martedì 19 giugno 2007

Spinarolo no, pesce sega sì

Lo spinarolo (Squalus acanthias) viene importato in Europa da tutto il mondo, soprattutto per la preparazione di piatti come il fish and chips. La pesca di questo piccolo squalo è molto intensa e la specie è considerata dall'IUCN, in pericolo o minacciata nell'Atlantico nordoccidentale e fortemente in pericolo nelle acque europee.
In Europa, Canada, Stati Uniti, Norvegia e Nuova Zelanda si pesca attivamente questo squalo. L'Unione Europea ha proposto di introdurre la specie fra quelle protette dalla convenzione di Washington (Cites). La proposta europea è stata supportata dagli Stati Uniti ma Canada, Norvegia, Nuova Zelanda insieme con Giappone (e ti pareva?), Cina e Argentina hanno fortemente combattutto perchè l'iniziativa non passasse.
La proposta è stata presentata due settimane fa ed è stata bocciata, ma con l'intento di essere riconsiderata la settimana successiva. E venerdì 15 è stata ridiscussa e ha perso nuovamente con il 48,7 % dei voti a favore e il 51,33 % contrari. Una pessima notizia.
Alla quale se ne accompagna però una buona: delle sette specie esistenti di pesce sega (in questo caso sono razze, non squali) ben sei sono state inserite nell'Appendice I della Cites, la più restrittiva. La settima specie (un pesce sega australiano di acqua dolce) è stata comunque inserita in appendice II.
Le uniche altre specie di squali protetti dalla Cites (in appendice II) sono lo squalo bianco, lo squalo elefante e lo squalo balena.

1 commento:

  1. Come nativa canadese mi dispiace sentire questa notizia ma non mi sorprende visto che gran parte dell'economia costiera si basa sulla pesca. In passato molte cittadine hanno sfruttato le acque a loro circostanti al punto tale che alla fine non rimaneva nulla da pescare. Le loro economie tracollarono e gli abitanti dovettero abbandonare i propri luoghi di residenza per cercare lavoro altrove. I paesini che si lasciavano alle spalle venivano chiamate dai canadesi "città fantasma". Triste come non abbiano ancora imparato nulla. Ma è doveroso dire che comunque l'economia canadese non è forte ed indipendente. Dipendiamo moltissimo dagli Stati Uniti e spesso questo non ci da il coraggio di prendere decisioni giuste e coerenti; questa è la grande debolezza del Canada. Piano piano le cose stanno cambiando e magari gli USA che questa volta hanno appoggiato una richiesta sacrosanta riusciranno ad influenzare "positivamente" il Canada per ottenere quella manciata di voti necessari perchè lo spinaralo entri a far parte delle specie protette dalla Cites.
    Domanda: possiamo fare qualcosa noi?

    Saluto tutti
    Christina

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