A luglio 2012 è prevista l'uscita di un libro sicuramente interessante, intrigante, forse controverso. Si intitola, molto esplicitamente "Death at the SeaWorld" (Morte al SeaWorld). E' un libro sulle orche tenute in cattività. Il titolo, ad effetto, fa riferimento al fatto che quattro addestratori, nel tempo, sono stati uccisi da orche tenute in delfinario e in particolare all'ultima di questi, Dawn Brancheau, morta al SeaWorld nel 2010.
Come tutti i libri, è fatto per essere venduto, e non c'è dubbio che il titolo abbia questo scopo (e presto sapremo se lo raggiunge anche). Il libro, da quel poco che si legge qua e là, racconta l'effettiva fattibilità di tenere animali come le orche - che per dimensioni, carattere, comportamenti e socialità, dovrebbero essere pessimi candidati per la cattività - chiusi in una vasca. E quanto questo possa essere, a quanto pare, pericoloso per l'uomo.
L'autore, David Kirby, è un giornalista affermato e ha scritto libri per esempio sull'industria degli allevamenti di animali (ad esempio Animal Factory).
La prossima uscita del libro sta causando malumori e proteste, e persino boicottaggi. Kirby viene accusato di volere speculare sulla morte della Brancheau. La battaglia si è fatta subito molto aspra. Sostenitori del SeaWorld hanno messo on line questo video, che invita a boicottare il libro di Kirby, e di certo non ci vanno leggeri. Addirittura è partita una petizione con lo stesso scopo.
Kirby, che immagino se la rida per tutta questa pubblicità gratis, in un'intervista si dice stupito di tutto questo clamore e anche di questa animosità verso di lui, visto che nessuno per ora ha mai letto il libro. Dice anche che i suoi detrattori rimarranno stupiti di quanto poco il libro parli invece della morte della Brancheau che appare, dice, in un capitolo su un totale di 36.
Il libro è invece su tutta la questione delle orche in cattività: "Ho passato un anno e mezzo a investigare su questo, e dico che la vita per le orche in cattività, non è la stessa vita delle orche in oceano e invece questo è proprio quello SeaWorld afferma, in sostanza. Seaworld dice che vivono e muoiono in vasca nello stesso modo in cui lo fanno in natura, ma non è così. E non è un mio parere è un dato di fatto: il tasso di mortalità è due volte e mezzo maggiore per le orche in cattività; sono dati pubblicati" dice Kirby.
Non so voi, ma io il libro lo compro.
La prossima uscita del libro sta causando malumori e proteste, e persino boicottaggi. Kirby viene accusato di volere speculare sulla morte della Brancheau. La battaglia si è fatta subito molto aspra. Sostenitori del SeaWorld hanno messo on line questo video, che invita a boicottare il libro di Kirby, e di certo non ci vanno leggeri. Addirittura è partita una petizione con lo stesso scopo.
Kirby, che immagino se la rida per tutta questa pubblicità gratis, in un'intervista si dice stupito di tutto questo clamore e anche di questa animosità verso di lui, visto che nessuno per ora ha mai letto il libro. Dice anche che i suoi detrattori rimarranno stupiti di quanto poco il libro parli invece della morte della Brancheau che appare, dice, in un capitolo su un totale di 36.
Il libro è invece su tutta la questione delle orche in cattività: "Ho passato un anno e mezzo a investigare su questo, e dico che la vita per le orche in cattività, non è la stessa vita delle orche in oceano e invece questo è proprio quello SeaWorld afferma, in sostanza. Seaworld dice che vivono e muoiono in vasca nello stesso modo in cui lo fanno in natura, ma non è così. E non è un mio parere è un dato di fatto: il tasso di mortalità è due volte e mezzo maggiore per le orche in cattività; sono dati pubblicati" dice Kirby.
Non so voi, ma io il libro lo compro.
Magari lo leggerò. Certo è che affermare che le orche - o qualsiasi altro animale - vivano in cattività allo stesso modo in cui vivrebbero in natura mi sa di inverosimile. Già il semplice fatto che non debbano lottare per procacciarsi da soli il cibo credo sia indicativo, no?
RispondiEliminail libro non è ancora uscito e nessuno lo ha ancora letto, e quelli che promuovono il boicottagio sono gli stessi che affermano che le orche vivono in cattività bene quanto in libertà (che è già un controsenso, per me): questo mi fa pensare solo che questi signori temono che chi leggerà il libro crederà a quanto vi si afferma, e non alla loro tesi
RispondiEliminama quando esce il libro in italiano?
RispondiEliminaPer quanto ne so, la casa editrice che era interessata ha fatto marcia indietro, quindi per ora non se ne parla... :-(
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