mercoledì 27 febbraio 2013

Il mare e le stelle

Non ho mai parlato di politica in questo blog. Immagino questa sarà la prima e ultima volta. Ma devo anche giustificare, in qualche modo, la mia quasi sparizione dell'ultimo mese.
Ho accennato un paio di volte, qua e là, che alle ultime elezioni, quelle di due giorni fa, ero candidato al Senato con il Movimento 5 Stelle. Ero nella circoscrizione dell'Emilia-Romagna, ovviamente, dove alla fine sono stati eletti 4 senatori. Io ero il 5° in lista, dunque c'è mancato poco.

Ho sempre seguito Beppe Grillo, da comico. Parlava di ambiente, energie sostenibili, decrescita, qualità della vita. Lo faceva in modo efficace. Uscivo dai suoi spettacoli molto divertito ma anche frustrato. Le sue denunce, le sue tesi, colpivano nel segno, ma cosa diavolo avrei potuto fare, io?
Poi ho assistito con curiosità alla nascita del Movimento. Io non mi ero mai occupato di politica in vita mia. Ma mi piace impegnarmi nelle cose in cui credo. Credo nella tutela e nella difesa dell'ambiente, e vi ho dedicato la mia vita professionale.
Poi ho scoperto che si poteva fare di più. E che c'erano già molti cittadini, anche nella mia città, che avevano iniziato a darsi da fare, attivamente, in prima persona. Così, nell'aprile del 2010, sono andato a un incontro del Movimento 5 Stelle, a Rimini. C'erano delle sedie in cerchio, e persone che parlavano dei problemi della mia città. Nessuno mi chiese niente. Non c'erano (e non ci sono) tessere da fare, non c'erano (e non ci sono) sottoscrizioni di intenti da compilare. Non c'era un comitato direttivo, una gerarchia, un'organizzazione (e non ci sono neanche ora, tranne una minima organizzazione, essenzialmente in Gruppi di Lavoro tematici).

La cosa mi ha catturato e, dopo un periodo iniziale di "studio" (nessuno mi ha fatto fretta), ho cominciato a darmi da fare. L'ho fatto come ho sempre fatto con le cose della mia vita: ci ho messo impegno, passione, dedizione.
Quello che abbiamo fatto, da semplici cittadini prestati alla politica, lo avete visto in questi giorni, ed è straordinario. La campagna elettorale è stata impegnativa ma bellissima ed emozionante. Ho visto tanta gente, ho parlato, ascoltato, condiviso. Ci sono stati momenti divertenti, difficili, emozionanti.
Non ce l'ho fatta, ma mi porterò dietro dei ricordi e delle emozioni che resteranno dentro di me.
I miei figli hanno guardato con perplessità e divertimento questa fase della mia vita, ma credo abbiano capito il messaggio: se vuoi che qualcosa sia fatta, e che sia fatta bene, non delegare e non aspettare che sia qualcun altro a farla per te. Mettiti in gioco.


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