Se rinasco non faccio più il biologo marino.
Se rinasco non lavoro più per un'organizzazione non a scopo di lucro.
Se rinasco imparo a dire di no.
Se rinasco imparo a fare la faccia da culo per ottenere quello che voglio.
Se rinasco faccio un pacco di soldi e mi preoccupo per l'ambiente solo sotto Natale, donando 20 euro a qualche associazione e mettendomi a posto la coscienza.
Se rinasco non scrivo un libro; invece, pur non sapendo cantare, incido un CD con dentro tanti 'fanculo e parolacce.
Se rinasco non studio tanti anni, ma vado al Grande Fratello, così anche se non so nè parlare, nè probabilmente pensare, faccio i soldi perchè qualche coglione proprietario di discoteche mi invita sicuro a "fare le serate".
Se rinasco insegno ai miei figli che l'arroganza e la furbizia rendono di più del rispetto e dell'onestà.
Se rinasco mi convinco anch'io che l'uomo è un essere superiore per volontà divina e dunque può fare più o meno quello che vuole al resto del pianeta.
Se rinasco e comincio a diventare così, vi prego avvisatemi per tempo.
Se rinasco non lavoro più per un'organizzazione non a scopo di lucro.
Se rinasco imparo a dire di no.
Se rinasco imparo a fare la faccia da culo per ottenere quello che voglio.
Se rinasco faccio un pacco di soldi e mi preoccupo per l'ambiente solo sotto Natale, donando 20 euro a qualche associazione e mettendomi a posto la coscienza.
Se rinasco non scrivo un libro; invece, pur non sapendo cantare, incido un CD con dentro tanti 'fanculo e parolacce.
Se rinasco non studio tanti anni, ma vado al Grande Fratello, così anche se non so nè parlare, nè probabilmente pensare, faccio i soldi perchè qualche coglione proprietario di discoteche mi invita sicuro a "fare le serate".
Se rinasco insegno ai miei figli che l'arroganza e la furbizia rendono di più del rispetto e dell'onestà.
Se rinasco mi convinco anch'io che l'uomo è un essere superiore per volontà divina e dunque può fare più o meno quello che vuole al resto del pianeta.
Se rinasco e comincio a diventare così, vi prego avvisatemi per tempo.
Se rinasco farei di tutto per lavorare con te. La vita che conduco ora ha senso soltanto perchè ho la mia famiglia, perchè posso parlare con te, perchè c'è il tuo blog, perchè ho potuto leggere il tuo libro, perchè scrivo le mie poesie, perchè ho trovato qualcosa da studiare che mi prende l'anima. Il resto è un contorno amaro, frustrante, triste e senza senso. Vivere di ideali costa e ti lascia vuoto. Io credo che alla fine sia importante come si viene ricordati per ciò che abbiamo fatto da vivi. Molto dipende anche dal posto in cui si vive. In questo momento l'Italia è un brutto posto. Non lo dico con cattiveria ma con disperazione. Sono talmente tanti i problemi che non riusciamo ad arginarli più e sta crollando tutto sotto ai nostri occhi. Ci sono giorni in cui anch'io vorrei essere una stronza arrogante ma il pensiero di esserlo veramente mi spaventa a morte. Quindi mi tengo la mia sensibilità, le mie lacrime facili,la mia passione ed i miei ideali. Mi tengo la mia diversità e non posso fare di più del mio meglio e non mi aspetto più nulla. Così non rimango delusa. Ma continuo a lottare anche se i soldi in casa sono pochi, anche se sono esausta. Se mi fermo è la fine e non voglio,non posso concedere una resa. Quello che hai scritto Marco è una poesia. Tu, non sei soltanto un biologo. Sei tante cose positive messe insieme. Questo è un momento, soltanto un momento.
RispondiEliminaChristina
Se lo pensi tu ora Marco,pensa a cosa andranno incontro i nostri figli...Se cè già ora tutto questo schifo,cosa ci sarà tra 20 anni??Che futuro possiamo garantire alle future generazioni?Tutto quello che facciamo a volte mi sembra inutile,perchè tutti son bravi a dire belle parole,ma poi?Concretamente che si fa?NULLA.Noi ripariamo le magagne che facciamo da soli,è come un cane che si morda la coda e la cosa più angosciante è che andrà sempre peggio.Purtroppo siamo un Paese basato su dei principi del tutto sbagliati...Che bello essre bambini,ora capisco perchè mia mamma mi diceva e mi dice tuttora "Non aver fretta di crescere...".
