martedì 20 febbraio 2007

Avvoltoi

Sono schifato. E incazzato. Sono tre o quattro giorni che sui giornali e sulle news in internet sono comparse decine di articoli che comunicano che la delfina Mary G. sta male, e che si sta lasciando morire perchè una delle sue addestratrici, Tamara, è scomparsa improvvisamente all'inizio di febbraio. Sono schifato perchè giornalisti superficiali, male informati, in malafede e senza scrupoli, hanno messo in relazione due notizie vere, ma inventando un collegamento che invece non esiste. E' vero, Mary G. non sta bene, ma i suoi problemi risalgono addirittura a dicembre, Tamara è scomparsa il 2 febbraio. E comunque attribuire a un animale comportamenti e "sentimenti" umani è una pura illazione e un giochino puerile.
Mi fa ancora più schifo che le interviste che smentiscono che ci sia un collegamento fra le due cose non siano state, volutamente, mandate in onda, per non smontare la notizia.
Mi fa schifo il cercare la notizia a sensazione ad ogni costo, anche quando la notizia non esiste. E' vomitevole questo giocare con i sentimenti, non solo di chi è coinvolto in prima persona in questa vicenda, ma anche con quelli del pubblico, che si commuovono e si sentono mossi a compassione, venendo "guidati" a fare connesioni e collegamenti che nella realtà non esistono.
Questi sono avvoltoi, sono sciacalli di una cosa che chiamano informazione, ma che invece è solo "spettacolo", disgustoso spettacolo.

7 commenti:

  1. Li pagano per imparare, per viaggiare, per scrivere o raccontare ciò che vedono, per parlare con gente interessante. Dovrebbero essere interpreti degli umori della società. Ma dov'è finito il codice etico del giornalista?L'indipendenza di giudizio, il metodico controllo delle fonti, la separazione dei fatti dalle opinioni. Non è in questo che consiste il loro lavoro?
    Invece mentono, ingannano e imbrogliano. Che schifo. Costruire una notizia usando e strumentalizzando la morte di un essere umano per vendere più copie di un giornale. Che schifo.

    RispondiElimina
  2. Ammetto che sono rimasta scioccata dalla notizia...che per altro ho appreso da "studio aperto", uno dei pochi telegiornali (forse l'unico) che dedica quasi sempre in ogni edizione, uno spazio agli animali maltrattati o particolarmente bisognosi della nostra attenzione.
    Che animali provino sentimenti "umani" mi sembra esagerato, che provino sentimenti questo mi permetto di dirlo, dal mio punto di vista, è certo. Tra l'altro a dire di Giorgio Celli ci sarebbero stati già casi di delfini che si son lasciati morire dopo la perdita del proprio addestratore.

    Il punto in tutta questa faccenda è sapere quando è sorto il problema... A dicembre? Allora mi sembra chiaro che un collegamento non c'è! Da chi è nato tutto questo allora? Chi specula? Chi ne trae vantaggio? Scusate andiamo alla fonte...
    Comunque la sensibilità di un essere umano dovrebbe toccare altri punti altrettanto delicati...le ferite di chi ha perso Tamara devono ancora rimarginare...non bombardate il cuore di queste persone. Noi spettatori soffriamo con loro ma vogliamo una corretta informazione...

    RispondiElimina
  3. ho letto il tuo post leggendo il post di Gcanc.
    Devo dire che io avevo trattato l'argomento sulle cosidette Leggende Metropolitane Giornalistiche da un altro punto di vista...
    http://tomas13.blog.kataweb.it/tomaslog/2007/02/leggende_metrop.html
    lì si trattava di riciclare delle vecchie notizie come se fossero fresche di giornata...
    qui addirittura di collegare romanzando 2 verità....
    se non avessero omesso il particolare dell'inizio del malore del cetaceo, ci potrebbe anche stare la fantasiosa riproduzione giornalistica...
    ma nascondendone i particolari....

