lunedì 21 aprile 2008

La presentazione sull'intelligenza

Con una settimana di ritardo ho preparato il file pdf della presentazione sull'intelligenza dei delfini, che ho usato per la conferenza tenuta a Recanati il 5 aprile scorso. A causa delle dimensioni del file e anche e soprattutto per motivi di copyright di alcuni dei materiali contenuti, non posso farla scaricare direttamente da qua. Ma chi è interessato mi mandi una mail a affronte[at]gmail.com (ovviamente al posto di [at] mettete la @) e riceverà le istruzioni per scaricare il file.
Tenete conto che sono slides a supporto di una conferenza, quindi non solo molto schematiche ma alcune di esse mancano di spiegazione perchè erano cose che dicevo a voce. Comunque penso sia comunque utile e interessante.
L'argomento, che ho sempre trovato un po' stucchevole, una volta approfondito mi ha abbastanza preso e sono pronto a discutere con voi o a chiarire il significato di alcune slides, se vorrete.
Nel frattempo segnalo anche l'uscita di un libro che ha a che fare con l'argomento:
Bearzi, Maddalena & Craig Stanford. 2008. Beautiful Minds: The Parallel Lives of Great Apes and Dolphins. Harvard University Press. 300 pp.

22 commenti:

  1. Bentornato Marco...mi prenoto subito per la richiesta del pdf ;) PS: il libro di cui parli, si può ritirare online?

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  2. Grazie.

    Sì il libro si trova nei siti soliti (Amazon etc.).

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  3. Perfetto! Pdf scaricato...lo guardo con calma e poi ti so dire...un abbraccio, Laura

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  4. Ciao Marco,
    bentornato.
    Ti scrivo subito la mail, come avrai capito, è un'argomento che mi incuriosisce molto, insieme ai canti delle balene.

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  5. :-)

    io invece ho una presentazione pps per tutti voi, con un pensiero tutto splashiale a Marco

    http://www.mediafire.com/?jqkdmnzimma

    Un abbraccio..

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  6. Grazie Flipper.
    Aaaaaah che meraviglia (sono con i piedi sulla scrivania e le braccia dietro la testa).

    Ricambio l'abbraccio.

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  7. Grazie Marco, per il pdf... l'ho scaricato e lo leggerò con cala e attenzione...
    grazie anhe a Flipper per il bellissimo PPT

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  8. grazie flipper...che relax! ;)

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  9. flipper grazie!!!
    Lo metto subito sul mio blog...se ci sono problemi lo tolgo ma è davvero molto bello!
    Grazie!!

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  10. OK RAGAZZI STO PER SPARARLA GROSSA MA ABBIATE PIETA'...!!!!
    Allora Marco, mi riferisco alla parte della presentazione in cui si parla dell'elaborazione di suono e di immagine rispettivamente per i delfini e per l'uomo. Mi chiedevo questo:
    visto che l'area del cervello del delfino che elabora i suoni è dieci volte più grande di quella analoga nel cervello umano forse i delfini percepiscono i nostri suoni (cioè le nostre intonazioni) in maniera molto diversa da come noi percepiamo i loro suoni.
    E visto che noi elaboriamo di più le immagini, basiamo le nostre interpretazioni su ciò che vediamo creando così un rapporto visivo-emotivo con i delfini che, a loro volta (FORSE) percepiscono i nostri stati d'animo attraverso il suono. Si potrebbe creare ciò che noi definiamo AFFINITA' con i delfini?

    baci
    Christina

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  11. :-) prego prego...contenta di avervi regalato un momento di magia..

    per il pdf: le domande che avrei da fare sono davvero moltissime ma non vorrei distruggere l'intero lavoro elaborato da Marco e dimostrarvi che, in effetti, i delfini sono mica tanto intelligenti :-P

    Una però mi sta particolarmente a cuore: citi il libro del Dr. Horace Dobbs che ho letto diverse volte. Fu uno dei pionieri nell'uso di delfini a scopi terapeutici poi, in preda ai sensi di colpa (preferisco definirli di "responsabilità") si accorse che forse si sarebbe potuto provare a praticare la delfinoterapia senza l'uso di delfini. Ossia con grandi vasche di acqua salata, con delle immagini di delfini proiettate sulle pareti e sopratutto con i canti dei delfini e delle balene ad accompagnare le terapie. E' una formula che mi sta interessando moltissimo per motivi professionali: il 90% di pazienti affetti da Alzheimer ha il terrore dell'acqua, probabilmente per traumi avvenuti in giovane età. Tu pensi davvero che la riproduzione dei suoni dei delfini, seppur registrata, possa aiutare a ricentrare il proprio campo magnetico?

