mercoledì 11 agosto 2010

Libri lungo il cammino

Da qualche settimana mia figlia di 9 anni sta male, e proprio in questi giorni è ricoverata di nuovo in ospedale. Non ne voglio parlare qui, ma a parte il fatto che questo è anche il motivo per cui ho trascurato da un po’ di tempo il blog, questa situazione mi porta a passare diverso tempo a casa. Infatti o sono in ospedale con lei, o sono a casa con gli altri due figli che hanno 11 e 3 anni e dunque non possiamo lasciare da soli per molto tempo.
Così, nelle ore a casa mi capita di trovare dei ritagli di tempo per cose per le quali di solito non ne ho mai. E ieri ho dato anche una sistemata ai miei libri. In casa abbiamo libri principalmente in due stanze. In salotto ci sono molti libri miei e di mia moglie, quasi tutti di narrativa e diversi saggi, più la sempre crescente collezione di libri per ragazzi di mia figlia, la più grande. Ci sono poi diversi libri “dormienti” sui comodini, uno o due quasi sempre in bagno, altri abbandonati nella camera dei bimbi. Poi c’è la piccola stanza in fondo al corridoio.
Questa stanzetta ha, al momento, tre funzioni: è il ripostiglio delle cianfrusaglie (giocattoli ingombranti, scarpe, borse e zaini, e altro; da due mesi è la stanza di Baffo, il nostro gattino; infine c’è il mio angolino, quelo che vedete nella foto, con una piccola scrivania, il pc e la stampante, uno scaffalino da parete con i miei CD (off limits per i bimbi), una piccola libreria e la mia mensola.

I libri di questa stanza non sono quasi mai di narrativa. Chi la fa da padrone è il mare, anche se ci sono anche altri argomenti, più o meno scientifici. Mi piace guardare e riprendere in mano e sfogliare questi libri, perchè moltissimi di loro per me rappresentano qualcosa, una storia, un periodo della mia vita, un ricordo di qualcuno.

Sulla libreria ci sono ad esempio tutti i miei libri di etologia e comportamento animale. Ricordi di un vecchio esame per l’accesso dottorato in etologia (non passato…) ma ripresi in mano molto volte per curiosità, interesse o ricerche. Nello scaffale sotto, la mia collezione della rivista Adriatico, per la quale scrivo, e il gruppone di libri sugli squali. Ne ho molti, sia italiani che inglesi, e buona parte di questi sono stati un prezioso regalo della mia amica Irene Bianchi, biologa e squalologa, che in occasione di un trasloco mi ha passato una parte della sua sterminata collezione.

Poi c’è la mensola che, appesa proprio sul muro accanto alla scrivania, raccoglie libri a cui sono molto affezionato, per diversi motivi.
Un gruppo di questi sono la base su cui ho lavorato per il mio ultimo libro, che è attualmente “in giro per editori” in cerca di pubblicazione, e dunque ancora libro, veramente, non è. Sono tutti libri inglesi, soprattutto americani, comprati usati su librerie on-line come BetterWorld e AbeBoooks. Pagati pochi dollari, hanno il fascino delle cose usate, con sottolineature e appunti lasciati chissà da chi, e ai quali si sono aggiunti i miei segni.

Poi ci sono le copie dei libri che ho scritto io, Il mare che non ti aspetti, quello sulle tartarughe marine, quella sull’ambiente della provincia di Firenze, quello sui pesci di acquario e poi anche libri in cui dentro c’è un mio contributo, uno sull’Adriatico, uno sulla Pet Teraphy.

Molti altri sono i libri che io chiamo “di quelli che conosco”, cioè opere di autori che conosco di persona o che comunque ho incontrato qualche volta. “Abbecedario Adriatico” e “Un mare. Orizzonte adriatico” di Fabio Fiori (un amico biologo romagnolo), “Il dilemma della sfinge” di Notarbartolo di Sciara, “Cosa fanno gli squali tutto il giorno nel mare?” della vulcanica Eleonora de Sabata, “Che cos’è la bioetica animale” di Barbara de Mori (la conosco da poco, fa parte come me del gruppo di lavoro ministeriale per la redazione delle Linee Guida sugli spiaggiamenti di Cetacei vivi), “Le mie balene” di Maddalena Jahoda, “Una scelta di vita” di Luca Pagliari (me l’ha regalato in occasione di una presentazione che abbiamo fatto insieme alla darsena di Rimini), “Com’è profondo il mare” di Tete Venturini, “Tra sabbie e scogliere” di Attilio Rinaldi (Direttore del Centro Ricerche Marine di Cesenatico), “Angel” di Antonietta Righetti.

I libri della mensola si completano con qualche volume a cui tengo particolarmente, non so, “L’origine delle specie” di Darwin, una biografia dello stesso Darwin, “Piano B 3.0” di Lester Brown, “La scimmia nuda” (uno dei miei preferiti) e “La mia vita con gli animali di Desmond Morris, l’autobiografia di Bill Russell (grande cestista degli anni ’60-’70), l’autobiografia di B.B. King (il re del Blues), un libro sulla Caulerpa taxifolia (l’alga assassina…) e uno sulla storia del Celacanto (il pesce Latimeria chalumnae, un vero fossile vivente) più qualcosa d’altro.

