Le
review sono articoli scientifici che, in genere, non comunicano nuovi risultati di ricerche o studi ma, come dice la parola stessa, ri-analizzano i dati e la letteratura scientifica già pubblicata, in pratica facendo "il punto della situazione".
Possono, anzi in genere sono, molto utili, soprattutto ai ricercatori perché racchiudono le conoscenze su un certo argomento, e soprattutto raccolgono la bibliografia inerente quell'argomento, in un unico articolo.
Negli ultimi anni ho visto pubblicare, e ho raccolto con piacere, diverse review legate alla presenza dei Cetacei, o di alcune specie di essi, in Adriatico o in Mediterraneo.
La più recente raccoglie le segnalazioni di spiaggiamenti di balenottere comuni (Balaenoptera physalus).
Questo è l'unico misticete presente in Mediterraneo, ma mentre è comune nel bacino occidentale, è molto più difficile avvistarlo verso oriente, ed è una presenza occasionale, sporadica anzi, in Adriatico.
Per la verità negli ultimi anni gli avvistamenti ci sono stati (poca roba, neanche uno all'anno per intenderci) e io stesso ne ho segnalati alcuni nei primi anni dello scorso decennio.
Nel lavoro in questione, pubblicato su Marine Biodiversity Records, come già detto si parla di spiaggiamenti, e gli autori, due italiani, riportano 17 eventi, in totale.
Si tratta di animali generalmente spiaggiati già morti, con solo due individui morti invece in seguito allo spiaggiamento, e tre uccisi, più o meno intenzionalmente (nei secoli scorsi l'uccisione intenzionale di grandi animali marini, magari già in difficoltà, era la norma).
Uno di questi è forse uno dei dati più importanti del lavoro, visto che si tratta di una segnalazione mai riportata prima.
Nell'agosto del 1960 due pescatori abruzzesi vedono, nei pressi delle barriere antierosione, quindi a pochi metri dalla riva, una grande massa scura. Pensando fosse un grosso banco di pesci, sono usciti a pescare, utilizzando, illegalmente, esplosivi. Dopo una delle detonazioni hanno visto emergere una balenottera di circa 20 metri, mentre l'acqua tutto intorno si colorava del sangue dell'animale.
Il mammifero, ancora vivo, è stato poi trainato a riva tramite una corda legata alla coda. E' morto dopo circa tre ore.
In generale, ci sono due dati del 18esimo secolo (gli altri due animali uccisi), tre del 19esimo secolo, altri otto prima del 2000, e quattro in anni recenti, ultimo dei quali la balenottera di Sirolo del 2007 (ne ho parlato per esempio
qui,
qui e
qui).
Sui 17 ritrovamenti totali, tutti di animali singoli, 10 sono avvenuti in acque italiane.
Bibliografia
Pierantonio, N., & Bearzi, G. (2012). Review of fin whale mortality events in the Adriatic Sea (1728–2012), with a description of a previously unreported killing Marine Biodiversity Records, 5 DOI: 10.1017/S1755267212000930