lunedì 17 marzo 2008

Son tornate le orche (nella mia testa)

Sto leggendo di orche, in questo periodo. Animali veramente affascinanti e interessanti. Mi ricordo quando una decina di anni fa biologi più esperti di me mi parlavano delle transienti e delle residenti e poi delle off-shore.
Parlo delle orche del Pacifico nord orientale, lungo le coste della British Columbia (Canada) e dello stato di Washington (USA), forse una delle popolazioni di cetacei più studiate e conosciute al mondo (vedi la cartina che ho preparato, in fondo. Cliccandoci sopra si ingrandisce). La base delle vita delle orche in queste acque è la famiglia. I gruppi sociali non sono altro che estesi gruppi familiari, detti pods. Il legame madre-figli è fortissimo e spesso persino respirano all'unisono, e non solo quando il figlio è ancora piccolo. In pratica, finchè la madre vive, i figli vivono con lei: è la società matriarcale. Ma in tutte le società matriarcali i maschi, quando raggiungono la maturità sessuale, lasciano il gruppo della madre. Non è così per le orche.
Ognuno dei tre tipi di orca del Pacifico nordorientale ha comunque la sua struttura sociale, la sua dieta, e le sue caratteristiche comportamentali e fisiche.
Le residenti vivono in pods di 10 - 25 individui, che si muovono lungo la costa in percorsi ben conosciuti. Soprattutto le aree dove passano le estati sono ormai ben definite. Le residenti del nord visitano i passaggi fra lo Johnstone Strait e le aree fra la punta nord di Vancouver Island e la terraferma. Queste sono circa 215 esemplari. Poi ci sono invece le residenti del sud, che sono più o meno 85 e vivono all'estremità sud di Vancouver Island e giù fino al Puget Sound cioè l'insenatura che scende a sud fino a Seattle o oltre. Un terzo gruppo di residenti, circa 350 orche, vivono invece nelle acque dell'Alaska. Praticamente tutte le residenti sono ormai state foto-identificate dai ricercatori e siglate con un codice (lettera più numero), molte hanno anche dei veri e propri nomi.
Le orche residenti mangiano pesce, salmoni in genere, il che le caratterizza molto dalle transienti che invece si nutrono di mammiferi marini: foche, leoni marini, delfini, balene.
Come si capisce dal nome, queste sono molto più attive delle residenti, muovendosi continuamente in cerca di cibo. In genere formano piccoli gruppetti di 6 individui o meno. E non necessariamente restano col gruppo materno per sempre. I gruppi sono meno fissi e dunque più flessibili, per questo non è corretto nominare tali gruppi come pods. Nelle acque della British Columbia ne sono state identificate 220.
Tra l'altro le transienti sono più "silenziose" delle residenti, forse proprio per non spaventare i mammiferi mariri di cui si nutrono. In effetti si è visto che le foche possono distinguere fra i suoni delle residenti e delle transienti, e scappano in preda al panico, solo se sentono queste ultime.
Residenti e transienti, anche se possono incontrarsi in certe aree, non si incrociano tra loro.
Infine, le off-shore difficilmente si fanno vedere sotto costa, preferendo abitare le acque sulla scarpata continentale, a una certa distanza. Formano gruppi anche molto grandi e non si mescolano con le altre. Non si sa quante ce ne siano, per la verità sono state riconosciute come tipo solo alla fine degli anni ottanta.
Torneremo a parlare di orche, perchè erano uscite da un po' dalla mia mente, e adesso sono prepotentemente tornate.

5 commenti:

  1. Grazie per aver parlato delle orche Marco. Forse non lo sapevi ma ho un debole per loro. Molte persone pensano che sono delle assassine feroci ma in realtà non è così. Sono carnivore come diverse altre specie di mammiferi marini. Sin da piccola ho sempre cercato libri che parlassero di loro. Mi affascinano davvero molto e se potessi rifare tutto da capo mi dedicherei a ricercare e a studiare le orche. A pensare che ce le avevo a portata di mano. Che strana la vita, le pieghe che prende, le strade che percorre. A dire la verità anche io in questo periodo stavo leggendo del materiale sulle orche. Pare che gli stock di salmone nel Pacifico stiano per esaurirsi. Questo è un problema per quelle orche che si cibano proprio di salmone. Che disastro stiamo combinando!

    ciao a tutti
    Christina

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  2. Le residenti del sud ... minacciatissime
    come dice Christina sono minacciati anche i salmoni selvatici ... a causa degli allevamenti intensivi, troppo vicini ai "runs", gli sbocchi dei corsi d'acqua

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  3. ...e proprio a proposito di orche, sembra che abbiano avvistato un'orca bianca a largo delle isole Aleutine in Alaska. Perfettamente integrata nel branco, sarebbe stata fotografata da alcuni ricercatori americani. Sempre sulle orche, appena ho un pò di tempo, vi racconto una storia che ho letto su una rivista e che risale al XIX secolo. Davvero incredibile... ora vado a pranzo! Ciao Marco, ciao a tutti!

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  4. Ciao! trovo questo post molto bello, anch'io amo le orche e leggere di loro è sempre un piacere!! Ti prego puoi parlare di quella storia del XIX secolo di qui hai accennato nel commento qui sopra?? Sopra curiosa! Se l'hai già fatto mi puoi linkare il post? Grazie! Buona giornata! :)

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  5. Ciao BellaSwanKeiko, purtroppo il commento qui sopra è di Laura, e non so a quale stria del XIX secolo si riferisca...
    Laura, se ci leggi...

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