lunedì 1 settembre 2008

Combatti squalo!

"30/08/2008
A 16 anni ha pescato uno squalo volpe di quattro metri e 200 kg. Nicola Del Governatore era a bordo di un’imbarcazione di 12 metri, la Erika V, insieme a suo padre, al comandante Vittorio Rossi e ad altri tre pescatori. Il grosso pesce è stato catturato a 30 miglia di distanza dalla costa di Pesaro dopo due ore di lotta. Poi il ritorno alla base e cioè alla Darsena di Rimini. Erano anni che non si pescavano squali di queste dimensioni nello specchio di mare, tra Rimini e Pesaro. “La cattura – ha spiegato il comandante dell’Erika V – è stata molto difficile, anche perché la canna utilizzata dal ragazzo era da 50 libbre, quindi piuttosto leggera per un pesce così” e inoltre lo squalo, mentre era già agganciato, è stato attaccato da un altro squalo."

Questo è un sunto, trovato in internet, della notizia pubblicata ieri dal Resto del Carlino. L'articolo era vergognoso. Tutto un esaltare 'sti cinque idioti che per divertimento hanno fatto soffrire per due ore l'animale, per poi farlo crepare soffocato fuori dal suo ambiente.
Complimenti al giovane sedicenne per il coraggio dimostrato combattendo contro il mostro, probabilmente uno dei pochi rimasti in Adriatico.
Complimenti per la lotta di due ore, immagino ieri si sia riposato dopo la dura battaglia. Si goda il suo trofeo, difficile che nella sua vita ne possa pescare un altro, in quest'Adriatico sempre più povero. Quando non ci sarà più niente pescare, posso consigliargli alcuni hobbies di analoga soddisfazione e che richiedono lo stesso coraggio: sparare ai passerotti con un fucile a canne mozze, sfarcellare lucertole intontite dal sole con una mazza da baseball.
O magari provi a infilarsi un amo molto grosso in gola e a farsi trascinare per due ore da un suo amico in moto, magari apprezzerà ancora di più la "lotta di due ore" che ha dovuto sostenere.

31 commenti:

  1. Continuo a ripetermi che non possiamo abbandonare questa causa, che dobbiamo parlare,scrivere, protestare. Non voglio neanche dire ad alta voce che probabilmente certe cose sono ormai perdute ma nel mio cuore la speranza di riuscire a ripristinare un ambiente sull'orlo della distruzione non esiste quasi piu'. Credo che, anche se volessimo tentare di salvare l'Adriatico ci vorrebbe una tecnologia talmente all'avanguardia che non ce la possiamo permettere e poi, la tecnologia stessa porta (secondo il mio punto di vista)altri tipi di problemi. E' come quando prendiamo una medicina, gli effetti collaterali ci sono sempre. La gente non vuole ascoltare e noi siamo in pochi e il tempo stringe. Leggere questo articolo mi fa star male, ho un grande peso sul cuore. Diciamo sempre le stesse cose e tutto peggiora davanti ai nostri occhi. Cosa possiamo fare? Ci sfugge qualcosa?

    un abbraccio
    Christina

    RispondiElimina
  2. Ciao Marco, il tuo e il nostro sfogo credo sia del tutto giustificato!!!!!!!!!!!
    Per quanto possiamo parlarne è arrivata l'ora di agire e rispondere a questi idioti che si permettono di dipingere gli squali come dei mostri. Mi piacerebbe poter vedere pubblicato sul resto del Carlino, il tuo articolo e i nostri commenti. Nella speranza che qualcuno possa recepire il messaggio....
    un abbraccio
    Enrico

    RispondiElimina
  3. Enrico, un articolo sul Carlino ci farebbe "sentire un po' meglio" ma non servirebbe. Nel 1997 e 1998 abbiamo combattuto la nostra battaglia sui giornali locali, contro i pescatori "sportivi", anche con articoli che rispondevano a scemenze come quella pubblicata sulla squalo.
    A me hanno minacciato di "menarmi", ma per il resto solo indifferenza. Ma forse hai ragione, almeno al giornalista qualcosa andrebbe detto.
    Ci penserò.

