giovedì 19 gennaio 2012

Giornata di spiaggiamenti

Oggi si è consumata un'incredibile giornata di spiaggiamenti di cetacei, sulle nostre coste.

A Pineto, in provincia di Teramo, è stata ritrovata una stenella (Stenella coeruleoalba) morta, ma in buono stato di conservazione. Era una femmina e non presentava segni o lesioni particolari, almeno esternamente. Sono intervenuti sul posto due veterinari del Centro Studi Cetacei, e domattina effettueranno l'esame autoptico, coadiuvati da Sandro Mazzariol, dell'Università di Padova, e responsabile della costituenda Task Force nazionale.

Terminato il lavoro in Abruzzo, Mazzariol proseguirà verso sud, in Calabria, teatro di un altro spiaggiamento, sempre oggi. Questa volta l'animale, morto anche questo, è uno zifio (Ziphius cavirostris). Lo spiaggiamento è avvenuto a Monasterace Marina, in provincia di Reggio Calabria. A quanto pare l'esemplare non è molto grande, e dunque fa andare col pensiero a quanto avvenuto poco più di un mese e mezzo fa, quando in Calabria si spiaggiarono due zifii, uno dei quali, un piccolo, fu allora spinto nuovamente in mare dai soccorritori. Ovviamente non è detto che sia lo stesso individuo, ma queste coincidenze devono comunque essere valutate.

Infine, l'evento più eclatante. Un'altra stenella, questa volta un maschio, si è spiaggiata viva a Lido di Classe, nel ravennate. Sul posto è prontamente intervenuta Fondazione Cetacea, che successivamente ha allestito una vasca di ospedalizzazione a Riccione, dove l'animale, sotto stretto controllo veterinario, è stato infine trasportato. Io ho seguito l'intervento a distanza, grazie agli aggiornamenti di Valeria Angelini, biologa di Cetacea, del già citato Mazzariol, che è stato subito informato del fatto, e di Pietro Saviano, veterinario anche lui della Task Force, che è arrivato nel tardo pomeriggio sul luogo dello spiaggiamento, ed è tuttora a Riccione, insieme allo staff di Cetacea, a seguire il delfino. Il quale non ha ferite e non sembra particolarmente sofferente, anche se ecografie e analisi del sangue daranno presto un quadro più chiaro. Speriamo che la stenella possa tornare in mare in tempi brevissimi, anche perché essendo un animale prettamente pelagico (che ci facevano due stenelle in Adriatico, oggi?) mal sopporta la reclusione, seppur a fin di bene, in vasca.

Ultim'ora (ore 15:00 del 20/01): la Fondazione Cetacea mi ha appena comunicato che la stenella è morta.

1 commento:

  1. Ma come mai una così alta concentrazione di spiaggiamenti? C'è qualche attività particolare in fase di svolgimento (ricordo che avevi parlato di sonar militari)?

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