martedì 12 giugno 2012

Appuntamento a sabato per parlare di uomini e delfini

Sabato 16 giugno, a Sant'Elpidio a Mare, nell'ambito della manifestazione "Historica. Tutto in una notte", in Largo Berdini, dalle 19,30 alle 21, ci sarà anche una mia conferenza dal titolo "Uomini, balene e delfini: 60 anni di amore e odio". Ecco una traccia di quello che dirò:

C’è un rapporto particolare fra gli uomini e i cetacei. L’essere umano prova verso delfini e balene un’ampia gamma di sentimenti: essi preludono a interazioni e comportamenti che possono trovarsi a due estremi veramente lontanissimi tra loro.

Da una parte ci sono le stragi compiute nel secolo scorso dalla baleneria, che sopravvive tuttora a causa della cocciuta insistenza dei governi giapponese e norvegese. E poi le mattanze di delfini che ogni anno si compiono, ancora in Giappone, alimentate anche ma non solo, dall’industria dei delfinari giapponesi. E, senza andare troppo lontano, come non ricordare la legge italiana che, fino alla fine degli anni settanta, premiava con una ricompensa un pescatore che avesse consegnato alle autorità la coda di un delfino ucciso? Le due specie, uomo e delfino, erano e sono, in competizione per le stesse prede e dunque sembrava logico eliminare l’una affinché non danneggiasse l’economia dell’altra.

All’estremo opposto ci sono un amore e un interesse verso questi animali, che molto spesso superano davvero ogni logica. Il ricercatore che volesse esaminare con i freddi strumenti della scienza il rapporto fra uomo e delfino, dovrebbe ben presto arrendersi all’evidenza che nei rapporti fra le due specie c’è evidentemente qualcosa che va oltre la semplice occasionalità dell’incontro e la mera curiosità di una specie verso l’altra.

Per esempio, in tutto il mondo cresce la domanda di poter vedere e avvicinare questi animali nel loro ambiente naturale, al punto che già nel 2008 il mercato del whale-watching muoveva cifre di poco superiori ai due miliardi di dollari, coinvolgendo più di 13 milioni di persone, in 119 paesi diversi. 

E’ evidente come per moltissime persone i cetacei rappresentino un qualcosa di diverso. Almeno nel mondo occidentale essi suscitano negli esseri umani un interesse, una simpatia, una corrente di emozioni che li porta addirittura ad attribuire a questi esseri acquatici, caratteristiche volta per volta magiche, superiori, aliene.

Ci sono store emblematiche di questo rapporto così intenso: Keiko, le tre balene in Alaska, i solitary dolphins...

1 commento:

  1. Non dimentichiamo la mattanza delle Isole Fær Øer!! Un bagno di sangue degno del più splatter dei film splatter anni 80, fatto passare come tradizione. Al posto di Sea Sheperd gli manderei una nave piena di psichiatri.

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