venerdì 3 marzo 2006

News: Clyde è tornato in mare

Il 16 luglio 2005, cinque grampi (Grampus griseus) si erano spiaggiati in una località chiamata Caxambas Pass, in Florida. Uno morì subito, ad altri due fu praticata l'eutanasia per le loro condizioni disperate. Gli ultimi due furono trasportati e ospedalizzati al Mote Marine Laboratory, in Florida. Il tentativo di recuperare un delfino spiaggiato è sempre disperato, e i casi di grampi restituiti al loro ambiente o almeno salvati da morte certa si contano sulle dita della mano. Soltanto altre due volte un grampo adulto è stato recuperato e, dopo mesi di cure, restituito al mare. Mentre il terzo caso di successo è proprio Mary G., la piccola di grampo trovata ad Ancona lo scorso giugno e salvata dalla Fondazione Cetacea, che ancora se ne occupa, nella sua vasca presso il parco Oltremare di Riccione.
A novembre un'ecografia rivelò che Bonnie era incinta. Ma il feto era morto, per lo stress subito dalla madre. Purtroppo anche Bonnie, lo scorso 3 febbraio, è morta. Questo ha accelerato il tentativo di ritorno in mare di Clyde, che infatti è stato rilasciato a 115 miglia al largo di Sarasota, l'11 febbraio.
Attaccato alla pinna dorsale ha un trasmettitore satellitare che comunica la sua posizione momento per momento, il che permette al personale e ai volontari che seguono la delicata operazione di monitorare i movimenti del delfino. Il ritorno in mare non è infatti per niente semplice, dopo mesi di ospedalizzazione.
Il "capo" di tutta l'operazione, Charles Manire, sarà a Riccione a metà marzo per il convegno europeo dell'E.A.A.M. e per la tavola rotonda organizzata dalla Fondazione Cetacea, a cui parteciperanno esperti mondiali che daranno il loro parere sul futuro di Mary G.
Noi intanto teniamo le dita incrociate per Clyde.

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