RispondiEliminaIlaria
Io invece...se dovessi rinascere...probabilmente rifarei tuuuuuutto ciò che ho fatto fino ad ora...Credo che includerei anche gli sbagli e i momenti no...perchè mi hanno aiutato ad apprezzare di più quello che adesso ho...e includerei anche le fatiche,le lacrime...e i momenti di scazzo...E poi ovviamente includerei le belle cose...la mia famiglia,il mio ragazzo,i miei amici,i miei affetti...Includerei le persone che mi regalano sorrisi,e quelle che invece mi fanno fare un fegato così...Includerei la signora che non conosco e che stamattina si è fermata con la sua macchina per far intrufolare la mia nelle viuzze di Coppito,e che invece di inveire contro il destino ladro che l'ha fatta incrociare con una pirata della stada,mi ha sorriso dal finestrino e mi ha salutata con un cenno della mano...Perchè è stata una cosa bellissima che mi ha messa di buon umore!Includerei questo freddo polare che c'è stasera qui a L'Aquila,perchè è vero che ho dovuto togliere il ghiaccio dalla macchina con la spatolina...ma è anche vero che regala la visione di un cielo da mille e una notte,che nelle notti d'estate ce lo possiamo tranquillamente scordare...Includerei questo pazzo,lurido,meschino,infame,crudele mondo,che ti fa rabbia e paura...ma è pur sempre il nostro mondo...e sopra questo mondo metterei tutte le persone comuni,quelle che si fanno in quattro per arrivare a fine mese...quelle che si ammazzano di fatica per ottenere qualcosa,quelle che si incazzano come le bisce quando le cose non vanno nel verso giusto...quelle che si commuovono davanti alla gioia e al dolore....quelle persone che sanno apprezzare il valore di un sorriso,e che sanno asciugare una lacrima accarezzando il viso,quelle che sorridono davanti a un muso sporco di cioccolata,e quelle che si dannano per una macchia sulla maglia nuova...Quelle persone che nella loro "normalità" hanno saputo creare qualcosa di unico...Per dirla con un autore a me caro "LO STRAORDINARIO RISIEDE NEL CAMMINO DELLE PERSONE COMUNI"...perchè le persone comuni imparano la profonda ed enorme differenza che c'è tra limitarsi a respirare e VIVERE(a tale proposito consiglio a tutti di leggere almeno una volta la poesia "ode alla vita" di pablo neruda)!Buona notte a tutti,Silvia!
RispondiEliminaSe rinasco rifaccio questo blog.
RispondiEliminaSe rinasco vi porto in un paese dove è consentita la poligamia e vi sposo tutt'e tre.
P.S. per Silvia: martedì accompagni Fabio? Mi piacerebbe conoscerti
Magari potessi...purtroppo qui da noi questo è periodo di esami(giusto per farci godere in pieno il Natale nel caso andassero male),e quindi sono immobilizzata qui...grazie comunque di cuore per l'invito,ci saranno sicuramente altre occasioni,anche perchè Riccione mi è piaciuta un sacco(soprattutto la casa dei fiori) e devo assolutamente tornarci!!!Un salutone a tutti e buona giornata,Silvia!
RispondiEliminaSai Silvia, ho letto con molta attenzione ciò che hai scritto. Ed è vero che sono le piccole, grandi cose che rendono la vita bella. Ma secondo il mio modo di vedere le cose di questi tempi abbiamo soltanto questo a cui aggrapparci. Non riesco a dire:"Cosa importa se tutto il resto va male?" Mi sento come se mi stessi rassegnando nella speranza che la mia famiglia non cambi mai o che qualcuno mi sorrida per strada. A differenza di te sono molte le cose che rifarei se potessi rinascere e tanti gli errori che non vorrei ripetere. Amarezza? No, soltanto un accenno di tristezza. Qualcuno mi ha detto che sono una goccia che scava la roccia. Questa mattina ho ricevuto una telefonata con esito negativo per un'altro progetto che avevo proposto per i bambini del mio paese. La telefonata era di un preside di una scuola. Loro decidono e dispongono arbitrariamente senza ascoltare il parere di nessuno. I genitori qui non hanno idea che i propri figli sono stati negati di un'esperienza interessante e stimolante. Istintivamente vorrei prendere il telefono ed informare tutti ma non posso perchè mio figlio va a scuola li e ho motivo di pensare che potrebbero esserci delle ritorsioni nei suoi confronti. Fino a due mesi fa erano tutti entusiasti di queste proposte poi, ho avuto una discussione con un'insegnante della scuola. Ora mi hanno tagliato le gambe e ogni cosa che propongo viene bocciata. Pensate che meschinità, che menti piccole,cattive..... Quindi, questa mattina sono molte le gocce che cadono e mi rimane tanto difficile credere che stiano scavando la roccia. Cadono a terra, si asciugano e lasciano delle piccole macchie delle quali non importa niente a nessuno.
