Oggi, per il terzo giorno consecutivo, un delfino, un tursiope per la precisione, nuota a poche decine di metri dalla riva, a Misano Adriatico. Dalla spiaggia di vede bene, apparire e scomparire nelle acque un po' agitate di questi giorni. E' proprio lì, anche adesso, mentre scrivo queste righe.
Nelle News di Fondazione Cetacea potete leggere la storia. Ieri mattina sono uscito in gommone con la Capitaneria di Porto di Riccione e siamo andati a vederlo da vicino. Anzi, abbiamo cercato di farlo, ma senza successo. Non si lascia avvicinare, il che comunque è un buon segno. Lo sono anche le lunghe apnee che compie. Impossibile anche fotografarlo, per ora (la foto NON è del delfino in questione, ma l'ho presa da qui).
E' stato bello lunedì mattina guardarlo dalla spiaggia, insieme a molta gente, stupita e divertita dall'inatteso incontro. E' stato ancora meglio ieri mattina raggiungerlo in mare, e vedercelo "scappare" da tutte le parti senza mai riuscire ad avvicinarsi un pochino. Noi impediti dal nostro mezzo galleggiante, lento e impacciato col suo motorone, lui libero e padrone del suo spazio.
Quella zona è piena di nasse, che vengono calate per la cattura delle seppie, ed è possibile che anche lui sia lì per le seppie: ha trovato un buon terreno di caccia, con prede che si catturano senza fatica, e se la gode. O almeno mi piace pensare così.
Non è troppo "normale" che sia così vicino alla riva, ma almeno per ora, la sua diffidenza lo metto al riparo da ogni disturbo. Se qualcuno si avvicina, se ne va (lunedì ha lasciato l'area quando qualcuno, a bordo di tavole e di un pattino, ha cercato di raggiungerlo).
Fra poco torno a Misano, a vedere se c'è ancora. Spero mi conceda un ultimo saluto.