    RispondiElimina
  4. L'idea di scrivere e rispondere ai giornali in merito a questioni come questa e' sempre buona secondo me. Personalmente, negli ultimi tempi ho avuto grandi difficota' a farmi pubblicare con temi che riguardano l'ambiente ma, probabilmente per te Marco, e' diverso. L'unica cosa che mi sento di suggerire e' di cercare una costanza nel tempo per le pubblicazioni, posssibilmente in una testata importante. Credo che una presenza maggiore a livello mediatico sia importante per raggiungere tutte quelle persone che altrimenti sentono parlare delle nostre tematiche raramente. Qui, in Canada per esempio, pur essendoci ancora molto da fare a livello ambientale se ne parla moltissimo. I media trattano l'argomento quotidianamente e c'e' maggiore consapevolezza tra la popolazione che collabora attivamente per ripristinare gli equilibri naturali andati persi. Ci sono organizzazioni ambientali fatte di volontari e non che fanno si che "l'ambiente" resti in cima agli argomenti da trattare. Persone come quelle che hanno pescato lo squalo volpe vengono ridicolizzate dai media. Questa e' la tendenza che deve prendere piede nel nostro paese. Quando tu dici Marco che sono le persone comuni la chiave per cambiare le cose hai perfettamente ragione.

    un abbraccio
    Christina

    RispondiElimina
  5. Quando leggo certi scritti e certi commenti penso molto a chi li ha scritti e a come si comporta.
    La pesca sportiva crea un danno biologico pari allo 0,0..% (non mi ricordo i numeri a seguire)comunque un danno minimo confronto al danno recato dalla pesca professionale, la stessa che vi serve il pesce a tavola nei ristoranti o la stessa che vi vende il pesce in pescheria.
    Guarda caso con il controllo della pesca professionale al tonno rosso e quindi allo squalo volpe nel mare adriatico, quest'anno questi pesci sono ricomparsi nelle nostre acque.
    Cosa che non succedeva da un decennio.
    Vi accanite contro un combattimento alla canna con un pesce e non guardate alle stragi di vite che fanno i pescherecci che per prendere una razza di pesce ne ammazzano 10. Gli stessi che con le loro reti distruggo l'ambiente marino, che con i loro tubi soffianti per la pesca alle vongole desertificano il ns. mare.
    Quello squalo è stato suddiviso per il gruppo di pescatori e mangiato nelle rispettive famiglie.
    Non c'è stato lucro.
    Ripopolamento dell'adriatico?
    Fermate la pesca professionale o meglio, smettete di andare nei ristoranti di pesce e l'adriatico si ripopolerà!

    RispondiElimina
  6. Caro Roberto,
    non sono d'accordo con te, ma questo non credo ti stupisca.
    Intanto ti sbagli, non è vero che ci occupiamo della pesca sportiva e non facciamo niente per quella professionale. E' vero che quest'ultima ha molto più impatto di quella sportiva, ma guardare al problema grosso non cancella di fatto quello piccolo. Entrambe richiedono le nostre attenzioni e i nostri sforzi, magari con impegni differenti.
    La pesca sportiva ha un impatto minore dell'1%? Dipende. Dipende dal mare in cui viene praticata, dipende da quanti la praticano. In Adriatico verdesche e squali volpe vengono a partorire i piccoli. Questa è quella che si chiama una nursery area. Biologicamente di importanza cruciale. E l'impatto di ogni preda c'è eccome, eliminando un riproduttore, come nel caso della squalo di 4 metri.
    Inoltre c'è un'altra differenza, i pescatori professionali lavorano pescando, i pescatori sportivi uccidono e depredano per puro divertimento. Il fatto che il pesce sia stato poi mangiato non cambia le cose, così come il fatto che non ci sia stato lucro. I pescatori non erano lì per procurarsi il cibo, nè soldi, ma per divertirsi ai danni di una creatura vivente e sottraendo una risorsa che è anche mia e tua. Anzi, "era"...
    Poi sono d'accordo con te che il lavoro enorme e urgente da fare riguarda la pesca professionale, ma questo non cambia di un virgola il discorso della pesca sportiva.

