Come avevo annunciato
qui, venerdì 20 ho passato una bella e lunga giornata a Porto San Giorgio. Una giornata a parlare di Adriatico, delle sue bellezze, risorse, problematiche; delle sue storie. Christina e Flavia, che ringrazio ancora di cuore, hanno da poco inaugurato il loro Centro di Educazione Ambientale, riconosciuto dalla regione Marche: il CEA La Marina Ecoidee. Tanta passione, volontà e caparbietà sono le buone premesse con cui si sono messe in gioco, e che lasciano ben sperare e che hanno già raggiunto questo bel risultato.
Ho raggiunto Porto San Giorgio in treno, e mi sono goduto quella tratta che corre letteralmente lungo la spiaggia, per molti tratti. Il mare di mattina presto è ancora più bello. Peccato, dalle parti di Senigallia, aver visto una decina di vongolare, cioè pescherecci con le turbosoffianti che arano il fondo a pesca di vongole, che pescavano troppo vicino alla riva, di sicuro a meno dei 300 metri consentiti per legge.
All'arrivo a Porto San Giorgio, mentre il treno rallentava per entrare in stazione, ho visto per strada una lunghissima fila di bambini che camminavano nella classica "in fila per due". Erano i miei primi spettatori. Infatti il primo dei due incontri era al Teatro Comunale della città, un piccola ma davvero suggestiva "bomboniera", con i bambini delle terze, quarte e quinte elementari. Parlare dal palco di un teatro è una bella emozione, e vederlo riempito da quasi 300 bambini, che gremivano la piccola platea e i tre piani di palchi è stato... impagabile.
Ho raccontato di quanto sia ricco, vario e prezioso tutto quanto c'è nel nostro piccolo grande mare. L'ho fatto evitando di fare "lezione" o organizzando i contenuti in maniera didattica. Ho usato invece le Storie. Storie di mare, storie di Adriatico. Le storie catturano perché se inizi a sentirne una, vuoi sapere come va a finire. E dentro una storia puoi fare passare dati, fatti ma anche idee e riflessioni. Direi che ha funzionato. I bambini sono stati attenti e partecipativi. Ho mostrato tantissime foto, e ad ogni immagine particolarmente bella partiva un "ooooh..." e poi l'applauso. Divertentissimo. L'applauso più lungo? Alla prima immagine di uno squalo, una bella verdesca. Che ovazione! E che soddisfazione per uno squalofilo come me! Scrive un'insegnante su Facebook: "
Interessante soprattutto la metodologia di Marco Affronte, che ci ha fatto viaggiare nel mare Adriatico narrando storie di animali marini di cui è stato diretto testimone. Per noi adulti è stata occasione di approfondimento, per i bambini una scoperta entusiasmante." Missione compiuta.
Nel pomeriggio ci siamo spostanti nella piccola e accogliente Sala Castellani. L'acquazzone pomeridiano ha ritardato l'inizio della conferenza, e forse scoraggiato qualcuno. C'erano comunque una trentina di persone, ed è stata una bella chiacchierata. Sempre Adriatico come protagonista, ma con l'obbiettivo più puntato sulle Marche. Ho fatto delle premesse più ampie, ho mostrato molte foto subacquee dai colori inaspettati (grazie a Marco Giordano e a Luca Amico per foto e filmati), e poi, anche qui, ho raccontato Storie. Che hanno preso, penso, chi ascoltava, e come al solito hanno preso anche me, che sono andato ben oltre l'ora concordata per il mio intervento... Questa volta ho chiuso con le note dolenti: il mare soffre, la pesca eccessiva, poca urgenza di muoversi per la tutela.
E' stato poi lasciato lo spazio per interventi o domande. Il comandante della Capitaneria di Porto, presente in sala, non ha gradito molto la chiusa della mia conferenza, e ha chiesto la parola per un intervento, sinceramente, è la mia opinione, sconcertante. E' intervenuto anche il presidente del Co.Ge.Vo. cittadino, il consorzio dei pescatori vongolari. Il suo intervento mi è piaciuto molto e mi ha sorpreso, e mi riservo di parlarne qui, in un altro post. Qualche altra domanda, poi i libri da autografare e i saluti. Stanchezza che affiora, ma tanta tanta soddisfazione.
Salutata Porto San Giorgio, le chiacchiere di mare, delfini & co. sono continuate nel viaggio di ritorno, in compagnia di Bianca Mezzapesa, che si è da poco lanciata nella folle avventura di "
Adria Watchers". Quante difficoltà, quante cose da raccontarci, ma soprattutto, anche in lei, passione, tenacia e voglia di riuscire a volontà.
Arrivo a casa oltre mezzanotte, sono sfinito ma resto ancora un po' sveglio: probabilmente ho adrenalina da smaltire. Come al solito, in queste occasioni, faccio fatica a sapere quanto ho lasciato a chi mi è venuto a sentire, ma so quanto mi porto via, ed è davvero tanto. E oltre a tutto il resto... ricevere l'applauso di 300 bambini dal palco di un teatro? Non ha prezzo.