venerdì 3 febbraio 2012

Come distruggere una risorsa naturale e perdere 30.000 posti di lavoro

E' stato pubblicato oggi sul blog "Risorse, Economia e Ambiente" un mio articolo su quello che ritengo sia il caso più emblematico di cosa possa significare overfishing, cioè eccesso di pesca. In questo caso: distruggere un'enorme risorsa naturale e bruciare 30.000 posti di lavoro.
E' un po' lungo, ma credo valga la pena leggerlo tutto.


Un caso di overfishing passato alla storia: i merluzzi di Newfoundland
Overfishing (eccesso di pesca), sfruttamento sostenibile delle risorse marine, son termini oggi molto diffusi dal momento che il mare, e in verità il pianeta in generale, sono continuamente saccheggiati e impoveriti di risorse che vengono concepite come infinite, ma che sono invece, ovviamente limitate. Più che tante spiegazioni, possono fare gli esempi di quanto si va dicendo. E una delle storie più emblematiche resta, e forse resterà sempre, quella dei merluzzi di Newfoundland. Cinque anni dopo la scoperta dell'America ... Leggi il resto...

3 commenti:

  1. Complimentoni, articolo decisamente interessante.
    L'ho letto con interesse e curiosità per comprendere al meglio il messaggio; peccato è una storia che lascia con l'amaro in bocca..

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  2. Articolo interessantissimo. Si vede bene, con il criterio cronologico, che enorme danno è stato fatto sia al mare (l'oceano in questo caso) sia all'economia di quelle zone. Quindi il merluzzo è da ritenersi praticamente estinto? Ci sono effetti (positivi) almeno sulle specie residue?
    Manuel

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  3. Grazie per i complimenti.
    Manuel, i merluzzi in generale, ovviamente no. I merluzzi di quell'area sono presenti ma con numeri che non rivestono più nessuna importanza commerciale e un totalmente diverso ruolo nell'ecosistema. Gli effetti positivi sulle specie residue ci sono sempre quando elimini una specie da un habitat (maggiore disponibilità di risorse, minore predazione). Un'ecosistema non resta "vuoto", neanche un anello della catena trofica lo fa per molto tempo. Il sistema si riequilibra in un modo o nell'altro. Ma è un altro ecosistema, e di certo, essendo stato creato in modo artificiale, è una ferita alla natura. In questo caso, poi, ha anche pesantemente danneggiato un'economia.

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