martedì 5 agosto 2008

Stranding days

E' arrivato agosto, il caldo non molla la presa e come ogni anno siamo nel pieno dei giorni degli spiaggiamenti. Un cucciolo di delfino domenica a Porto Recanati, un adulto ieri a Marina di Montemarciano. E tante, tante tartarughe. Solo a Ravenna, dove la ditta Hera che si occupa del recupero delle carcasse ha un accordo con Cetacea per tenercele da parte, in frigo, ce ne sono 16 che mi aspettano e che giovedì vado a ritirare per le analisi necroscopiche.
Ieri sono andato in spiaggia a Bellariva di Rimini per un'altra tartaruga morta. In avanzatissimo stato di decomposizione ho fatto il mio lavoro di becchino: ho preso le misure e poi rimosso la carcassa. Attorno a me la gente, col naso tappato e con le solite domande che sento da 12 anni. Di cosa è morta? Non lo so. Quanto è grande, quanti anni avrà? Guardi è molto piccola, avrà 6-7 anni. E soprattutto i soliti interrogativi che mi lasciano sconcertato. Da dove viene? Ci sono tartarughe in Adriatico?
Sono venti anni che lavoriamo sulle tartarughe marine, e sono venti anni che facciamo anche educazione e divulgazione, anche e soprattutto sull'Adriatico. Eppure l'ignoranza (e lo dico in senso assolutamente non offensivo) resta. Stiamo sbagliando qualcosa? Non siamo capaci di fare il nostro lavoro? O quel tanto che facciamo ogni giorno in realtà è un pochissimo per tutti gli altri?
E comunque, possibile che chi viene qua in vacanza non abbia (e solo in parte per colpa sua) nessuna informazione sul mare, quello vero, quello che è vivo davanti alla spiaggia? Contano solo gli alberghi, i divertimenti, i prezzi dell'ombrellone, la spiaggia ampia e i bagnini super-attrezzati?
Oggi mi ha chiamato un pescatore da Francavilla. A due miglia e mezzo dalla costa non è riuscito a pescare perchè c'erano talmente tanti delfini (e talmente intraprendenti) che il pesce scappava tutto. Quanti turisti rimarrebbero a bocca a aperta nel sentire questa notizia?
Non sarebbe ora di cominciare a "vendere" un Adriatico diverso, che poi è sempre lui, ma visto da un altro punto di vista?

Post Scrptum: Fondazione Cetacea ha aperto un suo canale YouTube. Lo trovate su www.youtube.com/fondazionecetacea

3 commenti:

  1. Ciao Marco, aggiungo un altro interrogativo: "Ma sono proprio qui o si sono persi?". La prima volta che ho sentito questa frase è stato su youtube...dei ragazzi hanno avvistato un branco di delfini nel mare della mia città, Milazzo. Come prima reazione mi son messa a ridere... Poi a sangue freddo mi son resa conto del "dramma" di questa frase: ma possibile mai che anche la gente del luogo abbia questi dubbi assurdi? Boh...
    Laura

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  2. Caro Marco, è scoraggiante, sconfortante e di aggetivi per descrivere la perprlessità che si prova davanti a tanta indifferenza e "ignoranza" ne potrei trovare a non finire. Ma, continuo a parlare e continuo a ripetere le stesse cose. Delfini, squali, tartarughe, inquinamento, riscaldamento globale, sfruttamento della pesca, estinzione, specie minacciata, sono tutte parole che uso quotidianamente e, a volte mi stanco perchè tutti si entusiasmano per "la notte rosa" o le frecce tricolore. E non ci sarebbe nulla di sbagliato se non fosse per il fatto che quando cerchi di parlare alle persone del mare sopra il quale si svolge lo spettaccolo delle frecce tricolore diventi pure "pallosa, pesante, pessimista ed esagerata". Si, Marco, finchè descrivi il viso sorridente ed il carattere gioviale di "flipper" va tutto bene. Provi a dire che non bisogna buttare in acqua sacchetti di plastica e tutti iniziano a storcere il naso, increduli. Poi, sei etichettata come "ambientalista" e ormai questa parola è come una bestemmia. Ma si va avanti, sotto il caldo a raccogliere firme per la tutela degli squali. E lo faccio da sola, perchè la gente si vergogna di chiedere una firma per una causa ma, non si vergognano di fare la popo' nel mare. E' si, nelle ultime due settimane è capitato anche questo, oltre alla mucillagine che ha invaso la nostra riva. Famiglie intere ci nuotano in mezzo. Qualcuno pensa addirittura che la mucillagine sia cibo per i pesci, plankton per l'esatezza. L'acqua è putrida e puzza. Sotto i piedi la sabbia viscida. E' la prima volta che sento la sabbia viscida, melmosa dalle nostre parti. Non credo che siamo noi che facciamo troppo poco è che la società non ha come priorità l'ambiente in cui vive, l'ambiente che usa a suo piacimento. Fare divulgazione è molto difficile perchè siamo pochi e per giunta con pochi strumenti per lavorare. Dopo 5 anni io non so più con chi parlare, dove andare per creare un centro dove si parli di mare. Un paese che vive di mare, dove la gente ancora dice:" Ma perchè, ci sono i delfini qui?" E lostesso discorso vale per le tartarughe e gli squali. Sai quante persone mi dicono:" Beh, degli squali faccio volentieri a meno!". Questa è l'Italia e lo dico in senso assolutamente non offensivo, lo dico con tanto amore nel cuore.

    Christina

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  3. Io non credo che facciate poco, e poi in Italia di organismi come il vostro ce ne sono...
    il problema è che la maggior parte della gente pone attenzione a queste creature quando le vede durante gli show nei delfinari o morenti sulla spiaggia...
    e non pensa che se lascia anche solo una cicca di sigaretta sulla spiaggia fa un danno...
    Credo che il problema principale siano la disattenzione e la noncuranza.
    Noi quando andiamo per mare se incrociamo una busta, una cassetta, i palloncini volati via dalle feste di bordo li raccattiamo, pensando che una tartaruga in meno li scambierà per una ghiotta medusa...
    a volte i nostri ospiti si meravigliano di tanta solerzia, ma non commentano, almeno non con noi presenti.. mi auguro che imparino da questi gesti e non li ritengano delle esagerazioni...
    a costo di apparire fissati noi continuiamo, e a chi si lamenta delle meduse diciamo sempre che ce ne sono tante anche per colpa nostra...

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