    RispondiElimina
  7. Caro Roberto,
    Non voglio essere ripetitiva perche' e' prevedibile che sono perfettamente d'accordo con Marco. Viviamo in una societa' che non ha bisogno di praticare la pesca sportiva per poter mangiare. Perdonami se non uso mezzi termini ma, questo "sport" e' semplicemente crudele. Per un mare che stenta a sopravvivere ogni essere vivente che togliamo e' vitale, specie poi se questo animale e' uno squalo. Invece di sentirti sotto attacco prova a riflettere invece di giustificare un'azione sbagliata dicendo che ci sono altri che fanno peggio. Si tratta di fare cio' che e' giusto a livello individuale per il benessere di tutti. Fare questo vuol dire dare un esempio importante per far si che certe tendenze distruttive ed incivili smettano di esistere.

    Christina

    RispondiElimina
  8. Marco, solo una domanda, tu mangi pesce o carne?

    RispondiElimina
  9. Mangio pesce e carne.
    Ma non ho mai ucciso per divertimento.

    RispondiElimina
  10. Quello che ti sfugge Roberto e' che non c'e' niente di male nel consumare pesce. Ma, siccome l'habitat marino sta morendo e' essenziale ripristinare gli equilibri naturali e dobbiamo contribuire tutti. Smettere di pescare per puro divertimento non toglie nulla a questi "sportivi" mentre loro contribuiscono a distruggere un habitat molto provato. Ma insomma, gli squali rischiano l'estinzione, che razza di messaggio mandiamo ai nostri giovani. Non per difendere Marco, non ha certamente bisogno della mia difesa ma che razza di domanda fai? Vuoi farci passare per ipocriti perche' mangiamo pesce? Noi non andiamo a caccia di squali per farci fotografare con la carcassa per poi andare a casa a degustare il nostro trofeo!
    Mi pare che hai solo bisogno di ripulirti la coscenza. Ora ti faccio io una domanda:
    hai mai ucciso un essere vivente?

    Christina

    RispondiElimina
  11. Ok. Ho capito tutto.
    Tu non ti sporchi le mani, ma lo fanno gli altri.
    La sostanza non cambia.
    Come vedi sei assassino quanto gli altri, solo che tu usi gli euro e gli altri si sporcano le mani.
    Perchè dare dell'idiota ad una persona perchè pesca con le proprie forze?
    Non ti piace l'articolo del giornale? Non leggerlo.
    Mi ripeterò mille volte, non è la pesca sportiva a recare danno.
    Saluti

    RispondiElimina
  12. x Christina

    Sono un pescatore in apnea, e mi recluto come un contadino che entrando nel campo sale sull'albero e raccoglie solo la frutta più matura, perchè questo mio sport mi permette di fare una selezione in mare, senza stravolgere niente.
    Quello che pesco, mangio con la mia famiglia.
    Con la mia coscenza mi sento abbastanza a posto.
    Passo in mare tantissimi giorni all'anno e sempre grazie a questo sport visiono ogni anno la situazione pesce.
    Vedrete che come quest'anno è tornata la presenza di tonni giganti, pesci che ormai si erano "estinti", non si vedevano da decenni, anche gli squali volpe ricomparsi quest'anno aumenteranno sempre di più.
    Tutto grazie al fermo della pesca al tonno rosso professionale in mediterraneo.

