lunedì 6 agosto 2012

Fermo pesca: a che serve?

Nell'altro Adriatico, da Trieste a Rimini, il fermo pesca è iniziato il 16 luglio. Da oggi invece, si estende anche al centro sud. Il mare "respirerà" fino al 27 agosto, a nord, e fino al 17 settembre al sud. Ne ha un gran bisogno.
I segnali del calo del pescato già evidenti a metà dell'anno scorso, sono stati tristemente confermati: secondo la Coldiretti, nel 2011 il pescato è calato del 38% rispetto all'anno prima. Un disastro.

Ormai, per l'Adriatico, adottare il fermo pesca è come chiudere una falla con un dito. D'altra parte, se questa è l'unica misura che viene messa in atto, e il pescato è in calo costante da anni, è evidente che qualcosa non funziona. Lo dice la stessa Coldiretti-Impresapesca.

Fermare la pesca temporaneamente è una misura molto attuata in Mediterraneo, anche con modalità molto diverse: dal mese o poco più attuato in Italia, ai 2 mesi della Spagna fino addirittura ai 4-5 mesi della Grecia. Eppure se e come funziona il fermo pesca, è non solo argomento di dibattito, ma anche una questione davvero poco studiata.
Un'obiezione comune è che le chiusure stagionali possano portare benefici solo a poche del gran numero di specie sfruttate dalla pesca, perché specie diverse hanno differenti cicli vitali, quindi con periodi di riproduzione e di reclutamento distribuiti diversamente durante l’intero anno (il reclutamento non è altro che l'aumento di una popolazione dovuto alle nuove nascite, proprio la fase che il fermo pesca cerca di salvaguardare). Chiudendo ad agosto, proteggi le specie che reclutano ad agosto, non le altre.

Purtroppo i pochi studi disponibili mostrano anche che il fermo pesca ha effetti positivi molto brevi, subito successivi alla riapertura della pesca, che poi svaniscono nel breve periodo, e quindi non hanno effetti di lunga durata.

Molto più efficaci sarebbero: la riduzione dello sforzo di pesca, la chiusura totale della pesca in aree protette o in alternativa la chiusura temporanea e a rotazione di consistenti tratti di mare, secondo uno schema noto come "a macchia di leopardo".

Tutte cose già dette e sentite. Noi teniamoci solo questa misura minima, "dolorosa per le vacanze, con il venir meno del pesce in tutto l’Adriatico per cittadini e turisti è alto - sostiene Coldiretti Impresapesca - il rischio di ritrovarsi nel piatto, soprattutto al ristorante, prodotto straniero, congelato, assieme a quello fresco Made in Italy proveniente dalle altre zone dove non è in atto il fermo pesca (Ionio, Tirreno e le Isole), dagli allevamenti nazionali o dalla seppur limitata produzione locale dovuta alle barche delle piccola pesca che possono ugualmente operare."
Ma sì, preoccupiamoci dei ristoranti e dei turisti.

1 commento:

  1. Vivo in un villaggio turistico in Grecia, Creta sud. Mi ricordo che una volta c'erano dei pesci in giro ma adesso niente. Siccome ho vissuto in Italia per parecchi anni, mi sono ricordato del fermo pesca e adesso sto cercando su internet per capire meglio come funziona. Ho visto in questo articolo che c'e' fermo pesca di 4-5 mesi in Grecia...??? Quando? dove? Vivo tra i pescatori e nessuno ne sa niente. Vorrei chiedere relativamente al informazione riportata qui per il fermo pesca in Grecia, qual'e' la fonte? Adesso continuo la ricerca ed ogni risposta sara' gradita. Grazie!

    RispondiElimina

Lascia un commento