Ho appena finito di leggere il libro di Maddalena Bearzi, che vedete qui a lato. Una lettura gradevole e interessante. Premetto che il libro non si trova (per ora?) in Italia e dunque è in inglese. In ogni caso, se ve la cavate un po' con la lingua suddetta, non avrete troppo problemi a leggerlo.
Maddalena è una ricercatrice italiana, una "biologa da campo", come dice il titolo, che dopo alcune esperienze in Italia e in Grecia, ha inseguito il suo sogno, appunto studiare gli animali nel loro ambiente, prima nella penisola dello Yucatan, in Messico, per poi trasferirsi definitivamente a Los Angeles.
Nella città degli angeli ha scoperto ben presto che nessuno stava o aveva mai studiato i delfini presenti nell'area. Ha cominciato lei, con i mezzi e le risorse che è riuscita via via a trovare. Nel 1998 ha fondato infine la Ocean Conservation Society.
Maddalena ha sempre lavorato anche come giornalista scientifica e questo ovviamente si vede nel libro, che come detto è molto scorrevole e piacevole.
A me è decisamente piaciuto, e in particolare sottolineo la "svolta" di cui Maddalena scrive a lungo, e cioè il momento in cui, dopo anni di ricerche, ci si rende conto che queste devono andare di pari passo con iniziative di educazione e conservazione. In effetti è triste constatare che più si fa ricerca, più ci si accorge che l'ambiente sta cambiando, in fretta e in peggio, e dunque serve un doppio impegno, su due fronti diversi.
Oltre a informazioni e aneddoti sui delfini e sugli altri animali che si è trovata a studiare, il libro è un percorso di vita, dove risalta quale forza, caparbietà e inventiva ci vogliano per proseguire nella ricerca indipendente. I successi e le difficoltà, le soddisfazioni e la lotta per trovare i fondi e mantenere in piedi i progetti. E', per questo, un libro da consigliare a tutti, ma in particolare agli studenti che ambiscono a una vita sul campo: il libro sarà per loro uno sprone a coltivare il proprio entusiasmo, ma anche un monito al più classico dei "non mollare mai".
Ciao Marco e grazie per la segnalazione di questo libro.
RispondiEliminaIo da studente sono interessato a questi racconti, nel capire, ammirare ed eventualmente rubare qualche consiglio su come indirizzarsi nei campi di interesse, alla ricerca di un lavoro.
Un po' come mi hai affascinato tu, naturalista che lavora con i delfini..praticamente un sogno :D
Potresti indicarci dove è possibile acquistare il libro?
Io mastico mediamente l'inglese, spero di non trovati grossi intoppi nella lettura.
Grazie.
Ciao
Pierpaolo
Ciao Pierpaolo, io l'ho comprato su Amazon.com, mi pare costi sui 13-14 dollari.
RispondiEliminaOk grazie, cercherò li.
RispondiEliminaCiao Marco! Non c'entra nulla con il post ma volevo dirti che sabato un'amica ha visto una tartaruga spiaggiata e in avanzato stato di decomposizione a Porto Garibaldi. Ho visto le foto... manca parte del carapace che pare essere stato fratturato.. appena riesco te le mando via mail!
RispondiEliminaIntanto volevo chiederti chi bisogna avvisare in questi casi: capitaneria di porto? Fondazione cetacea? Nessuno perchè ormai era morta?
Ciao, Elena
Ciao Elena, anche se la tartaruga è morta è bene chiamare la capitaneria di porto. Nella provincia di Ferrara poi puoi avvisare direttamente anche la dr.ssa Carola Vallini (3483937924).
RispondiEliminaGrazie mille! Nel frattempo ho letto di altre tartarughe spiaggiate più o meno negli stessi giorni e nella stessa zona..
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