giovedì 4 dicembre 2008

Il ciclone

Ho conosciuto Christina credo uno o due anni fa. Lei se lo ricorda bene, io me lo dimentico sempre e ogni tanto le chiedo di ricordarmi come avvenne. Mi aveva telefonato per un articolo che doveva o voleva scrivere per un quotidiano locale, non ricordo bene su cosa ma immagino ci fossero di mezzo dei delfini, e le serviva una mano. Gliel'ho data volentieri. La sentivo titubante, quasi timorosa, ma sinceramente appassionata e coinvolta in quello che stava facendo.
Da allora Christina è entrata a far parte dell'orbita di Fondazione Cetacea. E' uno dei nostri satelliti, non l'unico, ma uno di loro. Persone che si danno da fare per noi, senza chiedere niente in cambio, ma mettendoci cuore e volontà. Mi ricordo le prime chiacchierate con lei. Confusa, temeva di commettere errori per inesperienza e incompetenza. A volte mi sembrava di leggerle la mente e vedere in trasparenza il suo cervello che esplodeva di input nuovi e di una passione di cui al momento non aveva compreso appieno la portata. Ma era arrivata come una onda di piena e portato con sè nel bene, e forse anche nel male, i suoi figli, la sua famiglia., prima legnetti fragili in balia della corrente e ora credo alleati e coivolti. Christina sembrava fragile e dovendo avere a che fare con amministrazioni e amministratori locali, non ero sicuro di quanto avrebbe resistito.
Ma l'ha fatto. Eccome. Ricordo di averla incontrata una volta, dopo tanto che ci si sentiva solo per telefono o per email, di persona, in una trattoria ad Ancona. Sono rimasto sorpreso, e gliel'ho detto. Sicura, determinata, con in testa una strada da percorrere. Aveva anche cambiato look, o forse è stata solo una mia impressione. Forse traspariva fuori quello che era avvenuto dentro. Io dentro di me ho sorriso per tutto il tempo ("Ce l'ha fatta, si è messa alle spalle le insicurezze, o ha imparato a nasconderle bene. Adesso abbiamo un'alleata forte").
E' persino entrata in politica, candidata nella sua città, Porto San Giorgio, in una lista civica. Ogni tanto dice che molla tutto, che è troppo vecchia per queste cose (è più giovane di me, sia chiaro). Io le dico che la comprendo, che viva tranquilla la sua vita. Ma la aspetto. Ed eccola che ritorna, con una battaglia nuova. Le botte in faccia non si contano più, ma fanno crescere. Adesso ce l'ha con chi vuole tagliare dei pini per una linea ferroviaria, e intanto organizza letture di Gomorra, di magistrati di mani pulite, e anche del suo vecchio amico biologo con il suo mare che non ti aspetti.
Vai Chri, ricordo di averti scritto una volta che la passione è un cavallo selvaggio, lo puoi rinchiudere o imbrigliare per un po', ma prima o poi ritornerà a galoppare. Avevo ragione?
Se volete, potete andare a trovare Christina sul suo blog.

2 commenti:

  1. conosco christina attraverso il suo blog, e ti do pienamente ragione: un ciclone appassionato che lotta per le cose in cui crede... fa rinascere la speranza quando capita di perderla di fronte alle brutture che ci circondano.

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  2. Credo che mi si sia fermato il cuore, perchè pe me vivere insieme a voi è come stare in paradiso.

    Vi mando tutto il mio amore e grazie.

    Marco non lo dice ma è sopratutto grazie a lui ed alla Fondaziona che ho potuto far emergere me stessa.

    Christina

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