Ho visto passare circa 300 tartarughe dal nostro centro di recupero, nei 13 anni e mezzo di lavoro per Cetacea. Per non parlare del migliaio di esemplari già morti. Tutte Caretta caretta. Tutte tranne una, la Lepidochelys kempii (si chiama Tequila), in questi giorni ricoverata presso l'Ospedale delle Tartarughe. E' davvero strano vederla nelle nostre vasche, ancora più strano e sorprendente pensare che è il primo esemplare mai rinvenuto in Adriatico (per quanto ne sappiamo...).
Di certo negli ultimi anni il nostro Adriatico ci ha stupito non poco, e i "record"di Fondazione Cetacea cominciano a essere un certo numero:
- pochi giorni fa la prima Lepidochelys kempii mai segnalata in questo mare (il sesto/settimo esemplare per tutto il Mediterraneo)
- il 23 maggio 2010 segnalati tre globicefali. E' la seconda segnalazione in Adriatico, dopo una del 1920
- il "probabile" zifio del 29 dicembre 2005
- il 4 agosto del 2002 avvistata e fotografata la prima megattera
- la pubblicazione del 1993 in cui si segnalavano catture storiche di Peseudorca in Adriatico
Poi c'è il capodoglio del 2005, i quattro o cinque grampi dell'ultimo decennio, la balenottera comune spiaggiata nel 2007 e le poche altre transitate qua.
Ora, a parte la segnalazione delle pseudorche, poi mai più registrate, tutto il resto mostra un quadro in continuo cambiamento, con specie "nuove" che si aggiungono volta per volta. Il mare sta cambiando? Beh direi di sì. Ma questi avvistamenti sono i segnali di cambiamento? Mmh, probabilmente no.
Secondo me sono solo la prova di una maggiore attenzione, forse anche solo una maggiore presenza, sul mare. E' aumentata la fruibilità del mare e dunque ci sono molte più persone che possono effettuare avvistamenti. E poi è cresciuta la sensibilità e l'attenzione verso eventi di questo tipo, dunque anche chi avvista, non tiene per sè la notizia, ma tende a comunicarla e a diffonderla. Poi sono cresciuti (come numero o come importanza) anche gli enti o le persone che possono ricevere, valutare e eventualmente ri-diffondere queste notizie: in questo caso Fondazione Cetacea e la sua sempre maggiore presenza sul territorio e la sua "notorietà" presso i fruitori del mare.
A quando la prossima sorpresa?
Ciao,
RispondiEliminaLascio anch'io un pensiero ed un commento in questo blog. Se vuoi tienilo, se no canecellalo, fai come preferisci*
il mare mi fa pensare alle tanto agognate e desiderate vacanze estive che non arrivano mai per me quest'anno...
Il mare mi fa pensare a casa mia ed alla spiaggetta "privata" -che poi tanrto privata neanche è - e che si vede dal promontorio...
Il mare è tutto ciò che di più bello ci può essere, ma che ora, putroppo non vedo più...
Il mare mi fà ricordare qundo ero a casa mia e non apprezzavo questo mio starci, qundo mi crucciavo per una lite, o per una banale discissione con i miei, presa dalla stupidità dei giorni e dal "non vedere". Ed ora cosa mi resta di tutto ciò? Tutto terminato e finito in un pugno di mosche. Gli ombrelloni. La sabbia. La spiaggia pulita, dorata, la dolce terra su cui posi i piedi caldi. La sabbia bollente a mezzogiorno ed alle 2 del pomeriggio...L'acqua, l'acqua del mare, gialla o pulita che sia rimane sempre acqua del mare bella e salata che ora non vedo più...
E mia mamma mi dice, parlando:"Qui fa un caldo che si muore, non si può fare a meno di aprire balconi e finestre per far circolare un pò di aria"...E mentre dice questo io ripenso al mio paese ormai lontano... Ci tornerai, sì ci ritornerai ad agosto si spera,sperando anche che il tempo si mantenga ancora per farmi fare un pò di mare...Ma poi c'ho ancora le vacanze. C'ho ancora Luca da scoprire e da conoscere e le vacanze da organizzare insieme a lui. Lui che quando ero più libera e spensierata ed avrei potuto dedicargli più tempo non lo conoscevo nemmeno...
E c'era, come credo che ci sarà ancora quando ritornerò, quel rumore di aria d'estate; è un qulcosa difficile da spiegare che anche se mi sforzo non riesco: i balconi aperti e la caluria estiva...le voci delle pesrone che rimangono fino a tardi fuori la sera a chiacchierare, i rumori di auto che passano lontane e la tua voglia di dormire sparisce all'istante mescolata alla voglia di fuggire e di seguire con il cuore quei ronzii di macchine e moto che passano in lontananza. Vorresti correre dietro di loro e dire. "Portami con te"...Portami dove ci sono le discoteche ed il divertimento...Portami ancora dove vuoi tu, sul mare, sul golfo, su una laguna blu di notte, ai bordi di una piscina, ad una festa in una baia d'estate...Portami...Fuggire via. Fuggire dal lavoro in questa notte stellata ed in questa notte di luglio che il tempo sicuramente porterà via e mi dimenticherò così come mi sono dimenticata di tante altre notti trascorse nella mia vita ora andate via per sempre...nascoste ed eliminate...