mercoledì 22 maggio 2013

Comunicare necesse est

Come avevo scritto qua, la settimana scorsa si è svolto il corso, dedicati ai veterinari, sugli spiaggiamenti di cetacei e tartarughe marine in Adriatico. Io, per vari motivi, non ho seguito il corso ma sono andato a Padova, anzi a Legnaro, solo per i miei due interventi. Il corso verrà ripetuto a Bari, a giugno, e lì avrò occasione di seguire anche il resto.

L'iniziativa ha suscitato comunque molto interesse a dimostrazione di come ci sia "fame" di eventi di questi tipo, anche in ambienti molto tecnici, dove però di mare e animali così poco convenzionali si parla poco.

A quanto pare è piaciuto molto (bontà loro) il mio secondo intervento, sulla gestione del sito dello spiaggiamento, l'organizzazione dei volontari, e sulla comunicazione. Quello della comunicazione è un aspetto tanto importante quanto sicuramente trascurato, almeno a fino tempi molto recenti. Spesso sottovalutato o comunque meno considerato, eppure cruciale proprio in situazioni in cui si mescolano situazioni sempre e comunque di emergenza, forti sentimenti e umori che questi animali, soprattutto se sofferenti, suscitano nel pubblico, e decisioni delicate, difficili  a volte drammatiche, da prendere.
Sapere comunicare bene, utilizzando strumenti e linguaggi appropriati, rapportandosi in modi diversi con la gente che assiste  con le autorità e con i media, previene il nascere di storie fantasiose  di fraintendimenti e malumori.

Nelle "Linee guida per l'intervento su cetacei spiaggiati vivi", ormai giunte alle versione definitiva e speriamo dunque presto rese ufficiali, io ho proprio scritto la parte relativa alla comunicazione.
Dalle domande e dalle chiacchiere che ho scambiato con diversi partecipanti mi pare che il concetto di quanto sia importante considerare anche gli aspetti dell'informazione e della comunicazione, sia passato, e per qualcuno è stato proprio una rivelazione.

Così come lo era stato per me ascoltare l'intervento di una vera esperta di comunicazione, Elisabetta Mutto Accordi, che fece a un corso, sempre a Padova, nel giugno dell'anno scorso ("Protocolli e procedure di intervento in caso di spiaggiamenti di cetacei vivi e di massa"). Con Elisabetta adesso stiamo proprio lavorando su progetti che riguardano la comunicazione (e gli spiaggiamenti), e speriamo davvero che qualcuno di questi vada in porto, perché a mio giudizio sono decisamente una novità in questo ambito.

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