martedì 26 giugno 2007

Quarto giorno

Siamo in caduta libera. La situazione peggiora, le speranze si riducono. Si va avanti comunque, chiusi per il quarto giorno in quel buco nero. Gli esami del sangue evidenziano ancora di più un fegato allo stremo.
Adesso in acqua c'è sempre qualcuno, non può essere lasciato solo, altrimenti si ribalta e rischia di andare sotto con lo sfiatatoio. Stiamo facendo anche un po' di fisioterapia, per i movimenti della coda e del corpo. Non è facile, è rigido come un bastone.
Non sarà accanimento terapeutico il nostro?



7 commenti:

  1. Sto seguendo con grande apprensione fin dal primo giorno la triste storia di questo bellissimo animale... accanimento terapeutico....non so.....come veterinaria ed amante degli animali mi vien solo da dire che finchè non ha dolore, e questo lo potete sapere voi, io spero di no, la terapia vada fatta! Credo nei piccoli miracoli che a volte la medicina insieme all'amore umano possano fare......quello che mi spaventa è lo stress che l'animale ha già affrontato... è ammalato da un bel pò da quanto ho capito. Il fagato ed i reni sono alterati fisiologicamente.... capisco la vostra speranza che vien meno ma... fino all'ultimo bisogna stargli vicino... non è solo grazie a voi e dal momento che ci siete vi chiedo di aiutarlo come vorrei fare io e tutti gli altri amici che visitano e leggono il tuo Suo blog!!! Grazie ancora per quello che fate e per il piccolo coinvolgimento che con questo blog ci regala dottore! con affetto Isabella da Brindisi

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  2. finché c'è vita c'è speranza...si dice sempre così! Non mollate...

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  3. ho assistito al recupero del grampo e lavoro all' acquario dove è stato ricoverato...mi chiedo se abbia davvero senso farlo morire in un buco nero come quello, con le luci artificiali, senza fargli vedere nemmeno per l'ultima il mare o il sole.
    non si potrebbero creare delle zone di recupero all' aperto, magari in mare? forse l' ambiente familiare ridurrebbe anche l' enorme stress a cui l' animale in queste situazioni viene sottoposto. e forse è proprio lo stress da imputare di fronte a tanti insuccessi... non so... spero che il grampo mi smentisca!

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  4. Povero animale... tifo per lui!

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  5. Inutile dire che dispiacere si provi non poter essere lì per darvi una mano.
    Purtroppo è doloroso ammeterlo ma quando un cetaceo si trova in acque poco profonde non è mai un buon segno e le probabilità che riesca a farcela sono davvero ridotte.
    Accanimento terapeutico? difficile rispondere a questa domanda perchè in questi casi non si sa mai cosa sia giusto fare;se lasciare il destino
    che faccia il proprio dovere o continuare ad assistere giorno e notte un grampo che ormai è in fin di vita..mah...comunque, come si dice, la speranza è l'ultima a morire e mi auguro di cuore che i vostri grandi sforzi abbiano una fine positiva. Ad ogni modo, qualsiasi sia la fine, faccio i miei
    complimenti alla grande squadra (biologi volontari, veterinari) per aver dimostrato ancora una volta la grande professionalità in casi di emergenza come questi.
    Un saluto a tutti. Estefania

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  6. Ciao Marco, sono con voi. Lo so che questo non è molto, se potessi sarei li in quel buco nero insieme a voi. Quello che state facendo è semplicemente eccezionale. Forse, senza il vostro intervento questo grampo sarebbe già morto e forse sarebbe stato soltanto un'altra carcassa da analizzare. In questo modo avete, come sempre toccato i cuori di molte persone. Avete dato un'esempio importante alla società che spesso ritiene che la vita di un animale non valga quanto quella di uomo. Avete mostrato a tutti l'incredibile umanità che c'è dietro il vostro lavoro. Un lavoro fatto di mille difficoltà che non sono visibili. In questo momento non sta lottando solo il grampo ma lottate anche voi nella speranza sincera che questo animale ce la possa fare, che possa ritornare in mare, libero. Veder morire questo animale è come togliere un'altro tassello al precario equilibrio dell'ecosistema marino. Può darsi che il vostro sia accanimento terapeutico ( non posso dirlo io ) ma sono certa che se lo fosse sarebbe dettato dalla voglia di restituire l'animale al mare. Finchè esiste quel "lumicino" di cui tu spesso parli probabilmente vale la pena lottare. Sono certa che, nel momento che capirete che non c'è più nulla da fare ogni dubbio sparirà e questo magnifico grampo ci avrà avvicinati di più all'essenza di una vita da cui abbiamo molto da imparare. S'intenda, questo vale per ambe due le possibilità, ( sia che viva sia che muoia ). Vi abbraccio fortissimo e non scoragiatevi mai. Voi siete i "lumicini" della nostra società!

    Christina

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  7. Per la miseria, sono appena uscito dall'acqua dopo l'ennesima intubazione, e leggere questi commenti mi ha scaldato il cuore.
    Grazie a tutti.

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