    RispondiElimina
  4. Un mio parere sulla faccenda?
    … ho passato ore a pensarci … ma credo che non sia una questione alla quale può rispondere una biologa … ma piuttosto ci vorrebbe un filosofo o un etnologo …
    Se Celli veramente ha affermato: “Può essere, perché è già successo in passato” … allora sono ESTREMAMENTE DELUSA dal signor Celli! Primo, perché spesso abbiamo mal interpretato il comportamento degli animali (ad esempio i delfini “suicidi”, dei delfinari d’un tempo, che molto probabilmente cercavano semplicemente di scappare, e poi … poi ho visto malintesi a bizzeffe in cinofila, tra padroni e il loro “migliore amico”, perciò, se non riusciamo a capire nemmeno l’animale che meglio di tutti sa “interpretare i nostri segnali” … perfino Lorenz si sbagliò, a suo tempo, con la teoria della “resa del lupo vinto”, quello cioè che mostra la gola al vincitore … mentre probabilmente semplicemente si tratta di un “abbassare le armi”, cioè i denti: voltando la testa, automaticamente si scopre la gola …) e perciò i casi passati di “delfini morti per amore” … siamo proprio sicuri che fosse quella la causa? Secondo: non è citando casi passati che si avvalora il presente. Un buon ricercatore non può mai escludere nessuna ipostesi, d’accordo, ma come ricercatore, vista la massa di gente pronta a credere ciecamente all’ipotesi di “malinconia”, quasi avvalorata a “furor di popolo” … andava fatto presente che la verità, magari meno romantica e piacevole, possa essere di altra natura … e in questo caso poteva anche c’è pure la testimonianza di chi conosce i fatti … ma sta attento Marco: tra poco ti diranno che Mary G. stava male … perché “Prevedeva già!” che Tamara sarebbe morta … non mi stupirei se t’arrivassero anche queste teorie!
    La gente … noi, in fin dei conti, vorremmo che il mondo fosse bello, pieno di buoni sentimenti … mentre ora la scienza, i “freddi scienziati” (noi!), ci dicono che i sentimenti non sono altro che reazioni chimiche! Non è “simpatico”! E tutto il “mistero” pare svanire davanti a queste affermazioni! Allora … allora molti preferiscono, come nella vita di tutti i giorni, “chiudere gli occhi” davanti alla possibile realtà, e fare finta che non esista, credendo piuttosto alle “sirene” …
    Ma, a parte il fatto che nessuno scienziato direbbe di aver scoperto “la verità” (come si è dimostrato, quando col tempo si è scoperta la complessità del funzionamento dei geni, e ora anche quella della memoria, non più relegata a un semplice fatto di neuroni) un buon naturalista resta comunque affascinato dalla natura, dalla sua tenacia, dalla sua complessità: per quanto i testi scientifici siano pieni di spiegazioni … il “mistero” resta … che si tratti di una piccola drosofila o di una grande balena! Non è “facile”: tocca a noi il compito di andare “contro tendenza”!
    Bisognerebbe imparare di nuovo ad apprezzare di più il “miracolo quotidiano”, di tutti gli esseri viventi … ma prendiamo tutto questo per “scontato”. A noi biologi dunque, di mostrare quanto siano “normali” esseri ritenuti “speciali” come i delfini e quanto “speciali” invece ad esempio esseri “inferiori” come i cefalopodi … le effimere … e tutti gli altri! Il “quotidiano” non fa notizia … davvero? Mi pare che molta gente rifugga la “razionalità”, volendo credere alle “favole” … l’amore di un delfino per la sua addestratrice … che storia “romantica” … Ma l’amore vero è quello quotidiano, gesto per gesto, paziente, spesso composto da piccoli e grandi sacrifici, fatti per anni … l’amore tra persone, ma anche tra persone e “la natura” … ma che non fa notizia … ma quello sì che è il grande amore …
    Alcuni giornalisti questa tendenza la sfruttano … una via molto facile …
    A noi di prendere e seguire quella un po’ più difficile …
    Ok?
    E auguri agli esseri umani, che Tamara ha lasciato, sicuramente quelli che ora sento più di altri la sua mancanza … e questa tristezza, questa sì che può essere recepita e “interpretata” dagli animali! Auguri! Un abbraccio, a tutti 2 o 4 zampe e pinne!

    RispondiElimina
  5. sta facendo il giro del mondo...caspita!
    E sempre sulla stessa scia...
    Guardate qui:
    http://www.informativos.telecinco.es/mari_g/delfin_italia/muerto_de_pena/dn_42032.htm

    RispondiElimina
  6. Purtroppo per troppi la vita è tutta un grande gossip...ne paga le conseguenze chi non c'è più...paga con la rabbia chi invece c'è ancora e conserva il ricordo di chi se n'è andato...Proviamo solo ad immaginare quante storie incredibili ci sono state raccontate e noi le abbiamo bevute tutte d'un fiato...immaginate chi conosceva i retroscena di quelle situazioni...quanti devono essere già passati per questa strada...speculare sui sentimenti altrui è davvero una bassezza...Eppure questi soggettoni a volte sono l'unica finestra che abbiamo sul mondo,soprattutto per chi non viaggia...bella fregatura..

    RispondiElimina
  7. Caro Marco grazie per il messaggio lasciato nel mio blog,ho risposto lì. Ritengo che comunque la scienza a volte debba mettersi da parte di fronte alla soggettività di casi e situazioni...fermo restando che anch'io come lei, non amo la spettacolarizzazione di certe notizie ce finiscono col creare "pathos". Gli animali vanno sempre rispettati e presi in considerazione a prescindere se diventano "materia di spettacolarizzazione".Un saluto, Valentina

    RispondiElimina

Lascia un commento