lunedì 28 novembre 2011

Petrolio in Adriatico

Ospito molto volentieri uno scritto di Guido Pietroluongo, che riporta gli ultimi aggiornamenti sulla questione petrolio in Adriatico e più in generale in Mediterraneo. 

"E' di qualche settimana fa la notizia dell'arrivo di tre navi, Princess, Thor Guardian e Thor Server provenienti da Malta, a largo delle coste tra Monopoli e Brindisi. Queste due navi sono state incaricate di effettuare prospezioni geosismiche 2D e 3D per conto della società inglese Nothern Petroleum. Questi permessi risalgono al 2007 quando "nessuno" ancora sapeva nulla e quando nessuno ancora aveva iniziato la campagna di informazione e sensibilizzazione per cercare di intervenire e contrastare queste attività, come spetta ai cittadini per diritto.
Ora noi sappiamo che l'area individuata per tali attività è una zona strategicamente scelta, per le caratteristiche dei fondali, da una popolazione di Zifi e altre specie appartenenti all'Ordine Cetacea. Si riesce quindi ad immaginare cosa potrebbe accadere a breve e lungo termine su questi mammiferi marini e sull'intero ecosistema come conseguenza di queste attività ad alto impatto ambientale.

Numerosi esponenti del mondo politico si sono "prontamente" esposti insieme ad altrettante Associazioni ambientaliste. La notte dell'inizio di tali propsezioni alcuni politici e comuni cittadini partendo dal porto di Monopoli hanno navigato per 10 ore al fine di documentare l'arrivo delle navi da prospezione. A breve (20 Gennaio) si sta organizzando una manifestazione che coinvolga tutta la Regione Puglia e chiunque interessato per mostrare la volontà della comunità locale in contrasto con le decisioni antidemocratiche rilasciate a queste compagnie petrolifere straniere. Durante diversi consigli regionali e incontri tematici della politica e dell'associazionismo si è arrivati alla decisione di contrarietà dell'intera Regione Puglia verso tali attività, anche con un interrogazione ed un coinvolgimento del neoMinistro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Clini e del Parlamento Europeo.

Appare singolare: da un lato ignorare tale questione per tempo quando si potrebbe intervenire fattivamente e concretamente, e dall'altro l''allarmismo di massa a tratti fanatico che non fa altro che alzare polveroni ai quali non si pone rimedio spesso per mancanza di compoetenze e conoscenze. Non si riesce a comprendere infatti ancora una volta che sarebbe preferibile documentarsi accuratamente coinvolgendo esperti del settore mare e avvocati qualificati per ricercare mancanze e scorrettezze nei progetti di Valutazione di Impatto Ambientale o per effettuare controlli durante le operazioni al fine di presentare eventuali ricorsi al TAR o alle istituzioni addette al controllo e monitoraggio della correttezza e legalità di queste operazioni. Infatti spesso accade che, proprio per mancanza di questi controlli e di interesse concreto verso una soluzione pratica, si permette che queste attività si svolgano: senza il rispetto ambientale previsto da norme e leggi nazionali ed internazionali; senza Marine Mammals Observers a bordo e attrazzatura adeguata e necessaria all'individuazione di presenze di Cetacei; senza il rispetto di norme nazionali ed internazionali per la mitigazione delle emissioni sonore necessaria alla tutela dell'ecosistema; senza una conformità delle attrezzature e degli addetti ai lavori; senza il rispetto delle rotte previste e dei limiti di sicurezza dalla costa etc. etc.

L'allarmismo della Regione Puglia oggi nei confronti di decisioni prese nel 2007 non è stato lo stesso che alcuni mesi fa doveva essere mostrato nei confronti del rilascio di permessi che si sarebbe dovuto trasformare nell'invio di Osservazioni ai Ministeri, che in realtà sono state soltanto un centinaio.
Il lavoro estenuante della Prof.ssa D'Orsogna per coinvolgere e informare i cittadini, che segue giustamente ed intelligentemente un principio precauzionale che preferisce prevenire invece che curare, nonostante il coinvolgimento e l'informazione diffusa non ha ricevuto la risposta necessaria. Il tutto naturalmente appare ridicolo specie quando invece di urlare e sbandierare un "impegno" che in realtà rimane fine a se stesso, non si agisce in maniera preventiva quando si è in tempo e quando sarebbe utile ad ottenere risultati concreti. Qualcuno commenta: "This is Italy!".

La Prof.ssa D'Orsogna sarà in Italia per un ciclo di incontri con i cittadini di Pantelleria, Matera, Trani e Foggia il prossimo Gennaio. Le date e gli sviluppi sono ancora da definire, l'invito è naturalmente aperto a chiunque fosse interessato ad intervenire.

Nell'attesa di futuri (si spera positivi) sviluppi, si prega di condividere tali informazioni per una maggiore attenzione della Comunità Scientifica, anche al fine di trovarsi pronti nel caso in cui dovesse disgraziatamente accadere un episodio di spiaggiamento. 
Guido Pietroluongo."

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