RispondiEliminaNon so perchè racconto tutto questo in un blog che viene letto da tante persone, quasi mi vergogno.
Quello che voglio dire è che diventa sempre più difficile e non vorrei arrendermi ma non si può neanche andare avanti essendo da soli nel prendere posizioni. Mi permetto di lanciare un'appello: se qualcuno volesse lavorare insieme per creare una rete di collaborazione in grado di dare voce e futuro a questo paese e a questa società ditemelo! Ditelo a Marco che è sempre pronto e disponibile a dare un consiglio. Non facciamo il NULLA facciamo QUALCOSA. Altrimenti è come morire.
Christina
Ah Silvia, la poesia di Pablo Neruda è appesa sulla parete della cucina di casa, così siamo costretti a leggerla ogni giorno. Oggi mi toccherà leggerla una cinquantina di volte e non so se basta....
RispondiEliminabaci
christina
Per chi non avesse la poesia appesa al muro di casa...o scritta sulla prima pagina del quaderno di anatomia(per tirarmi un po' su il morale davanti a quella mole di cose da sapere...)Eccovi qui Ode alla vita....:
RispondiEliminaLentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi fa della televisione il suo guru.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle 'i'
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all'amore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge, chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli si chiede qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.
Bella no?!...E comunque io non nego che le cose nel mondo possano andare meglio...ma credo che potrebbero anche andare peggio...Non è fregarsene di ciò che va male...ma impegnarsi a fare quotidianamente qualcosa di positivo per quelle che sono le nostre capacità del momento...I sorrisi non devono solo essere ricevuti...vanno innanzi tutto donati...Se qualcuno non condivide le nostre idee poi...dobbiamo anche rispettare questo punto di vista...e non per questo la nostra vita sarà meno varia...anzi,tutt'altro...Se c'è chi non ci gratifica da una parte...possiamo sempre cercare altrove...le persone non possono essere costrette...ma non possono neppure costringere noi a lasciar perdere giusto?Sai,è la faccenda del bicchiere...se lo si vede mezzo pieno o mezzo vuoto...Io consiglierei di vederlo mezzo pieno,che è un punto di partenza decisamente più simpatico!Tu impegnati comunque,anche se ti sembrerà di non aver ottenuto risultati concreti...avrai comunque la certezza che tu hai fatto qualcosa che ritenevi giusto...e potrai essere d'esempio per chi segue i tuoi passi...e poi a chi seguirà i passi di quelli che seguivano i tuoi...e così via...e scusa se è poco!Tante volte i nostri genitori hanno fatto cose che potevano risparmiarsi...eppure le hanno fatte...e anche noi le faremo,anche se magari non proprio le stesse!...è una cosa che va avanti da sempre...sono i sacrifici che danno sapore alla vita!Un abbraccio gioventù...Silvia!
Sei un'ottimista nata, e questo è bello. Le tue parole sono giuste, sagge,utopiche. Del resto anche la poesia di Neruda lo è. Neruda descrive un modello di vita da seguire, da prendere come esempio ma non saremmo umani se riuscissimo a camminare sempre lungo la strada dell'integrità di pensiero. Capita di cedere, specie quando la vita riserva batoste pesanti. Non stò dicendo che questo è il mio caso,io sono di quelli fortunati. Parlo di chi vive in condizioni di povertà estrema, di chi è malato gravemente, di chi è solo. Queste sono realtà che io non posso cancellare dicendo che le cose potrebbero andar peggio o pensando che se dono abbastanza sorrisi tutto cadrà al proprio posto. Per me questo è razionalizzare il dolore che si prova al cospetto di situazioni disperate e reali. Spesso ai problemi gravi non ci sono soluzioni e il dolore rimane. E' li ogni giorno e diventa difficile vedere il bicchiere mezzo pieno. Dico delle cose ovvie forse ma per me importanti. E' certo che mi devo rialzare e lottare. Le mie sconfitte personali sono piccole. Ciò che mi scoraggia è vedere che la fuori c'è tanta cattiveria e meschinità. Mi scoraggia guardarmi intorno e vedere che i sorrisi spontanei sono divenuti rari. Mi scoraggia vedere che muoiono bambini innocenti in guerre messe in piedi in nome della democrazia e della libertà. Mi scoraggia vedere il mare inquinato, mi scoraggia vedere delfini che vengono massacrati di botte, mi scoraggia sapere che il consumo di droga tra gli adolescenti è in aumento e potrei continuare all'infinito. E' sicuro, potrebbe andar peggio Ma perchè questo peggio ce lo cerchiamo da soli?
