martedì 21 novembre 2006

Risorge Sole

Il 31 luglio è arrivata al nostro Ospedale delle Tartarughe una tartaruga ferita, di circa 50 cm, che è stata chiamata Sole. Era stata trovata agonizzante a Ravenna, colpita alla testa da un'elica o da una chiglia di una barca. Aveva il cranio orribilmente fratturato, con una ferita molto profonda che passava trasversalmente dietro agli occhi. Le condizioni, al di là della ferita stessa, erano pietose ed erano evidenti i danni neurologici causati dal colpo. Sole si lasciava galleggiare in acqua, con le zampe paralizzate, non mangiava, non nuotava, non faceva niente, tranne degli spasmi che le prendevano alla testa e alle zampe quando stimolata. Il veterinario che le ha fatto la TAC suggeriva di praticarle l'eutanasia; io ero d'accordo. Solo il nostro veterinario responsabile, Giordano Nardini, non mollava. Ha cominciato per Sole una terapia di applicazioni laser. Per farla mangiare, ogni giorno la catturavamo e tenendola ferma (all'inizio con poca fatica) le mandavamo giù, con un tubo, del pesce frullato. I giorni passavano e Sole resisteva e ogni tanto qualcosa cambiava. In meglio. Era sempre più difficile tenerla ferma per intubarla, cioè acquistava forza. Poi ha cominciato a mangiare pesci interi, pur sempre catturandola e spingedogli a forza nell'esofago: ma almeno li ingoiava. Ha cominciato a fare piccoli movimenti con le zampe anteriori, poi timidi tentativi di immersione, sgraziati e inefficaci, ma almeno ci provava. Poi sempre di più e sempre meglio fino a riuscire a stazionare sul fondo della vasca, quando voleva. Anche nel mangiare era sempre più autonoma, ma sempre se imboccata. Mentre la ferita si è ormai, grazie al laser, riemarginata. E ieri la sorpresa... ha mangiato da sola!!
Non riesco con le parole (e con la memoria) ha ripercorrere esattamente il percorso compiuto da Sole, fatto di piccoli passi, giorno dopo giorno, sotto gli occhi attenti e caritatevoli dei nostri volontari. Ma è stata una lenta e costante risalita, un risorgere.
Non sappiamo se Sole potrà tornare in mare, la TAC (nella foto mentre le fanno l'anestesia) non è bellissima e quasi sicuramente ha i nervi olfattivi tranciati (cioè non sente gli odori). Ma vederla attivamente mangiare e nuotare, che spettacolo e che soddisfazione.
E che smacco per l'insensibile e pratico biologo che le avrebbe praticato l'eutanasia senza troppi ripensamenti...

1 commento:

  1. Buongiorno a tutti.
    Stamattina appena sveglia, mi affaccio alla finestra della mia camera: "Capista che brutta giornata!" Vento e pioggia a dirotto...
    "Beh", penso, "me ne starò pazientemente al computer aspettando che passi il brutto tempo, speriamo presto".

    Leggo il racconto di Marco, che belle emozioni.

    Piano piano...la giornata sembra come per incanto migliorare...un raggio di sole cerca debolmente di riscaldare la mia cittadina; qui, dove il mare è il padrone indiscusso e il sole la sua anima...fusi in un unico abbraccio.
    La vita che gli scorre dentro è compito nostro proteggerla, difendiamola fino alla fine.

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