mercoledì 8 ottobre 2008

E non lavarti le orecchie!

Non è così semplice definire l'età di un cetaceo. Eppure questo è un fattore fondamentale per ogni studio ecologico o biologico di una specie animale. Poter correlare l'età allo stadio di crescita e maturazione, dividere una popolazione in classi di età, stabilire lo sviluppo di organi e tessuti in base all'età, trovare correlazioni fra concentrazioni di inquinanti e età degli individui e così via.
Così già quasi un secolo fa sono cominciate le ricerche di un metodo affidabile per definire l'età di delfini e balene. Per gli Odontoceti ormai il metodo è ben consolidato e consiste nell'analizzare sottilissime sezioni dei denti, nelle quali sono visibili delle linee di accrescimento, che corrispondono circa a una per anno.
Nei Misticeti, non essendo presenti i denti, la cosa si complica un po'. Le prima valutazioni erano abbastanza approssimative e si basavano su fattori come la lunghezza del corpo, lo stato delle cicatrici sulla pelle, il colore del cristallino o lo spessore dei fanoni.
Dal 1950 circa, un nuovo metodo però prese il sopravvento, quando fu dimostrato che le linee di accrescimento annuali potevano essere osservate anche nei Misticeti, ma stavolta... nelle orecchie. All'interno del canale uditivo delle balene infatti si trova una specie di tappo di cerume. Questo tappo di consistenza cornea ha una importante funzione di conduzione del suono e sezionato longitudinalmente mostra le linee di accrescimento tanto ricercate per le informazioni che contengono.
Le maggior parte delle stime di età di balene e balenottere provengono dunque da questo metodo ormai largamente utilizzato.
E' però abbastanza certo che con il progredire delle ricerche questo metodo possa venire superato da altre tecniche più sofisticate. Ad esempio dall'analisi di alcuni aminoacidi negli occhi delle balene della Groenlandia (Balaena mysticetus), effettuate dai ricercatori dello Scripps Institution of Oceanography di La Jolla, sono emersi risultati sorprendenti, con un esemplare che pare sia stato "datato" come vecchio di 211 anni!
Che questa specie possa vivere ben oltre i cento anni è stata confermato anche da una curiosa notizia dell'anno scorso: una balena della Groenlandia portava in corpo la punta di un arpione del tipo usato dai balenioeri della fine del 1800!

Nella foto il "tappo" dell'orecchio di una blenottera azzurra


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