martedì 7 luglio 2009

Serial killer a chi?

Sabato scorso, il 4 luglio, è uscito su Repubblica un articolo dal titolo “Squalo il killer dell’oceano incastrato dai CSI”. Lo leggete qua per intero.
Che tristezza. Passa il tempo, ma non si avanza di un passo. Siamo ancora allo squalo assassino e feroce. Pur presentando i risultati di una ricerca scientifica, la voglia di sensazione e di esagerazione prevale sempre, e in maniera sconsiderata. Gia nel titolo la parola squalo è associata al termine killer.
Poi l’articolo è costruito nel solito modo. Articoli e documentari sugli squali, salvo rare eccezioni, seguono tutti lo stesso canovaccio. Prima la parte eclatante, cruenta, sangue e paura insomma, che fanno sempre presa. Poi alla fine, ma solo alla fine la redenzione: ma in realtà uccide per mangiare (che sorpresa!), gli attacchi all’uomo sono pochissimi (ma che c’entra poi?) e siamo più cattivi noi che li peschiamo e via di mielosità
Peccato che sia dimostrato che leggendo un articolo o guardando un documentario, la parte che resta impressa nella mente dei lettori/spettatori è sempre la prima. Quindi il recupero finale, non serve. E poi si sa che molti di quelli che leggono un articolo manco arrivano in fondo.
Vediamo comunque qualche brano dall’articolo.

Sostenere che il grande squalo bianco agisca con la spietata ferocia di un serial killer può sembrare un' ovvietà.

Ecco già un bel giudizio prima ancora del processo. Lo squalo e spietato e feroce, è ovvio (ma per chi?)

Secondo gli scienziati il pescecane […] non attacca qualsiasi cosa incontri, ma sceglie accuratamente le proprie prede

Ma chi “attacca qualunque cosa incontri”? Quale animale può essere così sconsiderato o aspirante suicida da buttarsi su tutto quello che trova?
Lo squalo è anche in grado di sfruttare l' esperienza acquisita durante i suoi precedenti attacchi, imparando a uccidere con più efficacia e meno dispendio di energia man mano che s' allunga la lista delle sue vittime, proprio come accadeva a Jack lo Squartatore o al mostro di Rostov.

E vai! Jack lo squartatore e il mostro di Rostov. I quali, tra l’altro uccidevano per sopravvivere, no? No, eh?

La foca deve essere giovane, e preferibilmente sola.

E’ ovvio. E non perchè lo squalo sia un maniaco feroce e magari stupratore, eh no. Una foca giovane è inesperta dunque indifesa. Una foca sola non ha la protezione e l’attenzione che deriva dal gruppo. Lo squalo no è morboso, ma non è neanche scemo.

Quando si fa sera e la luce comincia a calare, lui sferrerà l' attacco dal basso, non visto, investendola come un siluro e portando un primo, potente morso. Il resto è bassa macelleria.

Bassa macelleria? Un uccellino che mangia un verme vivo, è bassa macelleria anche questa? E il nostro gattino che stacca la testa al topo?

Dice Kim Rossno, professore di Giurisprudenza all' Università del Texas ed ex poliziotto, coinvolto anche lui nello studio sul comportamento "criminale" dello squalo: «Ha lo stesso scopo del serial killer, che è quello di trovare una preda e ucciderla […]”

Eh no caspita. NON HA LO STESSO SCOPO DEL SERIAL KILLER. Proprio no. Lo scopo dello squalo è mangiare per vivere. Non so perchè uccida un serial killer, ma probabilmente ne prova piacere. Nell’atto in sè. Non nella soddisfazione di un bisogno vitale come nutrirsi.

"Per meglio riuscire nel loro intento, si nascondono entrambi, fino al momento ideale dell' assalto. Come gli assassini seriali, gli squali agiscono da soli, sono cacciatori solitari".

E vai così, che da questa similitudine non se ne esce più.

Ma per non correre il rischio di antropoformizzare un comportamento naturale, bisognerebbe stilare anche le differenze tra uno squalo e un omicida plurimo.

Troppo tardi. Lo hai già fatto, dall’inizio alla fine, senza tregua, senza speranza. Tutto quello che segue non conta più, è fuori tempo massimo.

Più di dieci anni fa si parlava di questi messaggi negativi. Dell’impostazione sbagliata data a quasi tutte le comunicazioni, scritte o parlate che siano, quando si parla di squali. Siamo ancora lì, non siamo andati avanti di un metro. Anzi no, qualcosa è cambiato. Rispetto a dieci anni fa ci sono molti ma molti meno squali… Sterminiamo i serial killer!

1 commento:

  1. Non avevo mai letto questo post!
    Lo trovo decisamente geniale!
    Credo sia il caso di dedicargli un post sul mio blog.

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