Superlavoro in questi giorni, per l'Ospedale delle Tartarughe. Stanno arrivando tartarughe in difficoltà, l'una dietro l'altra.
Ai primi di giugno le uniche tartarughe presenti erano:
- Sole, con noi ormai da tre anni per una brutta frattura al cranio. Ora è in vasca di riabilitazione e pare andare tutto bene. Nei miei sogni, e nei miei piani, a settembre tornerà in mare.
- Leo: pescata al largo di Ancona, l'8 maggio, ha subito dimostrato di non avere grossi problemi. tornrà in mare il 30 giugno.
- Trilli: piccolina di due o tre anni è una di quelle giunte dal Centro di Manfredonia il primo aprile scorso, con lei c'era anche
- Levante: un po' più grande, è come Trilli in attesa di rlascio. Trilli tornerà in mare a fine luglio, Levante in agosto.- Sole, con noi ormai da tre anni per una brutta frattura al cranio. Ora è in vasca di riabilitazione e pare andare tutto bene. Nei miei sogni, e nei miei piani, a settembre tornerà in mare.
- Leo: pescata al largo di Ancona, l'8 maggio, ha subito dimostrato di non avere grossi problemi. tornrà in mare il 30 giugno.
- Trilli: piccolina di due o tre anni è una di quelle giunte dal Centro di Manfredonia il primo aprile scorso, con lei c'era anche
In più c'erano allora anche due grosse tartarughe, Cretaccio e Panda, liberate in mare il 20 giugno.
Ed ecco invece i nuovi arrivi:
- Rutger: arrivata il 3 giugno da Porto Potenza Picena, nelle Marche, aveva un enorme amo conficcato nell'esofago. E' stata operata il 6 giugno, e ora sta benissimo. Deve solo togliere i punti. Mangia avidamente e senza problemi
- Quasimodo: trovata il 13 giugno nelle acque di Numana, è il caso più strano che abbiamo ora. Ha una targhetta sulla zampa che riporta un codice del Centro Recupero di Napoli. Consultati, ci hanno detto che era stata rilasciata in perfetta salute, il 20 settembre 2008, da Gallipoli, in Puglia. Beh in quei dieci mesi in mare qualcosa le è successo. Quasimodo ha una grave infezione a un occhio e alle vie respiratorie, soprattutto le narici. Ma non è tutto. Il lato sinistro del carapace è schiacciato verso l'interno, come collassato. Sembra avere ricevuto un fortissimo colpo, ma... la TAC ha mostrato che non ha fratture. Com'è possibile? C'è di più, il polmone sinistro è andato. E collassato e fibroso e la tartaruga non lo usa più. Un bel grattacapo. Nonostante tutto Quasimodo non sembra stare malissimo, le abbiamo messo una fascia con un galleggiante (una bottiglietta di plastica) a sinistra, così bilancia meglio il corpo, che altrimenti è sbilanciato verso destra.
- Nicky: solo 25 cm di carapace, Nicky viene anche lei da Numana. Coperta di balani (crostacei che crescono sul guscio delle tartarughe), ne aveva anche sulle zampe. Ripulita da tutto con un bel bagno di acqua dolce, è già in splendida forma e deve solo ingrassare
- Esmeralda (nella foto): più piccola di Nicky, è solo 23 cm di carapace, e anche lei strapiena di balani, insieme a lepadi (altri crostacei incorstanti), cozze e alghe. Aveva balani anche sulla lingua. Magrissima, in due giorni è già in netta ripresa. E' arrivata il 15 luglio da Ravenna.
- Regina: una bella bestia di 62 cm di guscio, è stata pescata il 16 luglio, cioè ieri, al largo di Bellaria da un peschereccio che pescava a strascico. E' rimasta sotto tanto tempo, e sta davvero male. E' da ieri che continua a uscirle acqua dallo stomaco e dai polmoni (l'abbiamo messa all'asciutto e inclinata con la testa in avanti). E' in condizioni preoccupanti.
E oggi mentre scrivo queste righe, eccone un'altra, arriva da Fano dove si è spiaggiata. Non l'ho ancora vista ma mi hanno detto che è piccolissima e anche lei completamente ricoperta di balani.
L'Ospedale è davvero al completo ci stiamo arrangiando come possiamo. Speriamo non ne arrivino altre a breve.
Se volete venire a trovarle ricordate che il nostro centro Adria è aperto al pubblico gratuitamente tutti i giorni.
ben fatto marco, complimenti a tutta la squadra di ADRIA.
RispondiEliminadivulgazione e sensibilizzazione penso siano importanti almeno al pari della salvaguardia degli animali stessi. il nostro è un piccolo presidio in un mondo tanto grande quanto biodiverso, e le nostre parole, le emozioni che questi animali suscitano, unito alle proposte di salvaguardia dell'ambiente marino possono fare il viaggio del mondo, o almeno accompagnare una tartaruga nel suo migrare attraverso il bacino del mediterraneo!
salutissimi mimì
Caro Marco, perdona la mia assenza ma sai che sto lavorando senza tregua. Mi fa una tale rabbia leggere quanto scrivi. Mi fa rabbia perchè le istituzioni politiche di questo paese dovrebbero appoggiarvi al 110%. Siete una risorsa non solo ambientale, siete una risorsa morale e culturale. La vostra battaglia dovrebbe costituire una motivazione per tutti. Gli animali che vivono nel mare,dove il mare è la loro casa, hanno il diritto di viverci senza essere messi a repentaglio dalla scelleratezza dell'uomo. I nostri figli hanno il diritto di ereditare un mare con un ecosistema intatto. Hanno il diritto di vivere di mare utilizzando metodi di pesca il più tradizionali possibili. Metodi che assicurano la ripopolazione delle specie ittiche, metodi che non incidono sulla catena alimentare marina. Abbiamo il diritto ad un mare pulito. Noi dobbiamo conoscere i nostri diritti e pretenderli a gran voce. Non devono essere pochi uomini egoisti e potenti a determinare il destino dell'umanità. La rabbia deve salire, deve essere una sana rabbia che ci da la spinta necessaria per agire. Non immaginate cosa si può fare se ci si arrabbia costruttivamente! Caro Marco, ti prego di intervenire, scrivendo nel mio blog. Scrivi anche a Beppe Grillo, nel sito della Sonia Alfano, in quello di Salvatore Borsellino. Dobbiamo essere presenti con testimonianze come quest'ultima sulle tartarughe marine. finchè rimaniamo arginati nei nostri confini le notizie non arriveranno fuori. Scrivete tutti, tutti quelli che frequentano il blog di Marco. Insieme si può fare molto. In questo momento abbiamo persone al Parlamento Europeo che ascoltano e agiscono. Gli italiani devono sapere che esiste la Fondazione Cetacea, devono sapere le difficoltà che vive e perchè le vive. Non è una battaglia che riguarda solo"quelli della fondazione". E' una battaglia che ci riguarda tutti poichè, anche questa è una battaglia per i diritti.
RispondiEliminaChristina Pacella