La prima presentazione ufficiale di "Jack il delfino e altre storie di mare" è andata. Anche bene, direi. La cornice era delle migliori, la Lavanderia - Ricircolo di cervelli è un locale che da due anni, a Rimini, dispensa musica, cultura, mostre, insieme a un ottimo ambiente e a cibo di qualità.
Ho superato da un pezzo l'emozione di parlare davanti a un pubblico, ma ieri sapevo che molti amici sarebbero venuti a sentirmi, e dunque non era esattamente una serata come le altre.
Roberto Venturini, giornalista che da anni si occupa di mare, mi ha presentato in modo talmente lusinghiero da mettermi in imbarazzo, e poi la conferenza è andata via liscia. Le storie funzionano, ormai lo so, e pare che piaccia molto come le racconto.
Ho dato molto spazio alla vicenda di Keiko, che per me rappresenta l'emblema del messaggio che il libro vuole portare. L'eccesso di "amore" verso un singolo animale, la deriva sentimentale del raziocinio che non vede l'assurdo di spendere 10 anni e 20 milioni di dollari per riportare in mare un pessimo candidato al ritorno in mare. E lo dico con tutto il bene che voglio a una delle orche più sfortunate del mondo.
Alla fine, tanti complimenti, pacche sulle spalle e tante dediche da scrivere. Grazie a tutti quelli che c'erano.
Oggi, il mio amico Fabio Fiori mi regala invece una pagina intera sul quotidiano Corriere Romagna. Una pagina dedicata al libro, senza parole di circostanza, ma un'analisi del mio lavoro, con i suoi pro e i contro. Io e Fabio la pensiamo diversamente su alcune questioni non secondarie, tipo il rapporto uomo-altri animali, e forse anche sul ruolo (o il posto?) dell'uomo rispetto al, diciamo così, creato. Prima o poi dovremo approfondire la questione, magari dandole un contesto diverso: un evento, un convegno, una giornata di chiacchiere e riflessioni. Vedremo.
Domani sera si replica. Se siete a Rimini ci vediamo alle ore 20,45, al Circolo Velico Riminese, in via Destra del Porto 147.
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