mercoledì 22 settembre 2010

Sole torna in mare

Dopo un ricovero durato oltre 4 anni, la tartaruga Sole torna in mare

Ho già parlato, anche se ormai quasi quattro anni fa della tartaruga Sole. Sole è arrivata al nostro Ospedale delle Tartarughe nel luglio del 2006. Era stata trovata a Ravenna, spiaggiata, con la testa spaccata da un'elica. Sembrava morta, lo era quasi. Poi la cocciutaggine del nosro veterinario, Giordano, e il lavoro incessante dei nostri volontari e del personale di Cetacea hanno fatto il miracolo.
Ma c'è voluto tempo, tanto tempo prima che Sole guarisse. Quasi un anno solo per la ferita, poi i problemi neurologici eccetera.
L'estate scorsa avevamo programmato il suo ritorno in mare, poi invece un nuovo problema (al fegato) ci aveva fermato.
Ora il momento è arrivato. Domenica prossima, condizioni meteo permettendo, Sole torna in mare.

Vi assicuro che, pur avendo direttamente portato in mare oltre duecento tartarughe, stavolta la sensazione è davvero strana. Sole è stata con noi più di quattro anni. Quattro anni, nel bene e nel male, cruciali e di cambiamento per Fondazione Cetacea. In qualche modo lei era l'unica costante di una situazione che contnuava a cambiare. Quando, nell'inverno del 2009 abbiamo smantellato tutti gli impianti dell'Ospedale per poi allestire il nuovo centro Adria, abbiamo mantenuto attiva solo una vasca, ed era per Sole. La granda vasca da 15.000 litri che abbiamo ora, la vasca di riabilitazione, per molti e di certo anche per me, è "la vasca di Sole". Fino a domenica.

Non credo di essermi mai affezionato a un animale di quelli che ho avuto tra le mani e ho aiutato a guarire. Non fa parte del mio carattere e neanche del mio rapporto con gli animali in generale. Ho per loro un profondo rispetto, rispetto la loro natura, il loro essere, la loro dignità. Non sono pet, sono solo altri abitanti del nostro stesso pianeta. Come noi, al pari di noi.

Però stavolta un po' di emozione c'è. Mi pare strano l'Ospedale delle Tartarughe senza Sole, anche se sono ovviamente felice per lei. E preoccupato. Ce la farà? Più di quattro anni in vasca non sono uno scherzo. Quattro anni senza mare, senza cacciare, senza profonde immersioni, senza onde, burrasche, correnti... Basterà l'istinto? Noi pensiamo e speriamo di sì. Sul dorso avrà comunque un trasmettitore satellitare, che oltre a dare la sua posizione, darà anche la durata e la profondità delle sue immersioni. Dati che serviranno a capire una piccola parte di quello che le succederà "là fuori".

E comunque ci penseremo dopo. Adesso è ora della festa. La festa di Sole. Siete tutti invitati, qui il programma.

5 commenti:

  1. Bellissima notizia!
    E, pur d'accordissimo sul discorso "pet", non credo non sia successo qualcosa di analogo per il cucciolo di grampo, MaryG.

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  2. Splendida notizia! Anche se capisco che, dopo quattro anni, pensare alle giornate senza Sole faccia un certo effetto...
    Mi piace molto il tuo modo di considerare gli animali, non come pets ma come coinquilini di questa palla nell'universo! Come li definisco io "compagni di viaggio"...
    Ciao!

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  3. @ Anonimo: oh, credimi, non sai quanto ti sbagli!

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  4. @ Marco Affronte: urge spiegazione. Leggendo il tuo libro mi pareva di aver visto invece un grandissimo coinvolgimento per un'impresa non facile (il salvataggio). Senza contare tutta l'ondata mediatica, le persone che prestarono la loro opera come volontari...

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  5. @ Anonimo: tutto vero, gradissimo coinvolgimento, media, attenzioni, etc. Non posso parlare per tutti, ma non ho dubbi che quasi tutti o tutti i 120 volontari che hanno lavorato con Mary siano stati emotivamente (molto) coinvolti e provassero un forte sentimento verso Mary.
    E di emozioni ne ho vissute tantissime anche io, in quella occasione, ma non un "trasporto affettivo" verso l'animale, non so se mi spiego. Tanto più che, visto che hai letto il libro, quell'intervento mi ha causato riflessioni molto profonde sul senso di quel lavoro, riflessioni che hanno cambiato il mio modo di vedere le cose, e le cui ripercussioni pesano ancora molto oggi sull'approccio al mio lavoro, che infatti è cambiato. Difficile essere più chiari, nello spazio di un commento.

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