lunedì 4 febbraio 2008

Il misterioso zifio

Fra le oltre settanta specie di Cetacei che vivono nei mari del mondo, alcuni sono veramente noti e conosciuti da tutti, altri lo sono un po’ meno. Ci sono poi alcune specie più o meno “per addetti ai lavori”. Di questi fanno parte per certo gli appartenenti alla famiglia degli Zifidi che prendono il nome dal loro rappresentante più caratteristico: lo zifio (Ziphius cavirostris).
Questo cetaceo dal corpo lungo e robusto può raggiungere anche i 7,5 metri, generalmente però le femmine restano sui 6 metri ed i maschi sono leggermente più piccoli. Possiede una testa relativamente piccola con la fronte che degrada senza spigoli verso un corto rostro. Nella mascella inferiore, più prominente di quella superiore, sono localizzati un unico paio di denti, visibili a bocca chiusa solo nei maschi. Le pinne pettorali sono piccole mentre la pinna dorsale può variare nella forma da alta e falcata a bassa e triangolare. La colorazione del corpo può subire notevoli variazioni in base all'area geografica, al sesso e all'età, ad esempio i vecchi maschi possono essere completamente bianchi e venire confusi con beluga e grampi; inoltre il corpo è ricoperto da profonde cicatrici individuo specifiche.
Contrariamente a quanto si può pensare è specie comune in Mediterraneo ma assente in Adriatico. Eppure, sebbene rarissimi, ci sono casi di segnalazioni e spiaggiamenti anche nel nostro mare, anche molto recenti. Nel 1986 e nel 1992 due carcasse furono trovate spiaggiate nei pressi di Bari.
Ma anche nel nord Adriatico abbiamo qualche interessante segnalazione. In un recente articolo i ricercatori dell’Università di Zagabria segnalano due eventi eccezionali.
Dal 7 marzo all’11 aprile 2001 infatti, nelle basse acque di Srebreno, poco a sud di Dubrovnik, in Croazia, un grosso cetaceo fu ripetutamente avvistato. A volte fu visto avvicinarsi anche moltissimo alla spiaggia o a qualche imbarcazione. Il 12 aprile fu infine trovato morto, che galleggiava in acqua. Si trattava proprio di uno zifio, una femmina di 4,30 metri per 610 chilogrammi.
L’anno dopo, il 7 febbraio 2002, sulla spiaggia di Pupnatska luka, sull’isola di Korcula, sempre in Croazia, fu rinvenuta la carcassa di un altro zifio. Stavolta era un maschio di 5,10 metri e il peso fu stimato attorno alla tonnellata.
A tutto ciò va aggiunto un altro avvistamento che, sebbene mai definitivamente accertato, pareva trattarsi proprio di uno zifio. Come scrivevo in uno dei primissimi post di questo blog (più di due anni fa, mamma mia!), il 29 dicembre 2005, infatti uno strano "cetaceo" è stato fotografato dal nostro collaboratore della Protezione Civile di Numana, Luca Amico, a poche decine di metri dalla costa fra Fano e Senigallia. Lunghezza attorno ai 3,5 - 4 metri.
L’animale emergeva solo per brevi momenti e non ha mai mostrato né la coda né la testa, e non si è mai vista una pinna dorsale. Raramente era visibile un piccolo "sbuffo".
Qualcuno, venti giorni prima aveva già raccontato di avere visto, nella stessa zona, uno o due esemplari, senza la pinna dorsale ma con una specie di "gobba".
Successivamente, lavorando sul materiale fotografico dell'avvistamento del 29 dicembre abbiamo trovato una foto in cui, sebbene da lontano, si vede parzialmente la testa del misterioso cetaceo. Quello che colpisce è lo stacco netto fra il bianco della testa e lo scuro del resto del corpo. Questo, unitamente al fatto che non si vede la pinna dorsale, il che vuol dire che essa si trova molto indietro sul dorso, particolare tipico di questa specie, può davvero fare pensare ad uno zifio. Come si vede, anche in Adriatico, non ci facciamo mancare niente.

Nessun commento:

Posta un commento

Lascia un commento