    RispondiElimina
  13. Scusate...quando qualche cosa è bello e pronto sulla tavola...fa qualche differenza se sia stato ucciso tramite pesca professionale o sportiva?Voglio dire....se la legge non vieta la caccia di questi pesci.....non penso si possa obiettare nulla....l'articolo sul giornale che vi ha tanto amareggiato lo ha fatto perchè voi avete un interesse particolare per questi animali....ed è giusto così....ma descrivere un ragazzo di sedici anni come un mostro assassino....non fa onore alla vostra sensibilità...potete non essere daccordo....ma non potete giudicare gli atti degli altri se sono leciti(non si è trattato di un atto di bracconaggio da quanto ho capito) e soprattutto non dovremmo giudicare gli altri...a me,per esempio, fanno tanta pena i delfini che fanno i giochetti e i salti a comando dentro gli acquari...mi fanno pensare agi animali dei circhi...eppure non mi metto a sparare a zero su chi questo mondo lo vive,e ho grandissimo rispetto per il lavoro che ogni giorno fate,perchè so che comunque comprende tanti altri aspetti...nessuno è esente da errori o comportamenti che possono sembrare errati agli occhi degli altri...forse dovremmo aspettare prima di puntare il dito...un po' più di tolleranza per chi non la pensa come noi ma comunque agisce senza commettere illeciti e nel rispetto delle leggi...cose che per noi sono ovvie e scontate...non debbono esserlo per forza per tutti..Silvia

    RispondiElimina
  14. Scusate se uso il Canada come termine di paragone ma e' inevitabile. Se l'Italia va a rotoli su ogni livello dei motivi ci sono. Le leggi italiane (e non solo) hanno un gran bisogno di essere riviste, e non sono io a dirlo. Lo dice il mondo intero. Oggi ho chiamato un club di pesca sportiva qui in Canada. Ho spiegato loro cosa era successo a proposito dello squalo volpe e dell'articolo che era uscito. Uno di questi pescatori ha risposto che queste cose qui in Canada, nella nostra provincia non succedono da anni ormai. Mi ha spiegato che quello che loro pescano lo restituiscono all'oceano o al lago vivo e, non solo perche' la legge glielo impone ma proprio perche' sono talmente appassionati del loro "sport" che non vogliono approfittare dell'ambiente che concede loro di praticarlo. In altre parole: rispetto. Se hanno voglia di mangiarsi una bella trota o un salmone si recano a cio' che qui vengono chiamati "fish farms". Sono allevamenti creati in laghi artificiali. In questi laghi si fa solo questo non viene intaccato nessun habitat. Il pescatore ha aggiunto che cio che e' successo a proposito dello squalo volpe, del ragazzo e dell'articolo e' vergognoso ed incivile. Ho poi proceduto a verificare come la legge trattava coloro che non rispettavano le imposizioni poste sulla pesca sportiva. Per chi uccide specie ittiche protette ( e sono quasi tutte tutelate) la legge prevede il sequestro definitivo dell'imbarcazione, una multa di svariate decine di migliaia di dollari e ovviamente il ritiro della patente di pesca. Nessun giornale mi dice un giornalista di Toronto avrebbe trattato l'argomento come un'impresa epica degna del capitano Ahab, magari a bordo del Titanic. Saluti.

    Christina

    RispondiElimina
  15. Cara Silvia, due cose: non credo che nessuno abbia dipinto il sedicenne come un mostro, semmai postrebbero essere colpevolizzati i suoi maestri. Secondo il tuo ragionamento se non ci fosse una legge contro l'omicidio ammazzare un uomo sarebbe lecito. Hai bisogno di una legge per capire cosa e' giusto e cosa e' sbagliato?