RispondiEliminaI sacrifici danno sapore alla vita? Nella giusta misura forse. Io sono dell'opinione che oltre i sacrifici ci viene chiesto di bendarci gli occhi e tapparci la bocca. Prova a dire ai malati, ai senza tetto, agli anziani che vivono con poche centinaia di euro al mese,a chi vive nelle favelas del sud Italia,ai padri e alle madri disoccupati, ai bambini che a Natale non trovano nulla sotto l'albero che i loro sacrifici danno sapore!
Cerca di capirmi. Per quanto sia semplice o difficile seguire l'idealismo contenuto nella poesia di Neruda la tengo appesa in casa non per idealizzarla ma per ricordarmi dei tanti problemi e dei tanti ostacoli che esistono nella vita reale. E' questo che da sapore alla mia vita perchè mi spinge ad agire per le cause che non riguardano il mio piccolo mondo "ovattato".
Ti ringrazio però per le parole di incoraggiamento che mi hanno fatto riflettere sul fatto che è facile lasciar affondare la barca se si diventa troppo nefasti. Non sono pessimista ma vivo ogni emozione bella o brutta intensamente. Spesso da questo nascono cose buone. A volte prima di vederle nascere precede una tempesta ma anche questo è un'ODE ALLA VITA!
Scusate, ho dimenticato di firmare. Il commento qui sopra è il mio!
RispondiEliminaciao,ciao
Christina
Ma sai...io mi chiedo questo...posso togliere la fame dal mondo?No...almeno non penso che sia una cosa che posa fare una persona da sola...Posso evitare che ci siano le guerre?No...mi sa che non riesco a fare neppure questo...Posso far scomparire le malattie dalla faccia della terra?Beh...sarebbe fico...anche perchè come ho già deto io studio medicina...ma purtroppo credo che mi sarà possibile "solo" curare dei casi...una goccia nel mare quindi...posso evitare che vengano ammazzati decine,centinaia,migliaia di animali,di ogni specie in tutti i luoghi del mondo?Cazzarola...non posso fare neppure questo...Adesso...premettendo che da quella egoista quale io sono...non è che mi sveglio la mattina ed inizio a pensare a queste cose...(ci penso quando le sento ai tg...quando le leggo sui giornali...ma poi...dopo un po' di tempo...io me ne dimentico,e credo che capiti a tanti)...davanti ad una così evidente impotenza di noi come singoli possiamo fare due cose...o continuare a far cadere le nostre gocce nel mare...magari agendo insieme a qualcuno...oppure lasciamoci andare alla disperazione e allo sconforto...tanto va tutto male...Io sono stata molto fortunata...tu anche e altri lo sono ugualmente...possiamo buttare all'ortica la nostra fortuna(ma sfido io a trovarne uno che lo farebbe!)...o possiamo viverla al meglio come merita...cercando di fare quel che si può,senza frustrarci nella delusione di non poter compiere imprese titaniche...Baci,Silvia!
RispondiEliminaCara Silvia, premesso che non ti stò attaccando e che non ho detto che sei egoista è ovvio che ci sono delle grandi diversità di pensiero tra noi. Tu usi molto la logica ed io probabilmente molto di più le emozioni ed il sentimento. Quello che tu dici non è sbagliato. Hai soltanto un modo diverso di vivere la vita rispetto a me, ma è normale. Le nostre realtà sono diverse e non sto qui a raccontarti il perchè. Sarebbe molto noioso!
RispondiEliminaChristina
Sinceramente non ho mai pensato,nè tantomeno scritto,che tu mi abbia attaccata oppure che tu mi abbia dato dell'egoista...Comunque si,i nostri vissuti influiscono assai sul nostro modo di affacciarci alla finestra del mondo e di approcciarci con la realtà che ci si manifesta!Ciao ciao,Silvia! P.S.:Qua continua a nevicare...quindi non si esce...E OGGI é SABATO...UFFA!
RispondiElimina