostri governanti cialtroni e in barba alla crisi finanziaria. Basta, appunto, condividere,scambiare, barattare…
Marmellate bio in cambio di un week-end? Perché no? Producete qualcosa di biologico? Parliamone! Siete appassionati di favole e cartoni animati in dvd? Bene! Magari siete dei geni dell’informatica o degli elettricisti o degli idraulici talentuosi? Ce ne è sempre bisogno!
Perchè pagare un minimo di 25 euro a persona (quello che spenderste in un B&B tradizionale a Bosa) quando possiamo liberamente incontrarci: la nostra ospitalità per la vostra creatività. Un'occasione di vacanza, di scoperta, di arricchimento reciproco, senza tirare in ballo neanche un euro! Se siete produttori d'olio di oliva bio, lo accetteremo volentieri e se ci aiuterete a restaurare un vecchio infisso ve ne saremo grati.
Ma il baratto per noi non ha come parametro quello del "tornaconto", foss'anche non monetario, non è il nostro obiettivo. Story tellers, musicisti e artisti vari, amanti del ricamo, dell'escursionismo, della pesca in canoa, dell'autoproduzione di detersivi o di giochi solari, nonni custodi di antichi saperi...
Ognuno ha un baratto prezioso da offrire, una passione da condividere, un sogno da regalare e questo è ciò che conta per VillaVillaColle! Le possibilità di condivisione e scambio sono perciò infinite quindi, proponete, arrovellatevi, date spazio alla fantasia...".

Cari Alfredo, Ilaria e Elia, grazie per la vostra visita, il vostro lavoro, e per aver accolto il grido di aiuto di Cetacea.
Un abbraccio forte e ci vediamo l'anno prossimo a VillaVillaColle. Ma cosa vi potrò mai portare, in cambio dell'ospitalità?

Un articolo su Alfredo e Ilaria
VillaVillaColle
Le Swimmingsculptures

martedì 13 luglio 2010

Pesci fuor d’acqua – Pesci nell’acqua

dal 16 al 18 luglio
Centro Adria, Ospedale delle Tartarughe via Torino 7/A Riccione

“E’ la statua che diventa viva o il pesce che si pietrifica?”
Swimmingsculptures

Mostra di sculture di Ilaria e Alfredo Meschi

Ilaria e Alfredo Meschi hanno una grande fascinazione per il mare, questo li ha portati a trasferirsi da Livorno alla cittadina costiera di Bosa, in Sardegna, dove attualmente vivono e lavorano. Sin dal suo primo avvistamento subacqueo di pesci che nuotavano in mare con la luce che brillava sulle loro scaglie argentate, Alfredo ha cercato di catturare questa sensazione visiva, inspiegabile a parole, con vari mezzi. Al momento l’enfasi è sulle sculture in acciaio e terracotta, la coppia lavora insieme in armonia, Alfredo lavora sulle forme e Ilaria si prende cura delle superfici, dei colori e dei segni. In una seconda fase prendono foto delle sculture e le stampano in edizione limitata su tela.
La risposta dei Meschi ai problemi ambientali del pianeta è evidente nel loro lavoro – nel loro uso di materiali naturali che comprendono tesori trovati nelle loro esplorazioni delle spiagge e nella loro rappresentazione di una delle più importanti e pertinenti forme di vita del pianeta, i pesci.
Il risultato è questa splendida collezione di originali sculture marine e tele evocative che potrete ammirare presso il Centro ADRIA – Ospedale delle Tartarughe in via Torino 7/a a Riccione.
La mostra è visitabile negli orari di apertura del Centro: ore 10-12,30 e 15,30-19,00
In occasione della mostra il Centro sarà aperto anche sabato sera dalle 20 alle 22,30
Le opere in mostra potranno essere acquistate da chi fosse interessato e parte dell’incasso verrà devoluta alla Fondazione Cetacea per la cura delle Tartarughe Marine.
Per informazioni: 0541.691557

lunedì 5 luglio 2010

Visite inattese

L'Adriatico sempre più teatro di avvistamenti eccezionali

Ho visto passare circa 300 tartarughe dal nostro centro di recupero, nei 13 anni e mezzo di lavoro per Cetacea. Per non parlare del migliaio di esemplari già morti. Tutte Caretta caretta. Tutte tranne una, la Lepidochelys kempii (si chiama Tequila), in questi giorni ricoverata presso l'Ospedale delle Tartarughe. E' davvero strano vederla nelle nostre vasche, ancora più strano e sorprendente pensare che è il primo esemplare mai rinvenuto in Adriatico (per quanto ne sappiamo...).

Di certo negli ultimi anni il nostro Adriatico ci ha stupito non poco, e i "record"di Fondazione Cetacea cominciano a essere un certo numero:

- pochi giorni fa la prima Lepidochelys kempii mai segnalata in questo mare (il sesto/settimo esemplare per tutto il Mediterraneo)
- il 23 maggio 2010 segnalati tre globicefali. E' la seconda segnalazione in Adriatico, dopo una del 1920
- il "probabile" zifio del 29 dicembre 2005
- il 4 agosto del 2002 avvistata e fotografata la prima megattera
- la pubblicazione del 1993 in cui si segnalavano catture storiche di Peseudorca in Adriatico

Poi c'è il capodoglio del 2005, i quattro o cinque grampi dell'ultimo decennio, la balenottera comune spiaggiata nel 2007 e le poche altre transitate qua.

Ora, a parte la segnalazione delle pseudorche, poi mai più registrate, tutto il resto mostra un quadro in continuo cambiamento, con specie "nuove" che si aggiungono volta per volta. Il mare sta cambiando? Beh direi di sì. Ma questi avvistamenti sono i segnali di cambiamento? Mmh, probabilmente no.
Secondo me sono solo la prova di una maggiore attenzione, forse anche solo una maggiore presenza, sul mare. E' aumentata la fruibilità del mare e dunque ci sono molte più persone che possono effettuare avvistamenti. E poi è cresciuta la sensibilità e l'attenzione verso eventi di questo tipo, dunque anche chi avvista, non tiene per sè la notizia, ma tende a comunicarla e a diffonderla. Poi sono cresciuti (come numero o come importanza) anche gli enti o le persone che possono ricevere, valutare e eventualmente ri-diffondere queste notizie: in questo caso Fondazione Cetacea e la sua sempre maggiore presenza sul territorio e la sua "notorietà" presso i fruitori del mare.

A quando la prossima sorpresa?