Mi piace come questi libri segnino un percorso, come sassolini caduti lunga la via della mia vita, professionale e non. E so che dovunque andrò, li porterò con me. E sono curioso di sapere quali altri avranno l’onore di “salire sulla mensola”, durante il cammino.

10 commenti:

  1. Molto bella questa condivisione della tua libreria, e piena di spunti interessanti e suggerimenti di lettura.
    Un abbraccio e un augurio alla tua bimba.

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  2. Ciao Marco, prima di tutto un bacione grandissimo alla bimba e un caro saluto a tutta la famiglia.
    Le tue riflessioni insegnano sempre qualcosa ma cosa piu' importate lasciano spazio alla speranza.
    Ho condiviso il tuo scritto sulla mia pagina fb scrivendo: "quando le nozioni diventano umane le ricordi per tutta la vita". Per me e' proprio cosi'. Ricordo ogni nozione che ti ho sentito pronunciare o scrivere. Se un giorno mi ritrovero' all'universita' per studiare biologia marina (magari quando avro' 70 anni) sara' perche' hai trasmesso la tua conoscenza con passione, amore e umanita'. Ora non vedo l'ora di procurarmi tutti questi libri, leggerli e riporli nella mia libreria. Segneranno una tappa della mia esistenza collegata ad una delle persone che stimo e ammiro di piu' a questo mondo.

    Christina Pacella

    P.S. Mi permetto di salutare Valeria e Marco. Sono felicissima di ritrovarvi qui. Vedo che nella foto si e' aggiunto qualcuno! Vi faccio i miei migliori auguri e vi abbraccio.

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  3. caro Marco il mio primo pensiero va a tua figlia alla quale mando un grande bacione sperando di rivederla prestissimo ai laboratori.
    Poi sono onorata e commossa nel sapere "Angel" sulla tua mensola dei libri del cuore... Tra l'altro a proposito di libri (strana coincidenza) proprio ieri ho tirato fuori un libro sugli squali (quello di Piero e Alberto Angela che mi avevate lasciato ai tempi di Cetacea Informa) per mostrarlo a mio figlio che stravede per squali, felini e ogni tipo di animali e che all'età di appena 5 anni ne sa più lui di me e di tanti adulti (...la tua mensola per lui sarebbe il paradiso!). Sfogliando il librone degli squali mi sono tornati in mente tanti ricordi di quel periodo, delle lunghe maratone col giornale, delle intere giornate passate a impaginare articoli, foto e disegni... e mi sono resa conto di quante cose ho appreso, di quanta passione mi avete trasmesso e di quale arricchimento mi ha lasciato quella splendida e a volte estenuante esperienza. Come sai seguo il tuo blog con assiduità e desidero dirti quanto apprezzo i tuoi scritti dai quali traspare oltre a una grande professionalità, tanta emozione, sentimento, passione, amore, amicizia... i tuoi racconti sono generosi, caldi, appassionati, sono scritti col cuore... insomma mi piacciono molto e mi piaci molto tu... continua a raccontarci le tue storie di mare e soprattutto le storie di Marco!
    Antonietta

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  4. Per Christina e i Filibustieri: sono contento vi sia piaciuto questo post buttato giù quasi di getto. Alcuni dei libri che cito, in realtà, non li suggerirei affatto, ma per me sono importanti o rappresentano qualcosa. Se volete sapere quali non comprare davvero... scrivetemi via mail o Facebook, ;-)

    Per Antonietta: grazie per complimenti davvero... troppi. Rimpiango anche io i tempi in cui lavoravamo insieme alla rivista. Per fortuna non ci siamo persi di vista!

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  5. A proposito, il titolo corretto del libro di Lester Brown è "Piano B 3.0" (consigliatissimo) ma sappiate che è uscita una versione nuova dal titolo ovviamente "Piano B 4.0".

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  6. Bello il tuo angolo! ... e bello potersi ritrovare tra cose che senti tue. A volte, con tutto l'amore che si può avere, bisogna trovare un momento per sé .. "touch base" ... a volte ci si chiede se si è "egoisti" per questo, ma serve! Serve per raccogliere le forze e ripartire, a tutta forza, per aiutare i tuoi. Beijos!

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  7. Ciao Marco!
    Spero che il tuo nuovo libro trovi un editore al più presto!! Mi piacerebbe moltissimo poter leggere anche quello sulle tartarughe marine ma ho già provato invano a recuperarlo...introvabile! Tu hai qualche canale da suggerirmi per riuscire nell'impresa?
    Un grosso in bocca al lupo a tua figlia!!

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  8. hahahaha spero che il libro da non consigliare non sia il mio!!!
    Sei un tesoro, comunque, davvero.
    E un pensiero a tutta la tua famiglia...

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  9. @Elena: no... l'unica è sentire il CTS per l'Ambiente che allora l'aveva pubblicato.

    @Eleonora: cara, come potrei? Parla di squali, e poi... è tuo!

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  10. C'è chi usa le foto, chi scrive un diario per mantenere intatti i ricordi.
    Bello avere come traccia del proprio passato (e presente) i libri.
    Io ho cancellato molto, forse troppo.
    In bocca al lupo per tutto.

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