    Christina

    RispondiElimina
  16. buon giorno!Dunque...con cosa si fa la pesca sportiva in canada?Con le piume di pavone?Credevo si usasseo gli ami....tu prendi il pesce...con l'amo...poi lo tiri in barca....mentre tu lo liberi dall'amo lui sta li che si sfiata un po'...poi lo liberiamo...e opplà,lo ributtiamo in acqua...altro giro altra corsa...il pesce è pronto per il prossimo turno...scusa sai,preferico chi se lo mangia...comunque..no non mi serve la legge per capire che ammazzare un uomo sia sbagliato...anche perchè per me l'uomo è un animale un po' particolare....vedere un gatto morto per strada non mi fa lo stesso effetto che vedere un uomo spiaccicato a terra...ma sono punti di vista!Per quanto riguarda il ragazzino in questione....farlo apparire come un imbecille sadico(assieme a chi era con lui)usando dell'ironia molto sottile...non è giusto...hai bisogno di leggerlo questo per capire che non è giusto?POi perdonami...quindi per te ci sono animali di serie A e animali di serie B,la trota di allevamento quando muore non soffre?Mistero fittissimo?meglio forse parlare di animali protetti e non...Quelli protetti ci sono anhe qui,e a parte atti di bracconaggio(CONDANNABILISSIMI)nessuno li caccia!Sai,secondo me,ti ripeto ,dobbiamo comprendere che non tutti hanno le nostre stesse urgenze e i nostri stessi interessi....dobbiamo imparare un po' più di tolleranza,perchè le incongruenze e le storture sono dovunque e non risparmiano nessuno,e se si è estremisti poi si perde un po' il senso della realtà...e se si decide di essere assolutamente all'estremo...beh,per lo meno si sia coerenti...Ciao,Silvia!

    RispondiElimina
  17. Roberto,
    forse non mi sono spiegato e mi dispiace.
    Se devo sporcarmi le mani per dare da mangiare alla mia famiglia lo faccio eccome, lo farei direttamente se servisse e lo faccio ogni giorno "con gli euro".
    Non mi sporco le mani, cioè non uccido altri esseri viventi solo per passare qualche ora di svago. E' chiaro?
    O vuoi dirmi che quei pescatori avevano bisogno di quel pesce per dare da mangiare alla loro famiglia o che tu peschi in apnea perchè sennò non sapresti cosa dare da mangiare ai tuoi?
    Ti sto dicendo una cosa ben precisa, ma tu mi rispondi su altri argomenti. Sulla pesca professionale, sul tonno rosso, sull'Adriatico siamo d'accordo, ma qui si parla di pesca per divertimento.

    L'articolo io posso anche non leggerlo, ma magari mia figlia di 9 anni lo legge e pensa che i pescatori siano eroi che hanno combattuto per due ore per uccidere una belva di 4 metri, perchè così l'articolista li ha dipinti. E come lei, potrebbero fare la massaia, il fornaio, etc. Posso dire che l'articolo non era serio? Opinione mia.

    Silvia,
    io esprimo opinioni in questo blog, non sempre ma spesso. Se le esprimo sull'operato di una persona per forza la giudico, bene o male. Che significa che non posso giudicare gli altri comportamenti se questi sono leciti? La caccia è lecita ma posso dire che secondo me è barbara?
    Io CERCO di non giudicare mai, ma a volte è giusto e inevitabile farlo. Troppo facile dire che non ti piacciono i delfinari (neanche a me) ma non puntare il dito. Ogni tanto 'sto dito ti toccherà puntarlo, altrimenti non cambierà mai niente.

    RispondiElimina
  18. Certo che puoi,siamo in un paese libero,ci mancherebbe altro...se la caccia non ti piace,se per te è una cosa barbara ok,non praticarla,dì che non l'approvi...ma non si può far passare le persone che la praticano per barbari insensibili...non è così,e non è giusto...Poi,se il pescato,o il cacciato vengono consumati....beh che sia un coniglio di allevamento o una lepre selvatica...non vedo la differenza....Nel senso che alla fine nel bilancio delle cose non è che si vanno creando chissà quali squilibri e l'atto fondamentale rimane lo stesso si ammazza un animale...d'altra parte credo che qualche volta sia capitato più o meno a tutti di mangiare della selvaggina,buon Dio,dovremmo ritenerci mostri per questo?Se l'animale non viene "sprecato" dove sta l'abominio?....e ripeto che ti parlo di animali "regolari"...quelli non a rischio di estinzione...Tutto quello che capita suscita in noi una reazione,un sentimento di approvazione o di rifiuto ma dobbiamo comunque rispettare le opinioni degli altri...Per esempio...ci sono persone che comprano tagli pregiatissimi(e costosissimi)di carne per il fido o il micio di casa...la cosa a me fa storcere il muso,perchè mi pare una mancanza di rispetto nei confronti di chi muore di fame ok?(fermo restando che ognuno con i soldi suoi è libero di fare ciò che vuole)...ma io posso giudicare la signora o il signore in questione come una persona insensibile e peggio?Secondo me no...io in quel momento sto vedendo solo un aspetto,una piccola sfaccettatura di una persona....è onestamente troppo poco,non ti pare?...A me non piacciono le pellicce,non mi sento di condividere la caccia fatta solo per ottenere pelli(salvo nei popoli che di questo ancora hanno bisogno)...tuttavia non è che posso mettermi a gridare contro una donna con una pelliccia che è una pazza assassina oppure ad inveire contro chi ha un negozio di tali articoli....non mi piacciono?non li compro...ma non posso mica sclerare contro chi non la pensa come me...Ciao ciao,Silvia!

