Il parco dice che durante un show in notturna mentre Makai stava nuotando insieme ad altre due orche, "venendo in contatto con una porzione della vasca". Sea World aggiunge che l'orca è sotto antibiotici, e che i veterinari sono contenti di come stia migliorando la ferita. Nakai "nuota tranquillamente e interagisce con le altre orche".
Il PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) ha annunciato di avere presentato una denuncia al Dipartimento dell'Agricoltura statunitense. Secondo le solite "indiscrezioni", sembra che la ferita sia apparsa dopo un violento litigio fra Nakai e altre due orche, Keet e Ikaika. Per questo motivo PETA denuncia il parco per non avere tenuto separate le orche, in violazione dell'Animal Walfare Act, che è un po' la normativa base a difesa dei diritti animali, negli USA.
Difficile, visti i margini netti della ferita (talmente netti che il pezzo "tagliato via" è stato recuperato sul fondo della vasca), che sia stata causata direttamente da un'altra orca, con un morso per esempio. Secondo la veterinaria Nancy Anderson, è più probabile che "sia rimasta impigliata in qualcosa e abbia tirato per liberarsi".
Ho postato ieri la notizia su Facebook, accompagnata dalla frase "Sono curioso di sentire come il Sea World spiegherà (e curerà) la tremenda ferita dell'orca Nakai." La frase sembra polemica, anzi un po' lo è, ma in realtà sono davvero curioso di sentire se il SeaWorld riuscirà a farsi un'idea di come è avvenuto l'incidente, se divulgherà la notizia, e anche come curerà una ferita così profonda. Nella discussione una addestratrice e una veterinaria, in maniera comprensibile e direi in buona fede, sottolineano entrambe di come il personale dei parchi sia, non solo competente, ma anche assolutamente mosso da dedizione e passione per gli animali con cui lavorano.
E chi lo mette in discussione? E perché spostare sempre il problema su qualcos'altro? Io ritengo solo che sia assolutamente legittima una richiesta di spiegazioni su cosa sia successo a quell'animale. L'addestratrice mi dice che il SeaWorld non ha nessun dovere di dare spiegazioni. Secondo me invece deve farlo eccome, perché parliamo di un essere vivente, non di una mera proprietà, al quale vorrei riconoscere dei diritti, e dal momento che non può difenderli da solo, è bene che lo si possa fare, con tutti gli elementi necessari.
Una nota: Nakai, che ha 11 anni, è la prima orca concepita con l'inseminazione artificiale. Nakai vuol dire Vittoria, nella lingua dei nativi americani.
Difficile, visti i margini netti della ferita (talmente netti che il pezzo "tagliato via" è stato recuperato sul fondo della vasca), che sia stata causata direttamente da un'altra orca, con un morso per esempio. Secondo la veterinaria Nancy Anderson, è più probabile che "sia rimasta impigliata in qualcosa e abbia tirato per liberarsi".
Ho postato ieri la notizia su Facebook, accompagnata dalla frase "Sono curioso di sentire come il Sea World spiegherà (e curerà) la tremenda ferita dell'orca Nakai." La frase sembra polemica, anzi un po' lo è, ma in realtà sono davvero curioso di sentire se il SeaWorld riuscirà a farsi un'idea di come è avvenuto l'incidente, se divulgherà la notizia, e anche come curerà una ferita così profonda. Nella discussione una addestratrice e una veterinaria, in maniera comprensibile e direi in buona fede, sottolineano entrambe di come il personale dei parchi sia, non solo competente, ma anche assolutamente mosso da dedizione e passione per gli animali con cui lavorano.
E chi lo mette in discussione? E perché spostare sempre il problema su qualcos'altro? Io ritengo solo che sia assolutamente legittima una richiesta di spiegazioni su cosa sia successo a quell'animale. L'addestratrice mi dice che il SeaWorld non ha nessun dovere di dare spiegazioni. Secondo me invece deve farlo eccome, perché parliamo di un essere vivente, non di una mera proprietà, al quale vorrei riconoscere dei diritti, e dal momento che non può difenderli da solo, è bene che lo si possa fare, con tutti gli elementi necessari.
Una nota: Nakai, che ha 11 anni, è la prima orca concepita con l'inseminazione artificiale. Nakai vuol dire Vittoria, nella lingua dei nativi americani.
Sono 51 le Orche Marine detenute in "galera".
RispondiEliminaEsseri innocenti che subiscono fino alla morte.
Devono ritornare libere.
Anche se la storia di Keiko (rimessa in libertà) porta a non fare questa scelta , gli umani devono capire che è meglio morire liberi che in una vasca ,prigionieri e schiavi .
Vorrei sapere come sta ora . Quella ferita è terribile .
Ho letto che oltre agli antibiotici la stiano curando con il miele per cicatrizzare....il miele? io non nutro speranze con una ferita dalla quale sono visibili le ossa. oltre alla sofferenza estrema che penso stia vivendo (mi fa tristemente sorridere la spiegazione degli addestratori sul suo stare bene e la vitalità con cui interagisce), come fa una ferita così profonda a rimarginarsi essendo tenuta costantemente in acqua? cercano di mettere un velo davanti al sole...ma di certo devono rispondere a tanta superficialità nella detenzione e trattamento di questi poveri animali. Ripongo fiducia nella denuncia della PETA, e a maggior ragione, se non è un morso, allora dovranno rispondere degli inadatti parametri di sicurezza ed efficienza in cui vengono detenute le orche, poichè è evidente che non soddisfano le loro esigenze... di certo in mare aperto dove potrebbe ridursi in questo stato?
RispondiElimina"Uno spigolo di una vasca" può causare un ferita così profonda? Mi sembra una giustificazione che si tira la zappa sui piedi...Se così fosse ammetterebbero che in queste strutture gli animali non sono al sicuro. Era più semplice dire la verità, ossia che le Orche stressate si aggrediscono l'un l'altra. Staremo a vedere come anche questa ennesima storia andrà a finire nel dimenticatoio...
RispondiEliminaGuido, concordo sulla possibilità che le orche si aggrediscano o semplicemente lottino per la gerarchia, ma quello non mi pare davvero un morso. Quindi è come se il problema fosse doppio: orche che lottano fra loro (comunque un problema abbastanza comune e difficile da evitare) e qualcosa nella vasca di pericoloso. Speriamo di saperne di più.
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