La settimana scorsa, dal 6 all'8, sono stato a Bruxelles per la riunione della Shark Alliance. La Shark Alliance è una coalizione di organizzazioni non governative di pubblico interesse e si dedica al recupero e alla conservazione delle popolazioni di squali attraverso il miglioramento delle politiche europee sulla pesca. In parole semplici, fanno lobbying.
Ho aderito, come Fondazione Cetacea, alla Alliance poche settimane dopo che è stata fondata. Allora erano solo sette gli enti che formavano questa alleanza. Ero scettico sul suo futuro, ma l'ho fatto comunque. Mi sbagliavo: ad oggi sono ben 42 gli enti che vi aderiscono, in continuo aumento. Sono enti europei, ma anche statunitensi, sudafricani e di diverse parti del mondo.
Sono andato alla riunione più per curiosità che per altro, ma ho dovuto riscontrare che invece "fanno sul serio".
E' stato bello ritrovare tante facce amiche che avevo già incontrato in tanti convegni sugli squali in giro per l'Europa. Spesso ricercatori come me, che come me affrontano con curiosità e con qualche timore questo nuovo tentativo di fare qualcosa per fermare la strage di squali nei mari di tutto il pianeta. Fare pressione sui politici (lobbying) affinchè possano regolamentare, limitare o fermare questo massacro è difficile e faticoso, ma è una delle strade da percorrere.
Ecco perchè ci si riunisce a Bruxelles, perchè una parte del tempo viene dedicata proprio a incontri con i rappresentanti di ogni stato alla Commissione Europea. Anche se stavolta, noi italiani non avevamo meeting in agenda.
Inoltre abbiamo portato alla commissione europea le firme raccolte durante la European Shark Week. Sono state ben 20.000! Un successo. Qui vedete le foto della consegna delle firme, fuori dal palazzo della Commissione Europea.
E la settimana europea degli squali si ripeterà anche l'anno prossimo.
Nel sito della Shark Alliance, alla voce "documents", trovate anche tanti documenti da scaricare, in genere in inglese, che parlano della situazione degli squali. Quelli pubblicati dalla Alliance stessa, o da un gruppo che si chiama Oceana, per esempio, sono veramente ben fatti e facili da leggere e comprendere.
Una lettura drammatica e istruttiva. E da divulgare il più possibile. C'è rimasto pochissimo tempo per salvare questi meravigliose creature del mare.
Ho aderito, come Fondazione Cetacea, alla Alliance poche settimane dopo che è stata fondata. Allora erano solo sette gli enti che formavano questa alleanza. Ero scettico sul suo futuro, ma l'ho fatto comunque. Mi sbagliavo: ad oggi sono ben 42 gli enti che vi aderiscono, in continuo aumento. Sono enti europei, ma anche statunitensi, sudafricani e di diverse parti del mondo.
Sono andato alla riunione più per curiosità che per altro, ma ho dovuto riscontrare che invece "fanno sul serio".
E' stato bello ritrovare tante facce amiche che avevo già incontrato in tanti convegni sugli squali in giro per l'Europa. Spesso ricercatori come me, che come me affrontano con curiosità e con qualche timore questo nuovo tentativo di fare qualcosa per fermare la strage di squali nei mari di tutto il pianeta. Fare pressione sui politici (lobbying) affinchè possano regolamentare, limitare o fermare questo massacro è difficile e faticoso, ma è una delle strade da percorrere.
Ecco perchè ci si riunisce a Bruxelles, perchè una parte del tempo viene dedicata proprio a incontri con i rappresentanti di ogni stato alla Commissione Europea. Anche se stavolta, noi italiani non avevamo meeting in agenda.
Inoltre abbiamo portato alla commissione europea le firme raccolte durante la European Shark Week. Sono state ben 20.000! Un successo. Qui vedete le foto della consegna delle firme, fuori dal palazzo della Commissione Europea.
E la settimana europea degli squali si ripeterà anche l'anno prossimo.
Nel sito della Shark Alliance, alla voce "documents", trovate anche tanti documenti da scaricare, in genere in inglese, che parlano della situazione degli squali. Quelli pubblicati dalla Alliance stessa, o da un gruppo che si chiama Oceana, per esempio, sono veramente ben fatti e facili da leggere e comprendere.
Una lettura drammatica e istruttiva. E da divulgare il più possibile. C'è rimasto pochissimo tempo per salvare questi meravigliose creature del mare.
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