    RispondiElimina
  19. Sarebbe facile rinunciare a questa discussione perche' mi pare che si abbia solamente voglia di parlare per spirito di contraddizione. Se non te ne sei accorta Silvia sei tu che giudichi e spari a zero perche' in qualche modo quello che dico ti offende. E' ovvio che non condono la pesca sportiva neanche qui ma, nessuno qui si sognerebbe di tirare uno squalo per mare per due ore mentre un altro squalo lo azzanna per poi guardarlo mentre muore. E ripeto, gli squali rischiano l'estinzione. Questo e' il punto. Per altre persone in altri paesi questo comportamento e' vergognoso mentre per gente come te e' perfettamente normale e lecito. Io spero che il sedicenne in questione possa leggere questo confronto. Spero che abbia la possibilita' di riflettere e capire che cio' che gli e' stato insegnato e' sbagliato nonostante lo abbia imparato magari dal padre. Uccidere qualsiasi essere vivente non fa onore a nessuno e' un atto criminoso, anche se non esistono leggi che lo dicono. E' triste dover ribadire un concetto tanto semplice. Tanto per essere chiari; visto che la pesca sportiva esiste credo che dovrebbe essere regolamentata in modo migliore per far si che non si vadano ad intaccare specie che rischiano l'estinzione. Anche se non comprendo il gusto di infilare ami nelle bocche di esseri viventi credo che da qualche parte anche questi "sportivi" abbiano un cuore. Credo che probabilmente non si sentono assolutamente apposto con le loro azioni. Devono far in modo di non uccidere, ma non perche' lo diciamo noi. E' necessario per i loro figli, per i loro nipoti e per tutte le generazioni a venire. Non e' una questione di darla vinta a noi. Bisogna fare la cosa giusta anche a costo di rinunciare a qualcosa che piace. Si tratta di modificare abitudini e convinzioni per poter dare la possibilita' a tutti di vivere meglio. Agire per il bene ti fa stare bene sopratutto quando dai un esempio importante, magari ad un ragazzo di sedici anni.

    Christina

    RispondiElimina
  20. Sono sempre io...per l'esempio dei delfinari...non me la sento proprio di giudicare gli ammaestratori,fanno un mestiere che secondo me non è bello?benissimo...ma non posso certo dire nulla di male contro di loro,o etichettarli come una categoria di persone "sbagliate"...non ho elementi per farlo...e una mia avversione nei loro confronti(ad esempio:"tu sei un mostro perchè costringi i delfini a fare cose per loro non spontaneee per il divertimento del pubblico") non si giustificherebbe di certo solo con la mia non condivisione per ciò che è il loro mestiere,ecco perchè ti dico che possiamo esprimere le nostre opinioni senza però giudicare chi la pensa diversamente da noi...non so se riesco a farmi capire...Ariciao,silvia!