    Tienimi al corrente se sarai invitato a fare tale presentazione nel vicino nord-Italia. Sarei davvero interessata! Altrimenti ci ritoccherà invitarti a Lugano :-P

    Ecco..concludo credendo che sì, i delfini sono intelligenti. Così come lo sono le formiche e i primati. Tutto dipende dal mito che se ne vuole costruire attorno.
    Joseph Conrad disse: "Tutto si può trovare in mare secondo lo spirito che guida la ricerca"

    Splashosa giornata! :-)

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  12. Ciao Flipper,
    sebbene io non ti conosco mi permetto un'osservazione.
    Non parlo a livello scientifico ma deduco da ciò che ho potuto osservare avendo un nipote con una forma di autismo grave. Lui ha 8 anni. L'abbiamo portato al parco acquatico di Riccione a vedere i delfini. Si è fatto la foto con loro a bordo vasca, per cui li aveva vicino, li poteva vedere e ascoltare. Non c'è stata nessuna reazione ne positiva, ne negativa. Il solito apparente vuoto che caraterrizza la sua malattia. Quando invece d'estate lo portiamo al mare si dirige come un razzo verso l'acqua e gioca. Chi conosce l'autismo sa che un bambino autistico che "gioca" è un segnale molto positivo. Riusciamo a stabilire con lui un contatto, c'è interazione. Secondo me è la natura, quella vera che può alleviare i sintomi di alcune patologie. Si dovrebbe secondo me, avvicinare le persone malate a gli animali e a gli elementi naturali senza ricorrere a ricostruzioni ambientali "terapeutiche" che diventano anche,in alcuni casi parecchio costose e difficili da raggiungere visto che non sono disponibili ovunque. Le risorse per fare questo tipo di ragionamento ce le abbiamo tutte intorno e anche gratis. Per fortuna la natura è di tutti e non siamo costretti ad affidarci alle congetture di persone come Horace Dobbs.
    Nulla togliere al tuo quesito che è leggittimo specie se riguarda la tua vita. Questo è soltanto un mio pensiero.

    baci
    Christina

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  13. è interessante per me notare come il pdf di Marco vi abbia ricondotto al discorso sul rapporto uomo-delfino (sotto i suoi vari aspetti). Gira e rigira è sempre quello che attira di più...
    Io lo sto ancora studiando ;)

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  14. PS: intendo che sto ancora esaminando il pdf. In particolare, ho trovato molto interessanti, gli schemi sulle tecniche di caccia (sensazionali quelle delle orche). Se ne sente molto parlare, ma questi schemi sono ottimi per rendere l'idea.

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  15. Argomento stuzzicante eh?
    Purtroppo anche oggi che è festa ed è pure il mio onomastico sto lavorando al progettone europeo di cui parlavo qualche post fa.
    Ma lunedì vi rispondo, ok?

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  16. Eccomi, pant pant..

    Per imagine: io credo che i delfini diano davvero poca importanza ai suoni che noi emettiamo. Niente più che disturbo uditivo, a mio avviso. Invece per quanto riguarda stato d'animo e magari affinità il discorso è diverso se la persona è in acqua. In quel caso il delfino, analizzando l'eco dei PROPRI suoni forma di noi un'immagine davvero più che tridimensionale. Vede il sangue che circola, il cuore che batte (e che cambia i battiti...), lo stomaco pieno o vuoto, e chissà che altro. Forse tale immagine "globale" varia anche con gli stati d'animo e di sicuro con la salute dell'individuo. In questo senso il delfino punta il suo sonar (visto in sperimentazione) proprio sulle aree malate o "malfunzionati" di un individuo. Non lo fa per curare, ma per vedere meglio quell'anomalia (noi tendiamo a fissare il moncherino di un uomo senza un braccio perchè stona con l'immagine che noi abbiamo d uomo). Così fa il delfino e forse le onde emesse dal sonar sono anche curative. Dovrei avere così risposto anche a Flipper, sulle vasche virtuali. Ma non sono un esperto del settore.

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  17. Ciao Marco, pant, pant... di mio sono alle prese con una traduzione che dura da giorni. E' scritta male in italiano figurati che impresa farla diventare inglese! La tua risposta è intrigantissima! Merita sicuramente un approfondimento scientifico. Ti sei già buttato nell'impresa?
    Ho trovato su You tube delle immagini di un "pod" di orche che fanno "wave hunting". Ne hai sentito parlare? Cosa ne pensi?
    Il video è inserito nel mio blog, in caso vi andasse di vederlo.
    Io l'ho trovato incredibile!

    bacioni
    Christina

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  18. Ciao Christina,

    Ho trovato molto interessante il tuo commento e non posso che concordarne con il contenuto..mi trovo in una fase "strana" della mia vita dove, ogni giorno, crollano in me diverse certezze per farne nascere delle nuove..destinate probabilmente anch'esse a crollare ecc ecc...probabilmente domani (o forse già oggi) ti direi : "chi è quel deficiente che ha pensato a ricostruire un ambiente artificiale, sfruttando la Natura?" ;)
    E questo, in un certo senso, vuol essere anche una mia riflessione sul commento di Laura: gira e rigira, il tema versa sempre sul rapporto uomo-delfino..
    Riporto una citazione del grande "uomo-delfino" Jacques Mayol:

    “L’uomo ama i delfini? Si: per il suo piacere personale, per farne dei vassalli, dei domestici, degli schiavi. Si, nella misura in cui può servirsi di loro, naturalmente. Ed è questo l’amore?
    Abbiamo forse dimenticato che amare significa rispettare le libertà degli altri esseri umani? Degli animali? Amare gli animali, amare i delfini, le foche, le balene e tutte quelle meravigliose specie in via di estinzione, significa prima di tutto lasciarli liberi, lasciarli vivere in pace, incontrarli sul loro proprio terreno per comprenderli attraverso contatti, osservazioni, scambi di amicizia sincera.”

    Il resto del pdf lo studio finalmente con calma oggi..
    Buon 1 maggio a tutti! :-)

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  19. Ciao Marco! E' troppo tardi per chiederti il pdf?
    Buona domenica,
    Elena

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  20. Ciao Elena, mandami una mail a affronte[at]gmail.com

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