venerdì 17 gennaio 2014

A Cattolica "Il mare delle sorprese"

Domenica alle 17 sarò a Cattolica, al Museo della Regina, con la mia conferenza "Il mare che non ti aspetti", per l'occasione ribattezzata "Il Mare delle sorprese".

Ecco quello che scrive il Museo:
Domenica 19 gennaio prosegue la seconda serie di conferenze riunite sotto il titolo generale Il Museo studia; all'interno del breve ciclo Il mare che non ti aspetti, si colloca la conferenza di Marco Affronte, naturalista e divulgatore, il cui protagonista sarà il mare Adriatico, la sua originalità, la sua vita e biodiversità.
Il nostro è infatti un mare particolare. Stretto fra coste densamente popolate, poco profondo, gli viene attribuita essenzialmente una "vocazione" turistica, economica (è uno dei mari più pescati al mondo), commerciale, come via di ingresso per le merci che arrivano dal Mediterraneo. 
Ma l'Adriatico è una culla di biodiversità, un bacino ricco di vita che dà rifugio anche a specie simbolo della conservazione: delfini, squali, tartarughe marine. Una ricchezza che richiede protezione e tutela, e che è decisamente poco conosciuta.
Il racconto di Marco Affronte si snoderà principalmente attraverso delle storie: storie fuori dal comune, aneddoti, testimonianze di prima mano, situazioni vissute in prima persona da un naturalista che si occupa di Adriatico da oltre 15 anni. Seguiremo, attraverso le immagini e i racconti, le cronache di eventi eccezionali: la prima megattera mai avvistata in Adriatico, l’invasione degli enormi squali elefante nelle acque romagnole del 2001, delfini che lottano per la vita fra le mani dei loro soccorritori, il capodoglio spiaggiato a Rimini nel gennaio 2005, le decine di tartarughe marine ricoverate presso un Ospedale a loro dedicato e poi rilasciate in mare, giganteschi pesci luna che vengono a morire sulla spiaggia, i due delfini, madre e figlia, trovati nel porto di Ancona a giugno 2005, la storia di Andrea, il delfino che cercava la compagnia degli esseri umani.
Storie e racconti di un mare che sorprende, testimonianze di un Adriatico diverso e poco conosciuto, accompagnati da riflessioni su quanto dovremmo e potremmo fare per proteggere una ricchezza che appartiene a tutti noi.


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