lunedì 11 settembre 2006

Basket e squali

La mia passione professionale sono gli squali (non solo...). La mia passione extra-professionale è il basket. C'è un collegamento fra le due cose? A volte capita...
E' dei giorni scorsi la notizia che Tracy McGrady, grande campione americano che gioca negli Houston Rockets, è stato "beccato" durante un viaggio promozionale dell'adidas, a mangiare zuppa di pinne di squalo ad Honk Kong.
Gli squali vengono pescati per la loro carne, per la pelle, per l’olio e altre sostanze che hanno nel fegato, per i denti (squallidi souvenirs) e per tante altre cose ancora. Quelli che scampano alla pesca mirata, magari perché hanno scarso valore commerciale, restano intrappolati e uccisi dalle reti e dagli ami che hanno altri obiettivi (tonni, pesci spada, altre specie commerciabili). Come se non bastasse negli ultimi decenni è arrivato il colpo di grazia del maledetto finning. Il finning è una pratica che consiste nel pescare gli squali per ottenerne solo le pinne. E’ una pesca stupida e insensata (pesco un animale da 200 kg e ne butto via 190…), crudele (agli squali vengono amputate le pinne e poi rigettati in mare a morire sul fondo), e devastante (basta una piccola barca per fare una strage: prendendo solo le pinne la barca non “si riempie” e si possono uccidere decine di esemplari ad ogni battuta). Che fine fanno poi le pinne? Vengono spedite sul mercato orientale dove, seccate, servono a preparare la zuppa di pinne di pescecane, un piatto tipico tradizionale servito in tutti i banchetti importanti: matrimoni, cerimonie, ecc… E’ una piaga difficilissima da combattere e estirpare, da una parte c’è un’elevata richiesta che proviene da un mercato che considera questo piatto come facente parti delle proprie tradizioni, e contro le tradizioni è sempre dura andare (ma si può fare! noi abbiamo smesso di mangiare carne di delfino e di bere brodo di tartaruga), dall’altra parte ci sono paesi poverissimi che vedono nella pesca delle pinne di squalo un’opportunità di ottimo e relativamente facile guadagno. Nel mezzo gli squali, ancora una volta.
Ecco perchè il gesto di McGrady ha fatto il giro del mondo ed è stato criticato dalle maggiori associazioni ambientaliste. Da notare, paradossalmente, che in squadra con McGrady gioca il gigantesco Yao Ming (226 cm.), un atleta cinese che invece si fa spesso portavoce della campagna anti-finning...

3 commenti:

  1. Ciao!
    Ogni tanto passo, leggo, se posso commento. Stavolta però vorrei dei tuoi commenti, per favore, su queste 2 notizie che ho appena letto:
    http://www.lanuovaecologia.it/natura/mare/6255.php
    http://www.lanuovaecologia.it/natura/animali/6249.php
    a presto, spero!

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  2. Ciao Yubi.
    Sulla notizia delle tartarughe marine c'è poco da commentare. Le tartarughe marine hanno un... mare di problemi. I siti di deposizione scompaiono ovunque a causa dell'invadente presenza dell'uomo, e l'annata eccezionale di deposizioni che si è avuta quest'anno in Italia è una bella notizia ma non cambia proprio niente. La pesca è un problema enorme e non è l'unico. Noi, proprio nell'ambito del progetto Tartanet di cui siamo partner, ci stiamo muovendo per sperimentare attrezzi da montare nelle reti a strascico (si chiamano TED e negli Stati Uniti, per alcuni tipi di rete, sono obbligatori), per fare in modo che una tartaruga intrappolata possa fuggire. Ma strumenti come il palamito fanno stragi, e non molto si può fare.

    Per le spadare:
    il marchio è una buona notizia, ma mi dà più l'idea di un modo per parlare del problema, più che per risolverlo. Almeno per ora. Le spadare sono fuorilegge in Mediterraneo, ma continuano a essere utilizate e a fare stragi. Bisogna vedere cosa comporta l'introduzione del marchio ma soprattutto chi e come fa i controlli. Nel caso del tonno ha funzionato e attualmente le direttive imposte dal marchio Dolphin Safe sono rispettate dal 97% dei pescatori di tonno in tutto il mondo.
    Speriamo bene (la presenza dell'Accobams nel progetto è già una buona garanzia)!

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  3. Ciao Marco!
    Grazie!
    Sai: di cifre, di affermazioni, di statistiche se ne leggono tante. Grazie per i tuoi commenti, così ho un modo in più per "inquadrare" il tutto.
    Sai, se penso quanta gente fatica a vedere 1 tartaruga ... e invece, secondo l'articolo, certi pescherecci possono catturarne fino a 20 per uscita ... 20?!?
    La foto dell'articolo mi aveva lasciata un po' "interdetta", ma comunque tu in un certo senso mi confermi ciò che scrivono ...
    Ben triste la faccenda, ma bello che se ne parli, perché solitamente questi fatti, la "quotidianità", questi "mali cronici" ... solitamente non fanno notizia ...
    Non ci saranno rimedi "miracolosi" ... ma speriamo in un "passo avanti" ...
    Grazie!

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