    RispondiElimina
  21. Io e te,Cristina,mi sa che siamo proprio fatte per non capirci...io non mi sento offesa proprio in nulla....quello che tu dici per me vale quello che è...l'opinione di una persona come tante...mi spieghi come potrebbe offendermi una cosa del genere...vedi tu hai iniziato a dire che si parla per puro gusto di contraddizione...io non so se tu non hai nulla di meglio da fare che metterti al pc a scrivere il contrario di quello che gli altri dicono così,tanto per passare tempo...ma io si,e se continuo a scrivere è perchè comunque parlo di ciò che io EFFETTIVAMENTE penso,e non perchè ci tengo poi così tanto a scrivere il contrario di ciò che tu o altri scrivete...A volte le nostre opinioni andavano dalla stessa parte...a volte no...ma non mi interesserebbe affatto creare una polemica solo per il gusto di contraddire gli altri...E poi scusa "Uccidere qualsiasi essere vivente non fa onore a nessuno e' un atto criminoso"...ma tu di che vivi...non puoi pensare che io legga una frase così e non mi venga da ribattere scusa....dobbiamo diventare tutti vegetariani?Se tu lo sei ovviamente il discorso cambia...se mangi solo verdura e robe simili al limite posso pure capire...ma se a pranzo ti sei mangiata una bistecca..beh...non pretendere che io non ti risponda che queste frasi così stonano un po' secondo me!Ciao,ciao!

    RispondiElimina
  22. Cavoli....Sono stata male due giorni e voi avete combinato questo macello!!^__^ Non posso non dire cosa penso. A mio parere, ora come ora, l'argomento è andato ampiamente fuori tema... Cmq... Secondo me, è sbagliato uccidere qualsiasi essere vivente per puro divertimento (bruciare le formiche, lanciare gattini, staccare la coda alle lucertole, sterminare branchi di delfini, etc...Tutte cose ben visibili da youtube purtroppo). Ora...Sono stata a bordo di un peschereccio, varie volte per la verità e la prima volta che ho visto una cala (pescata), mi son messa a piangere. Perchè? Perchè vedere tutti quei poveri pesciolini morire sotto i miei occhi, mi ha stretto il cuore. Non so se lo sapete, ma la maggior parte del pescato viene considerato scarto (cioè o troppo piccolo per essere commercializzato, o non commerciale) e quindi preso (naturalmente già morto) e ributtato in mare. Quando ho chiesto perchè, mi è stato risposto che è così. Ora, io dico...Purtroppo la pesca, non si può fermare, perchè come sappiamo, il pesce è un elemento di base nella nostra dieta. Però, ci sono tanti studi volti proprio a limitare i "danni" prodotti dalle reti da pesca e per limitare lo scarto. La pesca sportiva, a che ne so io, non è che serva poi a molto, non è necessaria, è solo rivolta a poche persone che hanno questo "vizio". Allora dico e mi chiedo, come si stanno facendo tanti sforzi nella pesca, perchè non fare qualcosa anche per evitare morti inutili come nella pesca sportiva?
    Ilaria

    RispondiElimina
  23. Grazie Ilaria, era proprio questo che cercavo di dimostrare portando come esmpio il modello di pesca canadese. Sarebbe fantastico se tutti questi "sportivi" trovassero un altro sport da praticare ma la realta' non e' cosi'. Cmq i danni si possono limitare moltissimo, se solo ci fosse la volonta' di agire per il meglio.....
    Mi chiedevo dove diavolo eri finita, stai bene ora?

    baci
    Christina

    RispondiElimina
  24. Si si per fortuna!Però quest'estate lunga mi stà rovinando...In 15 giorni ho preso due volte la febbre!;-(

    RispondiElimina
  25. Allora,
    siete tutti troppo educati e gentili...
    Siamo nel 2008 quasi 2009,
    se ancora si riesce a chiamare sport , questo tipo di pesca , non ci siamo! Negli altri paesi di tutto il mondo dopo la cattura si libera la preda...paesi piu' civili ovviamente!
    I delfinari fanno tristezza ma sensibilizzano i bambini e dunque fanno pendere la bilancia dalla loro parte! Bisognerebbe fare sempre cosi' , valutare costi-benefici , ma per il bene comune non per il divertimento dei singoli!
    Dunque che quegli idioti della pesca sportiva o della caccia o le amanti delle pellicce che vadano a giocare a carte o a golf! E' li che devono stare! Dove non fanno danni alla natura che di guai ne ha già molti!
    Galeo-

    RispondiElimina
  26. Cmq questa Silvia è veramente una cretina! Ancora ribatte che se uno e' ancora carnivoro non puo' fare certi discorsi riguardo la tutela ambientale!!!
    A scemaaaaaaaaa, svegliati!

    RispondiElimina
  27. Io sarò anche una cretina,ma davvero non penso che una persona come te possa venire a dirmelo...se guardi bene...sei l'unico/a che ha offeso una persona che è intervenuta su questo blog,dove da sempre ci si scambia opinioni che non per forza coincidono...impara un po' di educazione,e abbi almeno la correttezza di dare un nome ai tuoi commenti,silvia.

    RispondiElimina
  28. Silvia, i commenti non sono moderati e dunque a volte passano anche i CRETINI veri. Mi spiace. Sai che io e gli altri la pensiamo diversamente.

    RispondiElimina
  29. roccovidaloca.blogspot.com29 settembre 2008 alle ore 11:20

    io che sto portando avanti la mia lotta contro la caccia la penso come te.....viva il surf e il windsurf...lì mi diverto e godo dello spettacolo puro del mare senza motoscafi inquinanti e ami killer. rocco

    RispondiElimina
  30. si sono cose vergognose,
    in oltre detto da me che sono un pescatore sportivo professionista prendono ancora più valore.
    comunque vorrei sottolineare il fatto che non si può generalizzare
    accusando un intera categoria per colpa di pochi invasati presenti in ogni ambiente sociale,
    e vorrei tanto ricordare al signor marco che in una sua risposta ad un commento a affermato di essere stato quasi picchiato,be io sono stato ''più volte picchiato'' e minacciato da pescatori professionisti e inoltre con l'appoggio della folla di curiosi presenti,scacciato come un cane dal mercato ittico solo per aver fatto notare a tutti che lo smeriglio che compravano era in realtà verdesca di dimensioni ridicole e in oltre ricciole da 10cm vendute come ''pesce limone'' o tonni rossi da 1,5 kg venduti come tombarelli,il tutto poi sempre seguito da denuncie che si limitavano ad ottenere verbali ridicoli di poche centinaia di euro per i proifessionali veterinari e operatori di settore vari.
    quindi sono arci stufo di sentire offendere una categoria intera invecie di tentare in isolare e diffidare quei personaggi socio-ambientali non compatibili ed avviare un rapporto con una categoria che molto a da dare al mondo scientifico ma che in italia,
    al contrario di altri paesi che anno fatto propio della pesca sportiva una delle principali fonti di informazione ricerca educazione-ambientale e sviluppo economico eco-compatibile tramite la pratica della cattura marcatura e rilascio delle specie marine protette di interesse sportivo,che guarda caso sono propio le stesse che anno maggior interesse economico per le coop di pesca professionale,
    propio sembra non interessare a nessuno.(chissà come mai?)
    Vorrei inoltre ricordare come oggi la pesca sportiva in italia finalmente si stia adoperando all'uso dei soli ami ''circolari''
    i quali non offendendo il pesce in profondità ma esclusivamente nella giunzione mandibolare, ne permettono un rilascio sicuro e senza rischi per l'animale,ed inoltre che molte competizioni di pesca oggi si fanno seguendo normative fatte dai singoli circoli organizzativi molto più severe della normativa vigente,fino ad arrivare a competizioni dove il pescato non viene imbarcato e quindi ucciso ma fotografato e liberato, un codice di condotta questo ritenuto necessario da tutti i pescatori sportivi che tali vorranno essere definiti per conservare e infoltire gli stok ittici presenti.
    Da paese sviluppato come siamo cerchiamo di non infiammare gli animi per colpa della stupidità di qualcuno,e cerchiamo di andare insieme verso quell'obbiettivo comune che è la conservazioine,l'educazione ambientale della popolazione e la ripresa del mondo marino e non, patrimonio di tutti e quindi non assoggiettabile ai bisogni economici di pochi.
    cordialmente
    william

    RispondiElimina

Lascia un commento